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Voto: 7/10 Titolo originale: Happy Death Day , uscita: 12-10-2017. Budget: $4,800,000. Regista: Christopher Landon.

Auguri per la tua Morte (2017): la recensione del film in loop di Christopher Landon

05/02/2020 recensione film di William Maga

Jessica Rothe è la protagonista di un teen slasher che bilancia il poco sangue con lo humor e l'ottima suspense

Jessica Rothe auguri per la tua morte

Teen slasher con pochissimo sangue, ma con un buon livello di suspense e inventiva, Auguri per la tua morte (Happy Death Day) di Christopher Landon (Il segnato) è da una parte un tipico prodotto Blumhouse PG-13 (ossia VM 14), che però riesce a inserire buoni colpi di scena e una certa ironia su un’impalcatura piuttosto ritrita.

Protagonista è Tree Gelbman (Jessica Rothe), una bella e popolare studentessa universitaria che la mattina del suo compleanno, dopo una notte di alcol e bagordi, si risveglia nella camera di uno sconosciuto, Carter Davis (Israel Broussard), il classico bravo ragazzo un po’ nerd che l’ha soccorsa il giorno prima. Indispettita dal luogo del risveglio e dallo sconosciuto che si ritrova davanti, la protagonista fa ritorno alla casa della confraternita di cui fa parte; la seguiamo poi nella sua giornata tipo, tra lezioni, incontri a pranzo con le consorelle decisamente snob, poi intenta a sedurre il suo bel professore e interrotta dall’arrivo inatteso della moglie, infine mentre si incammina a una festa da sola.

Auguriperlatuamorte.jpgParrebbe un teen drama alla Gossip Girls fin qui, ma di colpo vira verso l’altra serie TV Scream Queens quando un losco figuro vestito di nero e con una strana e inquietante maschera compare alle spalle di lei, la insegue sotto un sotto passaggio e poi l’accoltella. Dopo pochi istanti, Tree è nel letto, nella camera di Carter e si sveglia di soprassalto… riparte il loop in cui ogni volta viene uccisa in modo differente finché non troverà il suo carnefice.

Auguri per la tua Morte non è certo stravolgentemente inedito, anzi è più un mix di elementi tratti da film e telefilm, con una abbastanza pedissequa ripresa di codici già largamente riconoscibili. Ci sono anzitutto i cliché antropologici da college americano, con la protagonista avvenente, ma non esattamente ineccepibile, che si sbronza, ruba i ragazzi alle amiche, maltratta un po’ tutti e via dicendo. Controparte maschile piuttosto scontata è il tipico imbranato, sensibile e perbene, che non approfitta di lei benché ubriaca; la deriva romantica è ovvia!

Poi c’è la redenzione di Tree, che abbandona meschinità e superficialità per intraprendere una via più virtuosa ed edificante. Si tratta insomma di un prodotto chiaramente destinato a un pubblico adolescenziale o poco più, con tutti gli ingredienti necessari per appassionare e coinvolgere questo tipo di spettatori.

Si tratta tuttavia di cinema di genere, perciò allo scheletro teen vengono aggiunti via via particolari tra l’horror con killer mascherato, di derivazione – alla lontana – di Scream e simili, al loop temporale, che però più che ai cult come Ricomincio da capo (che peraltro viene direttamente citato in chiusura) ricorda il recente Prima di Domani, in cui allo stesso modo la storia si ripete all’infinito finché la giovane eroina non cambia la variabile determinante, migliora la propria esistenza e, nel caso di Auguri per la tua Morte, evita l’assassinio.

Un po’ banale nel preambolo e in alcuni dettagli di trama ed estetica, il film di Landon non è poi del tutto esecrabile. Vero è che, per motivi di rating, non c’è gore, né si vede praticamente nessuna violenza, quindi le possibilità espressive di uno slasher diminuiscono in maniera fondamentale. Inoltre, seppure in maniera contenuta, s’indulge su quei soliti jumpscare, quegli escamotage facile per suscitare qualche brivido, con il solito repertorio di improvvise comparse di sagome alle spalle dal nulla, porte aperte, rumori sinistri, sibili e simili, elementi declinabili facilmente dal paranormale- demoniaco, agli alieni ai mostri, agli psicopatici omicidi.

Jessica Rothe ancora auguri per la tua mortePerò, ci sono anche diversi caratteri positivi a salvare il risultato finale; in primo luogo un certo sense of humor con cui è connotata Tree, una forma di ironizzazione senza troppe pretese della serietà di certi stereotipi, unita ad alcune situazioni un po’ farsesche e un riuscito umorismo metafilmico. Più che discreta è anche l’interpretazione della Rothe, che riesce a incarnare la scream queen con una buona dose di autoironia. Vi sono altresì buone intuizioni registiche, ad esempio una sequenza in cui la ragazza è ripresa in primo piano mentre una mazza da baseball la colpisce con forza alla testa di lato, la botta secca le sposta e il capo compie un movimento circolare verso il basso, quando cade sul cuscino del letto di Carter, in uno shift spazio-temporale.

In ultimo, aspetto forse più riuscito di tutti, lo sviluppo, con duplice colpo di scena, riesce a tradire più volte le aspettative del pubblico, che viene tratto in inganno più volte da falsi segnali; la caccia all’assassino, la ricerca dell’identità del criminale attraverso le diverse vite da parte della protagonista, procede con ritmo e mantiene la tensione sempre alta.

Riuscito decisamente più della media degli horror commerciali destinati a un audience giovane, Auguri per la tua morte costituisce un ottimo intrattenimento, che tiene lo spettatore avvinto ed al contempo divertito.

Di seguito il trailer italiano del film: