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Darren Aronofsky dice la sua sul ‘Metodo’ e gli attori che lo usano

10/04/2025 news di Stella Delmattino

A Parigi, il regista riflette su stile, cinema e ottimismo

Darren Aronofsky set

Il regista Darren Aronofsky non è affatto un fan del Method acting e lo ha dichiarato senza mezzi termini durante una recente masterclass a Parigi, dove non ha risparmiato critiche a questo approccio interpretativo.

Il regista di Il cigno nero ha detto chiaramente: «Odio gli attori del Metodo», definendo lo stile recitativo che impone di non uscire mai dal personaggio come «solo un modo per nascondersi, invece di lavorare seriamente ed essere professionali».

Non che gli attori non debbano scavare a fondo, anzi: «Fate tantissima ricerca e lavorate duramente, ma recitare è fare finta. Se devi girare una scena intensa, non c’è nulla di sbagliato nel restare isolati, concentrati e pronti tra un ciak e l’altro per mantenere l’emozione».

Aronofsky ha spiegato che, per lui, recitare è uno sport, un gioco: «Solo che, per essere un grande giocatore di basket, non devi palleggiare tutto il tempo. Non funziona così. Devi fare i compiti e prepararti. La realtà finta esiste solo tra “azione” e “stop”».

Anche se non ha fatto nomi, vale la pena notare che il protagonista del suo prossimo film Caught Stealing, Austin Butler, è noto proprio per rimanere nel personaggio anche dopo che il regista grida “stop”. Nonostante ciò, Aronofsky non intendeva mettere alla berlina nessuno, a meno che il comportamento non comprometta il lavoro del resto della troupe.

«Va bene se [questi attori] vogliono passare così il loro tempo», ha detto. «Ma li incoraggio solo a rilassarsi un po’! Va bene, purché non diventi debilitante per la troupe».

Aronofsky si trovava a Parigi per una retrospettiva ospitata dalla Cinémathèque Française, dove ha parlato anche di Caught Stealing. Come in molti suoi film precedenti, la storia ruota attorno a una performance centrale molto forte.

Il regista ha definito Austin Butler “il perno” del film, aggiungendo che «abbiamo praticamente costruito un mondo intorno a lui». Il progetto è stato descritto come un’opera di genere elegante, che punta tutto sulla qualità artigianale.

«È solo un crime caper che abbiamo cercato di fare al meglio — ed è stata un’attività davvero divertente. Non c’è nulla di male a prendere un genere classico e cercare semplicemente di farlo meglio, e fare le cose con vera cura artigianale», ha dichiarato Aronofsky.

Per quanto riguarda il tono, il regista ha affermato che i suoi film spesso riflettono il mondo in cui vengono distribuiti, aggiungendo: «Ora Trump è la persona più famosa del mondo, quindi devo impegnarmi ancora di più per essere ottimista. Con tutte le sfide che stiamo affrontando, cerco di pensare a tutte le cose che possono unirci — ed è quello che sto cercando di fare con il mio lavoro adesso».