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Lionsgate e il fallimento dei film con l’IA: “Non così semplice come sembra”

25/09/2025 news di Stella Delmattino

Ma il progetto non è del tutto accantonato

runway e lionsgate partner ia

All’inizio dell’anno Michael Burns, vicepresidente di Lionsgate, aveva fatto un annuncio clamoroso: grazie alla partnership con la società di intelligenza artificiale generativa Runway AI, lo studio dietro saghe come John Wick e Hunger Games avrebbe potuto trasformare una delle sue grandi franchise in un anime creato interamente dall’AI in poche ore, per poi rivenderlo come un nuovo film.

Secondo quanto riportato da The Wrap, però, l’accordo si è arenato. Quella che era stata presentata come una collaborazione rivoluzionaria non ha dato i frutti sperati.

I problemi principali sono tre: le limitazioni della libreria Lionsgate, le carenze tecnologiche della Runway e i nodi legali legati a copyright e compensi.

L’intesa prevedeva che Runway avesse accesso all’intero catalogo Lionsgate per creare un modello AI personalizzato. Sulla carta, una miniera d’oro. In pratica, la libreria non è abbastanza ampia per addestrare un modello generativo funzionante. Persino Disney, con un archivio enorme, non basterebbe: questi strumenti richiedono quantità di dati gigantesche per ottenere risultati convincenti. Senza di essi, gli output restano pieni di glitch e anomalie.

Il nodo legale è ancora più intricato. Burns stesso aveva ammesso: «Dovrei pagare attori e altri aventi diritto per poter vendere il prodotto». Ma chi rientra davvero in questa lista? Solo interpreti e sceneggiatori, o anche registi, tecnici e persino membri della troupe? La proprietà intellettuale non cancella la complessità dei diritti d’autore nel cinema.

Nonostante gli ostacoli, Lionsgate non ha rinunciato all’Inetlligenza Artificiale. Peter Wilkes, Chief Communications Officer dello studio, ha dichiarato:

«Siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con Runway e delle altre iniziative legate all’IA, che stanno procedendo secondo i piani. Consideriamo l’intelligenza artificiale uno strumento fondamentale per i nostri filmmaker, e l’abbiamo già applicata con successo a diversi progetti per migliorare qualità, aumentare l’efficienza e creare nuove opportunità di storytelling».

Ha aggiunto che l’IA è già stata impiegata anche per ridurre i costi di gestione e ottimizzare la distribuzione del catalogo.

Per ora, però, il sogno di film generati interamente dall’AI si sta rivelando molto più difficile del previsto. Lionsgate sperimenta anche con trailer creati dall’intelligenza artificiale di film mai girati, da mostrare a potenziali acquirenti. Resta da capire se queste tecnologie diventeranno strumenti utili ai creativi o solo scorciatoie per vendere progetti.

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