Titolo originale: The Twilight Zone , uscita: 02-10-1959. Stagioni: 6.
Dossier: Ai confini della realtà, l’episodio ‘Il signor Garrity e le tombe’ e la leggenda che lo ha ispirato
01/12/2024 news di Redazione Il Cineocchio
Quando un Rod Serling a corto di idee si imbatté in una storia
Quando la quinta stagione di Ai confini della realtà (The Twilight Zone) andò in onda, il creatore e conduttore Rod Serling stava già affrontando numerosi ostacoli. La quarta stagione aveva infatti prodotto alcuni degli episodi considerati peggiori della serie, a causa di interferenze da parte della rete e vari problemi dietro le quinte. Inoltre, il cambiamento del formato degli episodi a una durata di un’ora, rispetto alla tradizionale mezz’ora delle prime tre stagioni, aveva complicato la creazione di trame coinvolgenti e dal ritmo serrato.
Con il tempo, la vena creativa cominciava a esaurirsi, e Serling iniziò a cercare ispirazione nel mondo reale. Durante una visita nello Utah, soggiornando presso Alta Lodge, si imbatté in un reportage su un misterioso uomo che nel 1873 aveva causato non poco scalpore nella città di Alta. Affascinato dalla natura bizzarra di questa storia vera, Serling la utilizzò come base per l’episodio della quinta stagione Il signor Garrity e le tombe.
L’episodio segue Jared Garrity (interpretato da John Gehner) che arriva ad Happiness, in Arizona, sostenendo di avere il potere di resuscitare i morti. Sebbene elementi del reportage originale (pubblicato nel 1963 dal giornalista Mike Korologos) siano stati modificati per esigenze narrative, l’essenza della storia resta fedele alla strana leggenda che l’ha ispirata.
All’inizio, Garrity sembra un semplice truffatore, ma le sue affermazioni vengono accidentalmente confermate, grazie al tocco soprannaturale de Ai confini della realtà.
La leggenda di Alta e il potere di riportare in vita i morti
Mike Korologos, giornalista specializzato in reportage sullo sci, ha raccontato nel 2022 ad ABC4 la storia di Alta e l’episodio che ispirò Il signor Garrity e le tombe. Prima di diventare una famosa località sciistica, Alta era una città mineraria d’argento con circa 5.000 abitanti, nota per la sua pericolosità, al punto che, come racconta Korologos, “ogni notte c’era un omicidio.”
La situazione si fece ancora più tesa quando un uomo misterioso arrivò in città, portando un bastone e indossando una veste, sostenendo di poter resuscitare i morti per farli riunire ai loro cari. Non esistono prove documentate che confermino l’accaduto, ma la natura bizzarra dell’episodio lo ha reso una leggenda locale, entrando a far parte della storia dello Utah.
Il dettaglio più assurdo di questa vicenda è che gli abitanti di Alta, nonostante la mancanza di prove sulle capacità di necromanzia dell’uomo, preferirono non correre rischi. Temendo che la resurrezione dei defunti potesse causare problemi, riaprendo vecchi rancori e debiti irrisolti, i superstiziosi cittadini raccolsero 2.500 dollari per convincere l’uomo a lasciare la città.
Rod Serling trasforma la leggenda in fantascienza
Anni dopo, Korologos lesse una versione di questa leggenda nell’American Guide Series, decidendo poi di scrivere un reportage per il Salt Lake Tribune, successivamente ripreso dall’Alta Powder Newspaper. Rod Serling, che soggiornava ad Alta Lodge, lesse l’articolo e offrì a Korologos 500 dollari per utilizzarlo come base per un episodio di Ai confini della realtà.
In merito, Korologos ha dichiarato:
“Non avevo alcun problema con il fatto che la storia finisse sulle notizie di Alta. Rod Serling, il produttore e conduttore di Ai confini della realtà, stava soggiornando ad Alta Lodge e lesse l’articolo […] Mi offrì 500 dollari per la storia, e all’epoca ero felicissimo.”
Un episodio tra leggenda e mistero
Il signor Garrity e le tombe è un episodio che, pur senza essere uno dei più memorabili della serie, rappresenta il fascino eterno di Ai confini della realtà come regno dell’inspiegabile. Lì, un ciarlatano può trasformarsi in un necromante in grado di piegare le leggi della natura, sottolineando le paure e le superstizioni più profonde degli esseri umani.
Tra ispirazione storica e la caratteristica narrazione surreale di Serling, questo episodio è un perfetto esempio di come Ai confini della realtà riesca a trasformare storie reali in enigmi che sfidano la nostra comprensione del possibile.
Di seguito trovate la sigla Ai Confini della Realtà:
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