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Voto: 6/10 Titolo originale: ???? House of Ninjas , uscita: 15-02-2024. Stagioni: 1.

House of Ninjas, stagione 1: la recensione degli episodi 1-8 della serie coi moderni shinobi (su Netflix)

18/02/2024 recensione serie tv di Stella Delmattino

Kento Kaku e Yôsuke Eguchi sono tra i protagonisti di un'operazione tesa al rilancio e attualizzazione di queste intriganti figure, più forte sul versante action che su quello mistery / drammatico

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Finita in sordina come molte altre serie non hollywoodiane nel catalogo di Netflix, House of Ninjas porta con se un tocco di familiare modernità nel sottogenere delle arti marziali ‘made in Japan’, includendo dosi di intrighi politici, di contesto storico, di fanatismo religioso, di storie d’amore (molto caste) e di umorismo lieve.

Basati su un’idea della star 34enne Kento Kaku (Nippon Noir) e sviluppata dallo sceneggiatore e showrunner Dave Boyle, gli 8 episodi di questa prima stagione (forse unica) offrono – prevedibilmente – il meglio durante le scene d’azione. I combattimenti a colpi di mani nude e di lame volanti sono messi in scena in modo robusto, spesso avvolti nelle cupe ma adeguatamente accattivanti ombre notturne. A conti fatti, avrebbero dovute essercene di più.

Invece, questo mistery piuttosto prevedibile passa troppo tempo ad aggiornare il concetto di ‘ninja’ filtrandolo attraverso la lente dell’ormai abusato cliché dell’eroe riluttante, pur rimanendo abbastanza guardabile fino alla fine mentre si destreggia tra momenti drammatici e piccoli problemi di cuore.

House of Ninjas (2024) serie posterIl clan Tawara gestisce una distilleria di sakè in crisi a Odawara, centro nevralgico in epoca medievale per tutti quegli assassini furtivi e vestiti di nero che gli altezzosi samurai guardavano con disprezzo.

Papà Soichi (Yosuke Eguchi) non riesce a coinvolgere i figli sopravvissuti – il vent’enne Haru (Kaku), la figlia adolescente Nagi (Aju Makita) e Riku (Tenta Banka), otto anni, scatenato – in questa particolare attività di famiglia.

Come la moglie cleptomane di Soichi, Yoko (Tae Kimura), questi giovani repressi impiegano le loro abilità alla Batman per agire in modi stravaganti, come rifornire i distributori automatici di lattine da sei metri di distanza.

Persino la nonna (Nobuko Miyamoto, protagonista delle grandi commedie sociali Tampopo e A Taxing Woman del defunto marito Juzo Itami), che potrebbe avere poteri di teletrasporto, ride beffardamente di tutto ciò che Soichi dice.

Siamo una famiglia normale!”, esclama Soichi insistendo contro ogni evidenza, soprattutto quando si presentano alla porta i suoi vecchi responsabili del ‘Bureau of Ninja Management’.

Sembra che uno spaventoso avvelenamento di massa a bordo di un battello festante sia un presagio di qualcosa di ben peggiore che sta per arrivare, e il BNM può arrivare a compiere atti spietati per richiamare in azione i suoi migliori agenti per fronteggiarlo I Tawara sono rimasti traumatizzati dalla perdita del loro figlio maggiore durante una missione alcuni anni prima, ma in fondo sono degli shinobi (ninja ‘buoni’ e volenterosi che aiutano il governo), quindi il ritorno dal pensionamento anticipato è inevitabile.

Dietro al complotto c’è il clan dei Fuma (i ninja ‘malvagi’). O forse si tratta di una setta che si prepara all’Apocalisse o di politici disonesti, che riecheggiano i recenti traumi nazionali del Giappone, strumentalizzati più che approfonditi in questa prima stagione. Il dovere, la lealtà e il fatidico impatto del passato sul presente sono altri temi che House of Ninjas esplora con diversi gradi di impegno.

Al di là del modesto doppiaggio italiano offerto da Netflix, specie per i personaggi più ‘anticonformisti’, gli attori che interpretano i Tawara riescono a superare questo ostacolo, così come la prova del ju jitsu e il wirework che i loro ruoli richiedono.

House of Ninjas (2024) serieHaru è un ragazzo combattuto, ma Kento Kaku riesce a far convivere le sue alterne pulsioni in modo persuasivo. Tae Kimura è un’attrice sottilmente versatile che trasmette le frustrazioni di Yoko con un tocco leggero, può interpretare una femme fatale o una goffa donna d’ufficio quando la missione lo richiede.

Il Soichi di Yosuke Eguchi è un uomo dalle doti sconfinate ma disorientato dai colpi di scena della vita, ha un’anima triste. E Kengo Kora, che appare nei flashback nei panni del primogenito smarrito Gaku, emana amore fraterno pur accennando a intriganti sfumature più oscure.

Dave Boyle, che ha girato molti dei suoi film indipendenti (Surrogate Valentine“, Man From Reno) nella Bay Area di San Francisco con cast prevalentemente asiatici, ha studiato giapponese alla Brigham Young University. La sua educazione mormone, in particolare le restrizioni sugli appuntamenti amorosi e sul bere, rispecchia gli aspetti del ‘codice shinobi’ che turbano il protagonista.

Eppure non c’è dubbio che lo showrunner rispetti tutto ciò che riguarda la cultura del Sol levante, quindi qualsiasi ‘americanizzazione’ in cui non manca di scivolare House of Ninjas (musiche in primis) è quasi certamente riconducibile allo stile ‘generico’ adottato da Netflix in quasi ogni sua produzione e non a un preciso volere di Dave Boyle. Un problemuccio che potrebbe scoraggiare i più a investire una decina di ore delle loro vite in una visione in fin dei conti pensata per accontentare una nicchia di pubblico che l’onnisciente Algoritmo sa bene di dover foraggiare su base regolare a ogni costo.

Oltre a questi, House of Ninjas prova ovviamente a capitalizzare anche sulla mai doma curiosità dei restanti abbonati verso figure sempre in grado di stimolare l’immaginazione – al pari degli zombie o dei dinosauri – e che sono in cerca di un altro semplice riempitivo tra le novità di questa settimana e quelle della prossima per giustificare l’ennesima rata mensile.

Di seguito trovate il trailer internazionale di House of Ninjas, a catalogo dal 15 febbraio: