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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Carry-On , uscita: 05-12-2024. Budget: $47,000,000. Regista: Jaume Collet-Serra.

Carry-On: la recensione del film thriller natalizio di Jaume Collet-Serra (su Netflix)

15/12/2024 recensione film di Gioia Majuna

Il regista torna ai fasti degli esordi aiutato da Taron Egerton e Jason Bateman

Taron Egerton in Carry-On (2024) film

Con tutti i film natalizi zuccherosi che spuntano in questo periodo dell’anno, in molti desiderano disperatamente qualcosa che rompa gli schemi, come Die Hard, Mamma, ho perso l’aereo o persino Krampus. Insomma, storie che usano il contesto natalizio per creare qualcosa di veramente universale, appassionante e, sì, anche un po’ assurdo.

Per un attimo, ho pensato che Dear Santa, con la sua premessa assurda di un bambino che per errore evoca Satana invece di Santa Claus, potesse essere quel film, ma poi è arrivato Carry-On di Jaume Collet-Serra. Non scherzo, questo action-thriller ad alta tensione mi ha fatto pensare: “Ecco il vero film di Natale di quest’anno”.

La trama è tanto semplice quanto geniale. Ethan Kopek, interpretato da Taron Egerton (Rocketman), lavora come agente della TSA all’aeroporto di Los Angeles. È un tipo qualunque, uno che si accontenta, ma con un figlio in arrivo inizia a chiedersi se non sia il momento di ambire a qualcosa di più grande. È Natale, il giorno più caotico per gli aeroporti americani, e mentre Ethan è al lavoro, riceve un auricolare con un messaggio da un terrorista: deve far passare un bagaglio sospetto attraverso i controlli di sicurezza o sua moglie Nora verrà uccisa. Se obbedisce, però, rischia di condannare decine di persone a una morte certa.

Carry-On (2024) film poster netflixNon ci vuole un genio per riconoscere l’ispirazione da film come Die Hard 2 o Non-Stop, un’altra collaborazione tra Collet-Serra e Liam Neeson. Ma la cosa affascinante di Carry-On è che non sembra mai derivativo. Al contrario, è un thriller fresco e sorprendentemente coinvolgente, grazie a una sceneggiatura solida di T.J. Fixman, al suo primo lungometraggio. Fixman fa un lavoro eccezionale nel presentarci i personaggi con cura e ritmo, senza mai rallentare l’azione. Ti ritrovi a tifare per Ethan, non solo perché è l’eroe, ma perché lo conosci e ti importa di lui.

Poi c’è Collet-Serra, che torna alla sua forma migliore dopo qualche passo falso nel territorio dei blockbuster. La regia è tesa, precisa, ed esalta ogni momento drammatico. Quando Ethan si mette l’auricolare, il film decolla. Letteralmente non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. E non è solo adrenalina: c’è spazio anche per momenti di umorismo e costruzione dei personaggi che rendono il tutto ancora più appagante. È come se il film dicesse: “Sì, possiamo avere azione e profondità emotiva allo stesso tempo”.

Taron Egerton è assolutamente perfetto. Porta una vulnerabilità che manca a molti protagonisti di thriller moderni: è spaventato, arrabbiato, ma anche disposto a tutto per salvare chi ama. C’è una scena in cui vomita per il nervosismo, ed è un dettaglio così umano, così reale, che mi ha ricordato i momenti migliori di Bruce Willis nei primi Die Hard. Egerton non cerca mai di essere “l’eroe macho“, ed è proprio questo che lo rende così credibile. Poi, diciamolo: sa correre come pochi. Tom Cruise può avere un rivale sul podio degli “sprinter” cinematografici.

Anche il resto del cast merita una menzione. Jason Bateman (Ozark), nei panni del terrorista, è incredibilmente inquietante. La sua calma glaciale rende ogni minaccia ancora più spaventosa. Sofia Carson, inizialmente un po’ stereotipata, cresce con il progredire della storia, rivelando una forza inaspettata. E poi c’è Danielle Deadwyler (Till – Il coraggio di una madre), che domina ogni scena in cui appare, con una performance potente e memorabile. Persino i personaggi minori, come quelli interpretati da Dean Norris (Breaking Bad) e Gil Perez-Abraham, lasciano il segno. È raro vedere un thriller in cui anche i comprimari sono così ben caratterizzati.

Alla fine, Carry-On è molto più di un semplice action-thriller natalizio. È un film che riesce a bilanciare azione, dramma e critica sociale con grande abilità. La sceneggiatura tocca temi importanti, come l’ipocrisia del sistema di sicurezza americano, senza mai risultare pesante o didascalica. È un film che ti tiene incollato, ti fa pensare e, cosa più importante, ti diverte dall’inizio alla fine.

Lo rivedrò ogni anno a Natale? Probabilmente sì. Ma per ora, lasciatemi dire questo: Jaume Collet-Serra è tornato ai fasti degli albori, e se questo è il primo capitolo di una nuova saga con Taron Egerton, allora non vedo l’ora di scoprire cosa verrà dopo. Se cercate un’alternativa al solito film di Natale, Carry-On è il regalo da mettere sotto l’albero.

Di seguito – sulle note di It’s the most wonderful time of the year di Andy Williams – trovate il trailer italiano di Carry-On, su Netflix dal 13 dicembre: