[recensione pilot] Channel Zero: No-End House
22/09/2017 news di Sabrina Crivelli
La serie antologica di Nick Antosca ci porta questa volta in una sinistra casa degli orrori, in cui ogni stanza concretizza i peggiori incubi di ciascuno
Dopo l’anteprima americana del 20 settembre, SyFy ha deciso a sorpresa di rendere disponibile per tutti online, gratuitamente e legalmente, il primo episodio di Channel Zero: No-End House, dal titolo This Isn’t Real, che ci introduce alla seconda stagione della serie antologica horror (le nostre considerazioni sulla prima stagione, Candle Cove).
I 6 nuovi episodi, ispirati al creepypasta scritto da Brian Russell e tutti diretti dal regista Steven Piet (Uncle John), con protagonisti Amy Forsyth (The Path) e Jeff Ward (Manson’s Lost Girls), affiancati da Aisha Dee e John Carroll Lynch, ci accompagneranno per tutto l’autunno e nel team ritroviamo Nick Antosca, ancora una volta in veste di produttore esecutivo, showrunner e sceneggiatore, accanto al produttore esecutivo Max Landis.
The No-End House racconta la storia di:
Una giovane donna di nome Margot Sleator (Forsyth) che visita la No-End House, una bizzarra casa degli orrori che si compone di una serie di ambienti sempre più inquietanti. Quando torna a casa, Margot realizza che tutto è cambiato.
Se nella scorsa stagione a dominare le scene era stato un fosco serial killer e l’attenzione era concentrata sulle misteriose sparizioni di bambini legate a uno strano show televisivo, nella season 2 di Channel Zero viene ora esplorato il variegato mondo delle case stregate, con un approccio – almeno da quanto è possibile vedere dal pilot – decisamente inedito … La No-End House del titolo, difatti, è una casa degli orrori, che assume tuttavia i contorni più di una sinistra installazione il cui artefice e la cui datazione non sono presenti sul cartellino all’entrata; se inoltre l’apparenza esterna è certo monolitica e inquietante, è l’interno a raggiungere il più alto livello di ansiogenità: le stanze si susseguono con il loro straniante contenuto, da busti di gesso con le fattezze della Forsyth e degli altri avventori, che dopo un breve blackout, al riaccendersi delle luci, sono rotte in due, a strani soggetti con maschere ligniformi che lasciano scie di sangue nello svanire, per finire a video fin troppo personali a manichini assai inquietanti e soprattutto “moventi”, molte sono le trovate promettenti. Se le giuste intuizioni dunque non mancano, nè la percezione di incombente minaccia a seguire i personaggi messi in scena, rimane da vedere come le varie suggestioni saranno portate avanti lungo tutti i rimanenti episodi, se la tensione sarà mantenuta costante e se l’epilogo sarà all’altezza dell’apertura. D’altra parte, molteplici possibilità di sviluppi narrativi, che paiono da questo incipit supportati da una buona dose di visionarietà, speriamo che Antosca sia stato allora capace di mantenersi in quel difficile equilibrio tra emisfero della mente ed effettiva realtà orrorifica, tra mostri e incubi, non proprio riuscitogli lo scorso anno …
Intanto potete entrare di persona nella No-End House, con il trailer originale qui di seguito:
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