Titolo originale: The Boys , uscita: 25-07-2019. Stagioni: 6.
The Boys: Eric Kripke condivide la sua più grande paura sulla serie
21/11/2024 news di Redazione Il Cineocchio
Il creatore e showrunner ha discusso del futuro dei 'ragazzi' e di tutto quello che ruota loro intorno
Eric Kripke, creatore e showrunner della serie di successo di Prime Video The Boys, ha affrontato molte delle grandi paure sociali contemporanee attraverso il suo show. Dalla brutalità della polizia ai pericoli del capitalismo sfrenato, la serie è una satira feroce del mondo moderno, costellata di momenti sanguinosi e profondamente inquietanti che colpiscono persino i fan più accaniti dell’horror.
Tuttavia, la paura più grande di Kripke non riguarda queste tematiche, bensì un rischio intrinseco del franchise stesso: diventare ciò che da anni critica.
In un’intervista con Collider, Kripke ha rivelato che la sua preoccupazione principale è che The Boys e i suoi spin-off possano trasformarsi proprio nella macchina commerciale che satireggiano. Una paura che riecheggia la celebre frase di Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan:
“O muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da vederti diventare il cattivo”
Anche se questa citazione può sembrare una scelta banale, le preoccupazioni di Kripke sono fondate. Il successo del franchise, che culminerà con la quinta stagione di The Boys, ha generato numerosi spin-off, tra cui alcuni già realizzati e altri in fase di sviluppo. Kripke ha spiegato:
“Vivo nel terrore assoluto di diventare la cosa che satireggiamo da cinque anni. La cosa di The Boys è che è punk rock, e fa ancora più male quando i punk rocker si esauriscono. Sto lavorando duramente per non esaurirsi.
Facciamo questi spettacoli perché ci teniamo davvero a loro e ne siamo appassionati, e possono raccontare storie nuove che non possiamo raccontare in The Boys e non riguardare solo una rapida espansione, ma essere molto attenti e consapevoli delle scelte che stiamo facendo ed essere in grado di difendere il motivo per cui le stiamo facendo.
Mi preoccupo di questo ogni singolo giorno. Voglio solo che le persone dicano, magari è per loro e magari non è per loro, ma devo ammetterlo, mantengono un livello di qualità costante”
Il rischio dell’espansione del franchise
Con spin-off già consolidati come l’antologia animata The Boys Presents: Diabolical e la recente serie ambientata in un college, Gen V, il mondo di The Boys si sta rapidamente ampliando. In arrivo ci sono nuovi progetti come The Boys: Mexico, che esplorerà storie ambientate a sud del confine, e Vought Rising, una serie prequel che vedrà il ritorno di Jensen Ackles nei panni di Soldier Boy e Aya Cash come Stormfront (alias Clara Vought).
Questa rapida espansione pone la domanda: quanto può crescere il franchise prima di diventare una caricatura di se stesso? Kripke è consapevole di questo pericolo e ha deciso di concludere The Boys con la quinta stagione per evitare di far sprofondare la serie principale nel rischio di una sovraesposizione o nella perdita del suo carattere ribelle.
“Gli show che durano troppo a lungo a volte possono cadere vittime di questo,” ha detto Kripke. “Ci vuole un lavoro molto attento per garantire che le cose rimangano fresche”
Satira, punk rock e una visione unica del genere supereroistico
Ciò che ha reso The Boys così popolare è il suo approccio unico e spietato al genere dei supereroi. Patriota, il terrificante e psicotico “Superman” del franchise, è una rappresentazione feroce e senza filtri di leader autoritari e narcisisti, spesso paragonato a figure reali come Donald Trump.
La serie non si limita a sovvertire i tropi dei supereroi, ma offre una critica sociale graffiante, esplorando tematiche come il potere corrotto, la propaganda e la mercificazione della violenza. Questa prospettiva è ciò che ha permesso alla serie di distinguersi in un panorama saturo di contenuti dedicati ai supereroi. Tuttavia, proprio questa unicità è ciò che Kripke teme possa essere compromessa dall’espansione del franchise.
Nuovi territori, nuovi rischi
I progetti come The Boys: Mexico e Vought Rising offrono la possibilità di esplorare storie che la serie principale non avrebbe potuto raccontare, ma rappresentano anche un rischio significativo. L’intento dichiarato di Kripke e del suo team è di mantenere un alto livello di qualità, ma c’è sempre il pericolo che il pubblico percepisca questi spin-off come semplici tentativi di monetizzazione piuttosto che come espansioni organiche dell’universo narrativo.
Il parallelo con altri franchise come il Marvel Cinematic Universe è inevitabile. Negli ultimi anni, l’espansione massiccia dell’MCU ha portato a critiche per una presunta perdita di qualità e originalità. Kripke sembra determinato a evitare questo destino per The Boys, ma è consapevole che si tratta di un equilibrio delicato.
“Invece di continuare la storia principale di The Boys, stiamo espandendo il mondo creato da Garth Ennis e Darick Robertson tramite altri show che avranno i loro vincoli unici. Basterà questo a mantenere le cose fresche?” ha dichiarato Kripke.
La fine di un’era per The Boys
Con la quinta stagione, The Boys giungerà alla sua conclusione, segnando la fine della serie principale. Questo è un passaggio cruciale per il franchise, poiché chiude una delle narrazioni più iconiche della TV moderna, ma apre nuove opportunità per gli spin-off.
I fan attendono con ansia la nuova stagione, che promette di continuare a spingere i confini del genere supereroistico. Tuttavia, rimane da vedere se il franchise riuscirà a mantenere la sua credibilità “punk rock” e il suo approccio sovversivo nel lungo termine.
Conclusione: un delicato equilibrio tra innovazione e ripetizione
The Boys non è solo una serie TV, ma un fenomeno culturale che ha ridefinito il genere supereroistico. Tuttavia, come ogni grande franchise, rischia di perdere la sua identità originale nel tentativo di espandersi. Eric Kripke sembra determinato a evitare questo destino, ma il successo di questo approccio dipenderà dalla capacità del team creativo di mantenere alta la qualità narrativa e di evitare scelte troppo “commerciali.”
Per ora, i fan possono godersi una stagione finale che promette di essere esplosiva e un universo narrativo in continua espansione. Ma la domanda rimane: The Boys potrà continuare a essere la critica incisiva che è stata finora, o finirà per diventare una parodia di se stessa? Solo il tempo potrà dirlo.
Di seguito – sulle note di Quantum Theory di Jarvis Cocker – trovate il full trailer internazionale della quarta stagione di The Boys:
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