Wild Cards: George R. R. Martin rivela che la serie TV è in fase di sviluppo
07/08/2016 news di Redazione Il Cineocchio
L'autore di Il Trono di Spade - curatore dell'antologia sci-fi nata nel 1986 - non farà però parte del team di scrittura dello show
George R.R. Martin ha rivelato che la Universal Cable Productions (UCP) di NBC Universal ha acquisito i diritti dell’imponente serie Wild Cards di antologie e romanzi a mosaico per la televisione da lui curata e alla quale ha collaborato. Lo sviluppo inizierà immediatamente su ciò che si augurano sarà il primo di una serie show a incastro. Melinda M. Snodgrass, assistente redattrice e “braccio destro” di Martin su Wild Cards fin dalla sua nascita, creatrice di Dr. Tachyon, Double Helix e Franny Black e veterana sceneggiatrice e produttrice televisiva tra i cui crediti compaiono Star Trek: The Next Generation (Measure of a Man), Reasonable Doubts, The Profiler e Star Command, sarà la produttrice esecutiva del progetto insieme a Gregory Noveck (RED), Slow Learner e la Syfy Films. Martin non sarà coinvolto a causa del suo accordo globale con la HBO e poichè sta scrivendo The Winds of Winter.
Questa la sinossi del Vol. 1, L’Origine:
New York, 1946. Nell’immediato dopoguerra la città è fatta oggetto di un esperimento batteriologico alieno: i takisiani hanno sviluppato una potente arma biologica, il virus wild card, in grado di mutare il DNA di chi vi entra in contatto, e hanno deciso di testarlo sui terrestri, geneticamente identici a loro. L’impatto sulla popolazione newyorkese, e poi in tutto il mondo, è devastante; due sono le possibilità per chi viene contagiato: la trasformazione e la morte. E non è detto che la morte sia la peggiore… La grande maggioranza degli infettati, infatti, subisce mutazioni genetiche letali. Ancora più tremenda è però la sorte dei joker, deformati orribilmente ma ancora vivi. Solo pochi si trasformano nei cosiddetti assi e ottengono superpoteri. Alcune di queste facoltà sono inutili o ridicole, come far levitare le monetine o cambiare colore della pelle; altre sono dei veri e propri doni da supereroe. Ma non tutti, in particolare tra i nat, i non contagiati, apprezzano i superpoteri. E così per joker e assi l’esistenza diventa una dura lotta…
Il primo volume della serie Wild Cards è stato pubblicato nel 1986, ed è stato finalista del premio Hugo di quell’anno, ma venne sconfitto da Watchmen di Alan Moore. Ad oggi sono stati pubblicati 22 volumi (scritti tra gli altri da Edward Bryant, Michael Casutt, Leanne C. Harper, Stephen Leigh, Davide D. Devine, Victor Milán, John J. Miller, Lewis Shiner, Carrie Vaughn, Howard Waldrop, Walter Jon Williams, Roger Zelazny) con il ventitreesimo (High Stakes) in uscita negli Stati Uniti a fine mese, e altri tre in fase di stesura. Nel tempo sono stati realizzati anche fumetti, graphic novel e giochi di ruolo.
Martin descrive la serie come segue: Wild Cards è una serie di libri, graphic novel, giochi… ma più di tutto si tratta di un universo, tanto ampio e diversificato ed emozionante quanto gli universi dei fumetti della Marvel e della DC (anche se un po più grintoso, e molto più realistico e più coerente), con un enorme cast di personaggi principali e minori. Ci sono migliaia di storie da raccontare nel mondo del Wild Cards, e Gregory e Melinda e la UPC sperano di essere in grado di raccontare molte di loro… Solo una cosa posso dire per (quasi) sicuro. Vedrete Croyd Crenson, non importa quale forma – o forme – prenderà la show. Non sarebbe Wild Cards senza lo Sleeper.
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Fonte: CS