David Lynch: ‘La nuova serie di Twin Peaks sarà come un film e non ci sono piani per andare oltre’
11/01/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Il creatore e regista dell'atteso revival si è straordinariamente concesso a qualche domanda della stampa

Alcune ore dopo l’atteso annuncio della data di debutto del revival di Twin Peaks – fissata da Showtime per il 21 maggio – ai giornalisti presenti al press tour invernale dei Television Critics Association è stato concesso un altro grande scoop: un’apparizione a sorpresa di David Lynch stesso, che ha parlato per la prima volta della nuova serie.
 In puro stile David Lynch perà, ha risposto a quasi a tutte le domande postegli in modo quasi sempre assolutamente enigmatico.
Di seguito le sue considerazioni:
Su come lui e lo sceneggiatore Mark Frost hanno lavorato insieme su Twin Peaks: “Lavoriamo insieme su Skype.”
 Su come il suo approccio alla regia è cambiato rispetto allo show originale del 1990: “E’ stato lo stesso che per tutti gli altri. La vedo come un film, e un film in più parti è quello che la gente sperimenterà.”
Su come il suo approccio alla regia è cambiato rispetto allo show originale del 1990: “E’ stato lo stesso che per tutti gli altri. La vedo come un film, e un film in più parti è quello che la gente sperimenterà.”
Su quanto dichiarato dal CEO e presidente di Showtime Networks David Nevins, ovvero che che gli episodi saranno “la versione dell’eroina pura di David Lynch”: “Ho sentito che l’eroina è una droga molto popolare in questi giorni!”
Su che cosa l’ha portato ad abbandonare brevemente il revival nel 2015: “Preferirei non parlarne. [Ma] Mi è piaciuto lavorare con [i dirigenti di Showtime] moltissimo. Abbiamo un grande rapporto di lavoro e sono molto felice essere su Showtime”.
Su che cosa ha provato a girare nuovamente Twin Peaks nel Pacific Northwest: “Sia le stesse sensazioni che differenti”.
Sul realizzare lo show la prima volta: “Non sapevo davvero nulla di televisione. Abbiamo soltanto raccontato la storia”.
Sul perché Twin Peaks è durato solo due stagioni: “Chi ha ucciso Laura Palmer era una domanda alla quale non avremmo mai voluto rispondere. [Era come come] la gallina dalle uova d’oro. Ci è stato detto che avremmo dovuto concludere che la storia. Non avrebbe mai veramente dovuto andare oltre”.
 Se il film Fuoco Cammina con Me del 1992 sarà collegato ai nuovi episodi: “Potrei dire che la storia degli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer sono molto importanti qui”.
Se il film Fuoco Cammina con Me del 1992 sarà collegato ai nuovi episodi: “Potrei dire che la storia degli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer sono molto importanti qui”.
Se lui è consapevole dell’hype intorno al ritorno di Twin Peaks: “Ne sono troppo coinvolto e non esco troppo spesso.”
Se si ricorda la molla che gli ha fatto decidere di diventare un narratore: “No, volevo essere un pittore.”
Se potesse rivisitare Twin Peaks di nuovo: “In passato ho detto che non avevo intenzione di rivisitarlo e l’ho fatto. Quindi mai dire mai. In questo momento non ci sono piani per qualcosa in più.”
Kyle MacLachlan, che tornerà a vestire i panni dell’agente dell’FBI Dale Cooper, è apparso sul palco dopo l’uscita di scena di Lynch e gli è stato chiesto se il regista fosse stato meno parco di parole con i suoi attori sul set. La sua risposta: “Avete ottenuto davvero molto. Dovete stargli simpatici!”.
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Fonte: Variety








