Titolo originale: A Clockwork Orange , uscita: 19-12-1971. Budget: $2,200,000. Regista: Stanley Kubrick.
Arancia Meccanica: Anthony Burgess spiega la genesi del titolo in un manoscritto ritrovato
26/04/2019 news di Redazione Il Cineocchio
Dall'archivio dello scrittore britannico scomparso nel 1993 è emerso un testo intitolato The Clockwork Condition, in cui l'autore esplorava il panico morale seguito al film di Stanley Kubrick
A quasi 50 anni dalla prima pubblicazione (era il 1962), la clamorosa notizia della settimana (del mese?) è il ritrovamento, tra le carte abbandonate nella sua casa nei pressi di Bracciano, nel Lazio, di una sorta di “sequel” perduto di Arancia Meccanica / A Clockwork Orange di Anthony Burgess, in cui l’autore esplora il panico morale che seguì all’uscita dell’adattamento cinematografico del romanzo per mano di Stanley Kubrick (nel 1971).
In una sezione del manoscritto non terminato, messo insieme tra il 1972 e il 1973 e intitolato The Clockwork Condition, lo scrittore britannico scomparso nel 1993 rivelava anche come gli era venuto in mente proprio il titolo A Clockwork Orange.
Nello specifico, Anthony Burgess dice di aver sentito per la prima volta tale espressione nel 1945, quando “un Cockney di 80 anni in un pub di Londra la disse nei confronti di qualcuno che era ‘queer come un’arancia meccanica‘ “.
Quel ‘queer’ non significava omosessuale: significava strano. La frase mi ha intrigato con la sua improbabile fusione di demotico e surreale. Per quasi 20 anni, ho avuto intenzione di usarlo come titolo di qualcosa. Durante quei 20 anni l’ho sentita molte altre volte – nelle stazioni della metropolitana, nei pub, in televisione – ma sempre dai vecchi Cockneys, mai dai giovani.
Era un modo di dire tradizionale e chiedeva che fosse intitolata un’opera che combinasse la tradizione con una tecnica bizzarra. L’opportunità di usarla è arrivata quando ho concepito la nozione di scrivere un romanzo sul lavaggio del cervello.
Il manoscritto di The Clockwork Condition, che Anthony Burgess descrive come una “importante affermazione filosofica sulla condizione umana contemporanea“, era stato lasciato dall’autore nella sua casa vicino a Roma negli anni ’70. Quando lo scrittore morì, la casa fu venduta e l’archivio alla fine venne spostato alla Burgess Foundation di Manchester, dove il direttore Andrew Biswell l’ha infine trovata nel corso del processo di catalogazione.
Di seguito la intro di Arancia Meccanica di Stanley Kubrick:
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Fonte: TG