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Voto: 5/10 Titolo originale: Jupiter's Legacy , uscita: 07-05-2021. Stagioni: 1.

Jupiter’s Legacy (stagione 1) | La recensione degli episodi 1-8 della serie Netflix

08/05/2021 recensione serie tv di Marco Tedesco

Josh Duhamel e Leslie Bibb sono tra i protagonisti dell'adattamento poco riuscito della saga a fumetti creata da Mark Millar

jupiter's legacy serie netflix

“Il bene non è qualcosa che sei. È qualcosa che fai.” Se soltanto Utopian (Josh Duhamel) avesse sentito questa frase pronunciata da Kamala Khan … In ogni caso, la gran parte della prima stagione della serie live-action Jupiter’s Legacy – mutuata dall’omonimo fumetto di Mark Millar sotto l’egida di Netflix – racconta la storia della famiglia Sampson. Sono supereroi e membri dell’Unione della Giustizia (ne fan parte anche Lady Liberty / Grace Sampson aka Leslie Bibb, Brainwave / Walter Sampson aka Ben Daniels, Flare / Fitz Small aka Mike Wade e Skyfox / George Hutchence aka Matt Lanter), un gruppo di eroi che seguono un ‘codice’ inteso a salvaguardare sia gli umani normali che i loro ‘simili’ (immaginate qualcosa del tipo “e se Superman e Wonder Woman si innamorassero, avessero dato vita alla loro Justice League e avessero avuto un paio di pargoli?”). L’unico problema è che il figlio guarda con sospetto al codice che seguono e la figlia è dispersa in giro il più delle volte perché non sopporta di vivere all’ombra di suo padre. Ed è facile trovarsi d’accordo con entrambi i ragazzi.

Sheldon Sampson, alias Utopian, vive nel passato. Il suo codice, che non è stato tradotto molto bene nel mondo del 2021 in cui stiamo vivendo oggi, è obsoleto. Intendiamoci, non stiamo dicendo che si dovrebbe cambiare il codice e far sì che i super uccidano e distruggano a loro piacimento, ma che qualora centinaia o migliaia di persone fossero in pericolo di vita, questa cieca fedeltà morale non dovrebbe trattenerli e impedirgli di aiutare chi ha bisogno.

jupiter's legacy serie poster netflixSfortunatamente, l’unico che può essere all’altezza di quell’altissimo standard quando si tratta del codice è lo stesso Utopian, che passa più tempo a fare l’eroe che a crescere i suoi figli, con grande disappunto di tutti. E questo è qualcosa che porta sua figlia Chloe (Elena Kampouris) ad autodistruggersi e fare l’esatto opposto di quello che fa il genitore. Come rovescio della medaglia, Brandon (Andrew Horton) vuole invece essere come suo padre nonostante i loro disaccordi, ma rischia di volare troppo vicino al sole per raggiungere questo compito impossibile.

Jupiter’s Legacy parla del modo in cui Sheldon Sampson è incapace di ascoltare chiunque non sia se stesso, con gli 8 episodi da un’ora che ruotano – assai lentamente – intorno a come il brizzolato eroe ‘old school’ pensi ciecamente dovrebbe continuare ad andare un mondo che lo sta lasciando indietro.

Jupiter’s Legacy trascorre il suo tempo saltellando tra il presente, dove i ‘vecchi’ supereroi fanno del loro meglio per navigare nelle acque incerte di una società in rapida evoluzione mentre al contempo devono preparare al meglio i loro figli a portare avanti i valori sacri dell’Unione, e i flashback agli anni ’20, per narrare le origini del team poi divenuto la prima linea di difesa della Terra.

Quando si sceglie di scindere una serie in due linee temporali in questo modo, si ha anche il compito di garantire che entrambe le trame siano abbastanza interessanti da mantenere sempre alto il coinvolgimento degli spettatori. E questo, purtroppo, non è un equilibrio che Jupiter’s Legacy riesce a raggiungere.

Gli eroi più giovani sono costituiti da un mix dei figli dei Super originali e di eroi che hanno invece poteri senza però alcun tipo di spiegazione a monte, nonostante metà dello show sia incentrato sull’estenuante – e impossibile compito – di raggiungere tali superpoteri. Oltre a Paragon / Brandon Sampson e Chloe Sampson, ci sono Flare II / Petra Small (Tenika Davis), Raikou (Anna Akana), Ruby Red (Gracie Dzienny) Barry Bishop (Stephen Oyoung), Janna Croft / Ghostbeam (Kara Royster) e molti altri, che entrano in gioco come la frizzante generazione più giovane di eroi, ma che sono per lo più utilizzati come un qualcosa contro cui il bacchettone Utopian si limita a puntare il suo possente dito.

