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Titolo originale: Black Phone 2 , uscita: 15-10-2025. Budget: $30,000,000. Regista: Scott Derrickson.

Black Phone 2: l’horror dimenticato del 1983 che Scott Derrickson cita apertamente

19/10/2025 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista non ha nascosto affatto la citazione diretta

black phone 2 film rapace

L’horror è un genere che non muore mai, anche perché sa reinventarsi attingendo dal proprio passato. Black Phone 2, nuovo capitolo diretto da Scott Derrickson e scritto con C. Robert Cargill, è un omaggio dichiarato al cinema horror classico – e in particolare a un oscuro slasher del 1983 ormai dimenticato: La maschera del terrore (Curtains).

Nel sequel, il Rapace torna dall’aldilà per vendicarsi di Finney (Mason Thames), perseguitando la sorella Gwen (Madeleine McGraw) attraverso visioni inquietanti: tre bambini scomparsi la chiamano da un campo invernale isolato, Alpine Lake. Decisi a scoprire la verità, Gwen e Finney raggiungono il luogo durante una tempesta di neve, ma il killer li attende sul ghiaccio.

SPOILER

La scena più iconica del film – il Rapace che pattina con maschera e coltello – è un chiaro tributo a Curtains, in cui un assassino mascherato si muoveva su una pista di ghiaccio per colpire la sua vittima. Derrickson ha raccontato di aver visto quel film da ragazzo, per caso, su un canale notturno:

Ricordo il killer mascherato che pattinava sul ghiaccio. Era qualcosa di spaventoso, assurdo e bellissimo allo stesso tempo. Non avevo mai visto nulla di simile.”

In La maschera del terrore, diretto da Richard Ciupka, sei giovani attrici vengono invitate in una villa isolata per un provino, ma una di loro nasconde un terribile segreto. Il film, oggi un cult per pochissimi, colpisce proprio per quell’atmosfera glaciale e teatrale che Derrickson riprende in chiave contemporanea.

Ma Curtains non è l’unica fonte di ispirazione. Black Phone 2 pesca a piene mani dal mito di Nightmare – Dal profondo della notte, con il Rapace che ora può uccidere nei sogni, e da Venerdì 13, per l’ambientazione da campo estivo / invernale maledetto. C’è anche un tocco personale: il regista ha usato il formato Super 8 per le sequenze oniriche, richiamando il suo stesso Sinister del 2012.

Derrickson e Cargill costruiscono un film che parla di vendetta, trauma e memoria, ma anche del potere stesso dell’immaginazione horror: quello di trasformare la paura in eredità culturale. Black Phone 2 non è solo un sequel, ma una riflessione sul modo in cui i mostri del passato continuano a tornare – anche pattinando sul ghiaccio.