Titolo originale: Smallville , uscita: 16-10-2001. Stagioni: 11.
Allison Mack di Smallville rompe il silenzio sul caso NXIVM: “Ero eccitata dal potere”
11/11/2025 news di Stella Delmattino
L'ex protagonista di Smallville racconta la sua esperienza nella setta

Per anni, Allison Mack è stata amata dai fan di Smallville per il ruolo di Chloe Sullivan, l’amica leale e brillante di Clark Kent. Ma dietro quella facciata da girl next door si nascondeva una realtà molto più oscura.
Dopo aver scontato quasi due anni di carcere federale per il suo coinvolgimento nella setta NXIVM, la Mack ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti nel nuovo podcast della CBC Uncover: Allison After NXIVM.
NXIVM, fondata da Keith Raniere (condannato a 120 anni di prigione per traffico sessuale, estorsione e frode), si presentava come un programma di crescita personale. In realtà, era una setta manipolativa e abusiva, dove le donne venivano controllate psicologicamente e sessualmente da Raniere.
La Mack non era una semplice adepta, ma una delle sue “maestre”, incaricata di reclutare donne in quello che veniva spacciato per un gruppo di empowerment femminile ma che era, di fatto, una rete di schiavitù sessuale.
Nel podcast, l’attrice ammette di aver ignorato volutamente i segnali:
“Mi sono tenuta lontana dalle cose che mi avrebbero messo a disagio.”
Oggi riconosce di essere stata manipolata profondamente da Raniere e di aver contribuito a perpetuare quella manipolazione:
“Se avessi riconosciuto che Keith stava manipolando tutti noi, e che questa era una strategia per la sua perversione, avrei dovuto ammettere ciò che avevo scelto e che avevo fatto del male ad altre persone.”
Solo dopo aver scoperto che Raniere aveva abusato anche di ragazze minorenni, la Mack ha deciso di confessare:
“Non so come possa essere vero, ma mi dichiaro colpevole, perché lo sono. Credo che sia giusto così. Farò anni di terapia per capire come sia successo.”
L’ex star racconta anche di essere stata vittima di abusi sessuali da bambina, sia nella vita privata che nell’industria dello spettacolo. Raniere, dice, sfruttò quella vulnerabilità promettendole di “aiutarla” attraverso un contatto fisico “terapeutico”, consolidando così il suo controllo:
“Quando dissi a Keith di essere stata abusata sessualmente da bambina, lui mi disse che poteva aiutarmi – che essere fisicamente intima con lui mi avrebbe guarita. Ma era solo un altro modo per incatenarmi.”
La Mack non si assolve: riconosce di aver coercito altre donne, spingendole a compiacere Raniere.
“Ero l’intermediaria tra lui e questa persona. Il mio compito era trasmettere cosa dovesse fare con lui per la sua crescita. Più lei diceva ‘ho paura, non voglio farlo’, più io rispondevo ‘devi farlo, e più aspetti, più ci saranno conseguenze’. È iniziata la coercizione, poi la pressione, e poi è stato come uno stupro.”
Con lucidità e vergogna, aggiunge:
“Sì, ero eccitata dal potere che provavo nel vedere queste giovani e bellissime donne guardarmi e ascoltarmi. E sì, la sessualità di tutto questo era eccitante.”
E conclude:
“La gente pensa che io sia una perversa, ma non è così che è successo, non per me. Possono credermi o pensare che racconti solo stronzate e non ascoltarmi. Ma sento di doverlo dire ad alta voce, almeno una volta, per me stessa.”
Oggi, dopo il carcere, Allison Mack cerca la redenzione: sta conseguendo un master in servizi sociali e ha sposato Frank Meeink, ex neonazista ora attivista contro la radicalizzazione.
È un capitolo imprevisto per una donna che un tempo rappresentava la promessa di Hollywood. Ma il suo racconto in Allison After NXIVM resta un potente monito: anche chi brilla sotto i riflettori può cadere nelle trappole del potere e della manipolazione.
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