Voto: 7/10 Titolo originale: Alpha , uscita: 20-08-2025. Regista: Julia Ducournau.
Alpha: la recensione del film ‘materno’ di Julia Ducournau
18/09/2025 recensione film Alpha di Pier Paolo Bonelli
Dopo Titane la regista francese torna sulle scene con un'altra opera estremamente dura

C’è tanto dentro il nuovo film di Julia Ducournau: c’è la paura dell’altro, il timore della diversità e di non essere accettati, il terrore del corpo che cambia e, non ultimo, le ansie che ogni genitore ha nei confronti dei figli. C’è tanto, forse troppo, sosterrebbe qualcuno, ma di sicuro Alpha non è un film banale. E certamente è un film che ti cresce dentro, giorno dopo giorno. Un film che annichilisce, sgomenta, uno di quei film che vivi sulla pelle e che finiscono per far parte di te. Un gran film, insomma.
Alpha ha 13 anni e un’adolescenza inquieta. Figlia unica di una madre single, al rientro da una festa si ritrova una lettera A tatuata sul braccio. Quello che normalmente potrebbe essere vissuto come una bravata giovanile, finisce per trasformarsi in terrore puro, perché da qualche tempo un misterioso virus trasforma gli uomini in pietra, soffocandoli prima di ridurli in polvere. Questa sindrome misteriosa è studiata dalla madre medico che si prodiga in una clinica per malati terminali.
A complicare la situazione e le angosce della mamma di Alpha è la presenza di Amin, lo zio di Alpha, tossico senza speranza, ritornato a casa dopo esserne stato scacciato anni prima, e che la sorella prova mille volte a strappare alla morte. Con Alpha Ducournau ci porta dentro le paure degli anni Ottanta (anche se la vicenda è spostate temporalmente di dieci anni) con la contaminazione dell’Aids. Il misterioso virus, che letteralmente pietrifica le persone contagiate, si tramette nello stesso modo e il timore che ha caratterizzato un’intera generazione diventa simbolo di ogni timore verso il diverso e, allo stesso tempo, dell’ignoranza che caratterizza le peggiori omofobie odierne.
Ma Alpha è anche un’opera sulla paura di affrancarsi, in particolare dalla figura materna. “Nei miei primi due film ho parlato tanto della figura paterna – ha dichiarato la regista -, ma parlare della figura materna, come in Alpha, è più difficile. Emanciparsi dal padre significa smarcarsi da uno sguardo esterno, dal bisogno di approvazione, nel tentativo di trovare te stessa. Anche questo può essere traumatico, a volte – la figura paterna, spesso, rappresenta in qualche modo lo sguardo della società. Quindi, per estensione, cercare l’approvazione paterna significa cercare un’approvazione da parte della società – lì è dove rischi davvero di perdere te stessa”. Affrancarsi da quella materna è più difficile.
“Devi completamente re-inventarti – continua la Ducournau – e chiederti chi sei dopo quel processo. Freud ha detto: uccidiamo il padre. Va bene, possiamo uccidere il padre, ma non possiamo uccidere la madre. Per emanciparti, devi trovare un’altra strada. La strada che ho trovato per Alpha è il diventare un’altra persona, rendersi madre della sua stessa madre, senza interrompere il loro legame. Per questo, scrivere questa storia è stato particolarmente doloroso”.
Narrato attraverso linee temporali diverse, ma intrecciate tra loro, dove realtà e fantasia si mescolano in modo omogeneo, il film di Julia Ducournau è un’opera matura che supera i sensazionalismi estetici del precedente Titane e ci consegna una regista in grado di raccontare la realtà attraverso un grande cinema. Un film coraggioso e mai scontato, capace di riflettere su dolorose tematiche contemporanee. Un film distopico che unisce paure passate e traumi recenti, coprendo tutto di uno strato di polvere rossa e dove il coraggio di un’adolescente saprà affrontare il passato per riuscire a fare i conti con il proprio futuro.
Di seguito trovate il trailer in italiano di Alpha, che sarà nei cinema italiani dal 18 settembre:
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