Per lo meno, Jupiter’s Legacy è recitata in modo ammirevole e può contare su un set di costumi deliziosi. Ogni membro del cast principale fa del suo meglio con ciò che gli viene dato dalla sceneggiatura, e sembrano tutti decisamente a loro agio mentre si muovono in questo contesto ‘assurdo’ – e inflazionatissimo – di calzamaglie e spandex (no, non tu parruccona bianca di Josh Duhamel … tu puoi tornare nell’armadio).

jupiter's legacy serie netflix 2021La porzione ‘prequel’ della storia è sufficientemente coinvolgente da aiutarci a tirare avanti negli otto episodi, ma il presente è reso quanto meno discutibile da tutta una serie di dettagli, sia minori (l’unico membro ‘tollerabile’ della famiglia Sampson è Grace …) che maggiori (curiosamente, specie se si considera quello che è successo nell’ultimo anno negli USA, quasi ogni personaggio che muore è una persona di colore, ci sono svariati momenti ai limiti della propaganda pro forze dell’ordine almeno nei primi tre episodi, c’è pochissima azione nonostante i costumi molto eleganti in bella mostra che la lascerebbero intendere e il sottogenere, ecc. ecc.).

La serie – che solo apparentemente potrebbe richiamare alla mente i ‘sovversivi’ The Boys o Invincible – sembra saper bene che genere di conversazione vuole tenere col protagonista assoluto Utopian, semplicemente non appare in grado di riuscire ad gestirla adeguatamente. Il mondo è cambiato da quando l’Unione ha acquisito il proprio status e il codice morale di non uccidere mai e di non intromettersi nella politica è stato stabilito. Ma il fatto è che … non dovrebbe essere poi così importante. Utopian – per quanto insopportabile sia – ha ragione riguardo al codice che deve essere rispettato, ma ha ragione per i motivi sbagliati. Sheldon Sampson crede che non possano deviare da quel codice, perché l’umanità finirebbe per ‘dipendere’ da loro.

La realtà, però, dovrebbe essere che i Super non possono uccidere per lo stesso motivo per cui ai poliziotti umani non dovrebbe essere permesso. E Jupiter’s Legacy si avvicina così tanto a riconoscere questa evidenza. Addirittura due volte! Semplicemente non riesce mai ad arrivarci pienamente. Anche al di là del confronto diretto con le forze dell’ordine, in nessun momento l’affermazione “rispettare il codice o non rispettare il codice” viene usata in modo significativo. Abbiamo soltanto da una parte Utopian in un’altra posa eroica che vomita sulle folle la stessa frase più e più volte, mentre dall’altra ci sono i Super più giovani che insistono sul fatto che loro stanno morendo là fuori. Alla faccia delle progressiste ‘sfumature di grigio’ ventilate al posto dell’obsoleto ‘bianco o nero’

Per un breve istante, sembra che Jupiter’s Legacy riuscirà comunque a portare a casa il risultato in zona cesarini, nonostante una prima stagione molto ‘complicata’ nel suo insieme, eppure quel traguardo non viene mai tagliato. Il creatore e sceneggiatore Steven S. DeKnight (Pacific Rim 2) era probabilmente così sicuro che avrebbe avuto l’opportunità di continuare a raccontare la sua storia – il che è del tutto possibile dato che si tratta di un prodotto Netflix Original pagato bei soldoni in diritti – che non si è preoccupato affatto di scrivere un finale degno di questo nome o almeno di dotare di un passo conciso e spedito gli otto episodi.

L’ultimo – sorprendentemente intitolato “How it All Ends” … – fa leva così pesantemente sul fatto che gli spettatori rimarranno scioccati da un ‘colpo di scena’ telefonatissimo che non si disturba minimamente di mettere un punto al termine dei titoli di coda di questo primo arco narrativo (evidentemente insoluto). Un cliffhanger azzardato, che – forse – funzionerà pure per alcuni, ammesso che effettivamente avvenga il rinnovo.

In definitiva, quel che resta è una serie pasticciata che cerca di essere più intelligente di quello che è e che si concentra così tanto sulle dinamiche familiari che finisce per perdersi tutto ciò di rilevante che sta accadendo nel resto del mondo. Sarà necessario trovare un equilibrio, soprattutto quando si cerca di vendere alle masse questo codice ormai desueto e i giovani della ‘nazione dei supereroi’ che non si sentono completamente a loro agio quanto lo erano i supereroi di un tempo. Se avremo una seconda stagione, Netflix dovrà fare un balzo in avanti, perché la property che hanno per le mani è in effetti qualcosa di fantastico e unico (come sa bene chi ha letto i fumetti originali di Mark Millar, specie dal secondo volume).

Devono ‘solo’ lavorare sul ritmo, aggiornare il codice e dedicare più tempo a modellare questi personaggi in individui con cui il pubblico possa veramente connettersi. Fino ad allora, però, il consiglio è di schiacciare PLAY e lasciare che Jupiters’ Legacy scorra sullo sfondo mentre fate altro (non per forza cose sconce eh!). Potreste a un certo punto pensare di esservi distratti e di aver perso qualche passaggio, ma tornando indietro vi accorgereste che non è così e che è proprio la scrittura a essere povera e carente. Guido Angeli non ha mai avuto così ragione.

Di seguito il full trailer doppiato in italiano di Jupiters’ Legacy, nel catalogo di Netflix dal 7 maggio: