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Voto: 6.5/10 Titolo originale: ?? ?? ??? , uscita: 28-01-2022. Stagioni: 2.

Non Siamo Più Vivi (serie Netflix): la recensione dei 12 episodi tra zombie e banchi di scuola

28/01/2022 recensione serie tv di Marco Tedesco

Il webtoon sudcoreano Now At Our School ispira un prodotto zuppo di sangue e un po' troppo derivativo, che non lascia spazio a riflessioni sociali più profonde e appena accennate

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Sangue, budella, carneficina: Non Siamo Più Vivi (All Of Us Are Dead), la nuova proposta seriale horror di Netflix proveniente dalla prolifica Corea del Sud contiene tutto questo, e molto altro. Basata sul popolare webtoon Now At Our School, la serie – creata da Chun Sung-il – propone un prologo che per chi bazzica il genere può facilmente essere definito come uno tra i più macabre visti in un K-drama a memoria recente, che ci tuffa a capofitto nelle brutalità implicite nella premessa dello show.

È notte e ci troviamo su un tetto isolato di una cittadina dell’immaginaria provincia di Hyosan, con la pioggia che cade battente. Qui incontriamo un gruppo di delinquenti delle scuole superiori, che torturano incessantemente un compagno di nome Jin-su. I bulli non si preoccupano affatto del suo stato, mentre la povera vittima si rannicchia e li implora di smetterla. Improvvisamente, però il comportamento di Jin-su cambia. Inizia a ringhiare, i suoi movimenti si fanno animaleschi, con il sangue imbrattato sulla sua uniforme bianca mentre si lancia verso i suoi aggressori.

Quindi, avanziamo velocemente verso un nuovo giorno alla Hyosan High School e alla sua familiare chiassosità, animata dagli studenti e dal personale totalmente ignari che trascorrono la loro giornata come al solito.

all of us are dead serie poster 2022Ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Una ragazza troppo curiosa, Kim Hyeon-ju (Jung Yi-seo), si imbatte – e viene morsa – da un topino rabbioso tenuto in una gabbia nel laboratorio di scienze, diventando inconsapevolmente il ‘paziente zero’ per quello che presto si trasformerà in una frenetica epidemia di zombi assetati di sangue che si diffonderà per tutta la provincia .

All’insaputa del personale della scuola e del corpo studentesco, il tempo diventa allora essenziale mentre tutti cominciano a impegnarsi per comprendere gli esatti pericoli che stanno correndo. La follia continua intanto a esplodere, mentre i casi di infezione si moltiplicano e i sopravvissuti vengono lasciati a loro stessi, incapaci di contattare le rispettive famiglie o le autorità a causa di una regola scolastica che richiede agli studenti di consegnare i propri telefoni cellulari personali durante l’orario di lezione.

La situazione va rapidamente fuori controllo, con il misterioso virus che è riuscito già a scavalcare i cancelli dell’Hyosan High ed entrare nella più ampia provincia dello Hyosan, facendo sì che la popolazione, in particolare i primi soccorritori e il personale medico, cada vittima della sua inesorabile natura letale. Le speranze di salvataggio e di sicurezza imminenti diminuiscono così ad ogni secondo che passa, mentre i protagonisti restano intrappolati nel campus.

La notevole quantità di massacri e di spargimenti di sangue è ciò che più di ogni cosa definisce Non Siamo Più Vivi. Non possiamo fare a meno di guardare con orrore come innumerevoli personaggi che abbiamo appena brevemente conosciuto regrediscano a creature inumane e dissennate, fino a quando – alla fine – non riusciamo a ricordarci che al centro di questa grottesca pandemia ci sono solo dei ragazzini – gli ‘infetti’ e i sopravvissuti allo stesso modo .

Poiché questi adolescenti sono i primi a soffrire gli effetti del contagioso virus e le sue tremende conseguenze, c’è una mancanza di attenzione nella caratterizzazione dei personaggi da parte di Non Siamo Più Vivi, che finisce per ritrarre e per ridurre i (non) morti e il loro significato per i protagonisti – come compagni di classe, amici o familiari – a semplici pedine senza nome e grondanti sangue nel tentativo di provocare shock e disgusto nello spettatore.

all of us are dead serie netflix 2022Questa enfasi sulla mattanza sregolata, le fughe e i tentativi di difesa disperati sono sostanzialmente al centro di tutta la stagione, il che purtroppo toglie di mezzo ogni possibile tentativo di approfondimento critico delle personalità dei molti personaggi principali che incontriamo, o anche soltanto di un qualsiasi worldbuilding degno di nota. E se consideriamo che si tratta di 12 episodi da un’ora, un po’ di perplessità e di delusione inevitabilmente affiorano.

