Il re del brivido ha raccontato, proprio a Mick Garris, i motivi per cui il nuovo adattamento TV diretto da Josh Boone sarà più fedele al romanzo originale
All’inizio di quest’anno, CBS All Access ha dato il via libera a un serie in 10 episodi che adatterà nuovamente L’ombra dello scorpione (The Stand), romanzo di Stephen King del 1978, con Josh Boone (che a un certo stava scrivendone una versione per il cinema) a bordo per co-sceneggiarla e anche dirigerla personalmente. Come in molti sapranno, l’opera fu trasformata per la prima volta in una miniserie televisiva nel 1994, sotto la regia di Mick Garris
Proprio per il 25° anniversario, e a qualche mese dalle prime dichiarazioni in merito, il re del brivido è stato ospite del noto podcast di Mick Garris per una nuova intervista, in cui i due hanno riflettuto sulla prima trasposizione e sui motivi che stanno rendendo Stephen King molto eccitato per quella nuova:
Stephen King ha aggiunto:
CBS All Access vorrebbe davvero che la serie funzionasse. E ci stanno mettendo un grande sforzo dietro. Quindi sono fiducioso. Ma sono ancora i primi giorni … però. Il casting non è completo. Mio figlio Owen ha scritto alcune delle sceneggiature e sono fantastiche. Quindi. Va bene.
Per chi non avesse familiarità con L’ombra dello scorpione, questa è la trama:
L’errore di un computer, l’incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all’apocalittica epidemia e per i pochi scampati c’è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.
Di seguito il trailer originale di L’ombra dello scorpione del 1994: