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Titolo originale: Silent Hill , uscita: 21-04-2006. Budget: $50,000,000. Regista: Christophe Gans.

Alice Krige su Silent Hill (2006): “Con Christabella accumulai oscurità; il mio cane scappò via” (esclusivo)

21/10/2021 news di Alessandro Gamma

L'attrice sudafricana ricorda la fortissima esperienza sul set del film di Christophe Gans

alice krige christabella silent hill

Dopo aver esordito nel 1981 con Momenti di gloria di Hugh Hudson, la sudafricana Alice Krige si è velocemente ritagliata una carriera all’interno del genere, finendo per prendere parte a numerosi film e serie horror e di fantascienza interpretando ruoli rimasti nella memoria degli appassionati, come quello della regina dei Borg in Star Trek: Primo contatto (1996), di Lady Jessica in I figli di Dune per la TV (2002), di Christabella in Silent Hill di Christophe Gans (2006) o della strega nel recente Gretel e Hansel di Osgood Perkins (la recensione).

L’attrice, oggi 67enne, era al Festival di Sitges, dove ha ritirato il prestigioso premio ‘Macchina del Tempo’ per il suo contributo al cinema fantastico e parallelamente per presentare She Will, horror d’esordio della britannica Charlotte Colbert.

Abbiamo così avuto modo di incontrare la disponibilissima Alice Krige dal vivo, per ripercorrere alcuni tra i suoi ruoli più importanti.

alice krige sitges 2021Cominciamo proprio dai suoi ricordi di Silent Hill (il nostro approfondimento), che in molti annoverano tra i pochi adattamenti di un videogioco per il grande schermo davvero riusciti. Cosa ricorda di quella esperienza e della preparazione per il suo personaggio, la temibile Christabella, che però non appare nei VG?

Devo dirti che mi capita molto di rado di rivedere i film ai quali partecipo, perché quasi sempre rimango delusa dalle mie performance, perché vedo dove avrei potuto ‘far meglio’. So però che Silent Hill ha sviluppato una forte base di estimatori nel tempo e in molti mi fanno ancora oggi domande su quel film. Prima delle riprese mi avvicinai al VG, intenzionata a giocarci, ma presto scoprii che Christabella non era presente, come giustamente hai detto, quindi non mi rimase molto tempo per preparami al ruolo, visto che giocare per ore non mi avrebbe aiutato in alcun modo a capire come darle vite sullo schermo.

Era un personaggio descritto semplicemente come un ‘villain’, ma io non potevo – e non posso – affrontare un parte del genere senza comunque prefigurarmela nella mente come un essere umano, quindi potei solo sperare che Christabella si ‘rivelasse’ a me. Ma Christabella era un personaggio così profondamente oscuro e di tutti i personaggi presenti all’interno di quel mondo fantastico, penso sia l’unica che potremmo ritrovare davvero nella nostra vita quotidiana.

Possiede quel tipo di fanatismo estremista, quello che ti fa partire per una caccia alle streghe e poi quando pensi di averne trovata una la metti sul rogo senza sentire ragioni … Mi costrinse ad andare in luoghi molto, molto bui dell’anima. Ebbi il concreto timore che caricarla di questi elementi sullo schermo avrebbe potuto addirittura arrivare a spingere qualcuno verso gli stessi estremismi e pregai che non accadesse. Il problema, tuttavia, è che quando ti impegni in un ruolo non puoi fermarti a metà, devi andare fino in fondo con la sua caratterizzazione.

Posso raccontarti un aneddoto personale in tal senso, per descrivere come hanno convissuto per un certo periodo la vera me stessa e Christabella. Avevo all’epoca una cagnolina di nome Skipper, era nera, e io ero il ‘suo’ essere umano. Non era un animale molto affettivo, ma io ero di sua proprietà. Quando partivo per un nuovo lavoro, lei veniva sulla porta per salutare e mi aspettava. Certo, intanto andava pure a dare un’occhiata a mio marito e a giocare con gli altri cani, ma stava soprattutto lì ad aspettare che tornassi.

silent hill 2006 film infermiereBeh, mancavano due settimane alla fine della lavorazione di Silent Hill, stavamo girando le scene dentro alla chiesa, e Christabella a quel punto del film è ormai andata ‘oltre’, in una zona di follia. Non mi piace usare questo termine … diciamo che si trova in luoghi ‘estremi’. La cosa interessante è che tutte le altre attrici sul set con me alla sera tornavano a casa per delle sedute di detox di palestra, oppure avevano partner osteopati e cose del genere, mentre io me ne dovevo tornare al mio hotel di Toronto.

Ero quindi  lì da sola in camera e pensavo ‘Devi meditare, devi fare joga …’, ma non potevo. Così. per queste due settimane ci fu un accumulo di Christabella, accumulai in me oscurità, per dirla in modo semplice.

Alla fine delle riprese di Silent Hill tornai finalmente a casa e quando il taxi si fermò davanti al mio portone Skipper era lì ad attendermi. Quando mi vide il suo corpicino cominciò a fremere per l’emozione. Io mi avvicinai allora e appena fui a pochi passi lei si fermò e se ne andò via. Non voleva aver nulla a che fare con me. Tre settimane dopo partii di nuovo per girare un altro film e quando ritornai a casa Skipper si avvicinò e stavolta venne a salutarmi, quasi a dirmi ‘Si, ora sei davvero la Alice che conosco!’.

Il mio povero marito mi consigliò invece di andare a far visita a un uomo che lavorava sulle ‘energie’ del corpo umano, che operava lì a Los Angeles, dove abitavamo. Dovetti affrontare diverse sessioni di terapia soltanto per ribaltare la sensazione che Christabella fosse proprio tornata a casa con me. Fu la prima volta che mi accadde una cosa del genere con un mio personaggio.

Di seguito la scena della morte di Christabella di Silent Hill: