Titolo originale: Trese , uscita: 11-06-2021. Stagioni: 1.
Trese – Detective delle tenebre (stagione 1) | La recensione della serie animata Netflix (ep. 1-6)
12/06/2021 recensione serie tv Trese di Marco Tedesco
Il premiatissimo fumetto fanta-horror filippino di Budjette Tan e Kajo Baldisimo arriva sul piccolo schermo in una trasposizione efficace, che si appoggia su una solida trama crime-paranormale e sull'affascinante folklore locale
Fumetti e Netflix sembrano andare a braccetto negli ultimi anni, con titoli come Jupiter’s Legacy, The Old Guard e persino l’imminente Sandman a garantire un’alternativa all’Universo Cinematografico Marvel o a quello DC, ma Trese – Detective delle tenebre sposta l’asticella della novità ancora un po’ più in là, diventando il primo adattamento animato di una saga disegnata delle Filippine. Senza dubbio un passo nella giusta direzione per ampliare la rappresentanza asiatica nei media mainstream occidentali.
Annunciata nel novembre del 2018, Trese è stata prodotta e diretta da Jay Oliva, noto per i suoi film d’animazione di supereroi per la TV o l’home video come Doctor Strange: The Sorcerer Supreme e Justice League: War. Questa volta però non è stato solo al comando, avendo potuto contare sull’appoggio – in veste di showrunner – dei due creatori del fumetto originale in bianco e nero: lo sceneggiatore Budjette Tan e l’artista Kajo Baldisimo.
Ambientata nella moderna Manila, Trese esplora il ricco folklore della tradizione filippina, con macabri racconti ricchi della cultura locale, ma probabilmente sconosciuti al di fuori del paese, tra cui i Babaylan (gli sciamani) e i duende, già presenti nel mistery crime comic di partenza. Queste sono le leggendarie storie dell’orrore che i genitori raccontano ai loro figli piccoli ogni volta che si comportano male, mentre il pubblico segue le avventure di Alexandra Trese, fresca nominata Lakan (leader), incaricata di mantenere il delicato equilibrio tra gli essere umani e il mondo soprannaturale, che opera appena sotto la superficie del visibile. Con l’aiuto della sua famiglia e dei suoi alleati, la ragazza impara le modalità di gestione dell’attività di suo padre, occupandosi parallelamente di scrutare nella propria identità privata.
Mix di dramma poliziesco e oltreumano, con una spolverata di angoscia ad ammantare la portata, ciascuno dei 6 episodi da 25 minuti della prima stagione di Trese è incentrato su differenti crimini inspiegabili che Alexandra e la sua squadra sono stati chiamati a risolvere da un amico di famiglia, il Capitano Beau Guerrero delle forze dell’ordine. Ma questa serie non ha una natura episodica, poiché con ogni mistero/misfatto risolto, la protagonista si avvicina di più alla scoperta di un dettaglio ben più grande che circonda la nebbia dietro a chi lei è veramente e alla profezia legata alla morte di suo padre.
Tra gli aspetti più affascinanti di Trese c’è il ricorso a flashback che ci danno un’idea di come è cresciuta Alexandra, così come per l’introdurre il ‘cattivo finale’ della serie. Lo spettatore, almeno inizialmente, potrebbe pensare che la storia ruoti attorno a misteriosi piccoli crimini basandosi sul lento ritmo iniziale, ma tenendo presente questi ‘salti indietro nel tempo’ disseminati per tutta la durata, c’è una storia molto più grande che la misteriosa sceneggiatura ci sta raccontando. Ed è anche fantastico che – a meno che abbiate letto i fumetti originali – non c’è alcuna possibilità che la maggior parte del pubblico possa capire qualcosa in anticipo.
In superficie, Trese offre una narrazione meravigliosa che esplora un mondo che è al di là di ciò che le persone normalmente possono vedere a occhio nudo, approfondendo le leggende e le creature mitiche che di solito popolano le favole della buonanotte. Dagli Aswang alla White Lady, passando per il Tikbalang e il Tiyanak, è intrigante e insolito vedere tali creature essere rappresentate e portate in vita sul piccolo schermo (chi mastica un po’ di cinema filippino invece le avrà probabilmente già incontrate).
Va detto anche che Trese – pubblicizzata come ‘anime’ ma più vicina come estetica alle animazioni occidentali alla Le Avventure di Jackie Chan che allo stile tipicamente giapponese – non lesina sul gore e la violenza. La vista del sangue diventa infatti relativamente normale con l’incedere degli episodi (è stata classificata VM18 a Singapore), col terzo che vince a mani basse il premio per il più raccapricciante e crudele di tutti. Tuttavia, questo aspetto è ampiamente bilanciato dall’umorismo bizzarro e spensierato che intercorre tra i fratelli non biologici di Alexandra, Crispin e Basilio e con l’inclusione di Hank, un amico di famiglia di lunga data dei Trese.
Capitolo doppiaggio. Ultimamente in molti si erano lamentati che svariati prodotto Netflix non avessero la lingua italiana, ma solo i sottotitoli. In Trese abbiamo a disposizione il parlato nella nostra lingua, ma il consiglio è di optare per l’inglese o il tagalog originale, capace di aggiungere profondità – e accuratezza nelle pronunce – alla visione, specialmente per il personaggio principale, Alexandra, che può contrare rispettivamente sulla voce di Shay Mitchell (Pretty Little Liars) e Liza Soberano.
Lo stesso si può dire per la resa di alcuni mostri, come il Nuno di Eric Bauza e il Maliksi di Manny Jacinto (entrambi di discendenza filippina), che riescono a far emergere il lato leggendario di queste creature mitiche grazie a intonazioni e accenti acuti e rochi.
Nel complesso, questi primi sei episodi di Trese sono avvolti in narrazioni mistiche e rinfrescanti del folklore filippino che hanno abbastanza ciccia attaccata all’osso da mantenere affascinato il pubblico, poiché capiscono le profezie e il destino che la protagonista dovrà affrontare. Quella leggende che originariamente erano note per essere temute a causa della loro natura terrificante, sono ora da tenere altrettanto d’occhio sotto forma di serie animata.
La prima stagione è breve ma di grande impatto e, dato lo storico negativo di Netflix per non aver dato a certi prodotti la possibilità di costruirsi un pubblico, sarebbe assai deludente se il servizio di streaming decidesse di cancellarla adesso senza che gli abbonati possano ottenere un background più ricco. C’è sicuramente molto altro da scoprire sulla verità dietro la scomparsa del padre di Alaxandra. I fan del genere fanta-horror dovrebbero facilmente trovare pane per i loro denti, ma anche se non siete tra questi, potreste essere almeno curiosi di vedere com’è una trasposizione che può dirsi riuscita di un pluripremiato fumetto.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Trese – Detective delle tenebre, nel catalogo Netflix dall’11 giugno:
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