Di conseguenza, Non Siamo Più Vivi è allo stesso tempo troppo ambiziosa e non abbastanza ambiziosa. La sua trama centrale, le molte sottotrame e i protagonisti alla fine si amalgamano in una narrazione altezzosa che mette sotto i denti molto più di quanto potesse effettivamente masticare, lasciando poco spazio o capacità per coinvolgere e appassionare veramente, o perché la sua posta in gioco fosse presa sul serio come – auspicabilmente – dovrebbe essere.

Nel corso degli episodi assistiamo anche al cast principale di scolari – composto da Chung-san (Yoon Chan-young), On-jo (Park Ji-hoo), Nam-ra (Cho Yi-hyun), Lee Soo-hyuk (Park Solomon) , Yoo Gwi-nam (Yoo In-soo) e Lee Na-yeon (Lee Yoo-mi) – mentre si ritrovano loro malgrado alle prese con un’esperienza fortemente traumatizzante che cambierà per sempre le loro vite come lo è, inevitabilmente, una impossibile – ma ric0nosciuta – ‘apocalisse zombie’ (si tratta di uno di quei rari casi in cui i protagonisti sono consapevoli di cosa sono i morti viventi perché già visti al cinema o nei fumetti). Per tutto il tempo questi ragazzi lottano quindi per mantenere una sorta di normalità, con la sceneggiatura di Non Siamo Più Vivi che cerca di inserire sottotrame fatte di imbrogli e sotterfugi adolescenziali, nel bene e nel male.

Il cast principale, in particolare Lee Yoo-mi, Yoon Chan-young e Cho Yi-hyun, svolgono un lavoro impeccabile nell’illustrare quale sia la realtà della situazione al suo interno: sono solamente un gruppetto di giovani adulti disorientati e tagliati fuori dal mondo, ognuno ormai segnato da perdite significative e che ora possono contare solo l’uno sull’altro, facendo del proprio meglio per far fronte alle circostanze in cui sono stati ingiustamente spinti.

non siamo più vivi serie netflix 2022 zombieSeduta nel bel mezzo del cuore stesso di Non Siamo Più Vivi c’è una risoluta intenzione di sollevare alcune scottanti questioni sociali, sebbene quel lodevole intento resti in gran parte sepolto sotto l’attenzione morbosa verso le frattaglie e gli spaventi cui si accennava in precedenza.

Ma la serie butta lì in più occasioni frecciatine di commento sociale: dalle realtà taciute degli abusi fisici, verbali e persino sessuali che gli studenti delle scuole superiori si infliggono l’un l’altro, alla lotta di classe, al cyberbullismo e molto altro.

Se è vero che portare tali argomenti sul piccolo schermo resti sempre importante per tenere alta l’attenzione e per dare una sorta di voce alle vittime nella vita reale, purtroppo la vasta gamma di argomenti toccati dai creatori di Non Siamo Più Vivi, che si sviluppano tutti dietro la premessa generale di una devastante epidemia di morti viventi, finisce per mimetizzarli l’uno nell’altro, prima che defluiscano direttamente nel dimenticatoio.

I cliché tipici di questo abusato sottogenere horror si sono fatti ancora più marcati negli ultimi anni, grazie al numero schiacciante di serie TV e di film popolari che si sono alternati con premesse simili (The Walking Dead, World War Z, Kingdom, Highschool of the Dead, solo per citarne alcuni), ma al di fuori del goffo tentativo di infilarci un po’ di commento sociale, Non Siamo Più Vivi non riesce a distinguersi in modi significativi (uno, se non altro, è la scelta di mostrare da subito cosa ha dato origine al tutto e perché) tali da giustificare del tutto la spesa di 12 ore di vita a chi non sia un ‘malato cronico’ di non morti.

Con una imbarazzata storia d’amore liceale qui e un meta riferimento a Train To Busan, Non Siamo Più Vivi è, in sostanza, una rappresentazione stravagante, anche se nella media, dell’esperienza del liceo, in tutta la sua gloria e i suoi pericoli, dipinta attraverso la lente radicale di una spietata epidemia di zombie.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Non Siamo Più Vivi, nel catalogo di Netflix del 28 gennaio: