Dario Argento: “Suspiria non è il mio miglior film. Mi folgorò la strega di Biancaneve”
16/10/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista, ospite d'onore del Festival di Sitges, ha ricordato la lavorazione del film del 1977, raccontandone le ispirazioni
In occasione della proiezione d’onore per i 40 anni dalla sua uscita in sala, Dario Argento ha presentato di persona dal palco principale del Festival di Sitges Suspiria, ricordandone gli aspetti più curiosi e divertenti che non hanno mancato di stupire e divertire i presenti.
Suspiria è il mio film più conosciuto nel mondo, ma per me non è il migliore … penso di averne fatti anche di migliori … Non è facile parlarne, è stato difficile da realizzare… Ci ho messo molto impegno, inventando un mondo molto strano e bizzarro, al meglio delle possibilità che mi furono date … Mi imposi molte sfide. E’ ispirato al cinema impressionista tedesco e non a caso l’ho girato in Germania, per sottolineare il concetto. Poi è un film strano, perchè tutte le protagoniste sono donne, una cosa non comune per il cinema. Ci sono un paio di uomini, ma in ruoli davvero minori. In realtà avrei voluto ambientarlo in una scuola, con bambine di 10 o 12 anni, ma i distributori me lo vietarono [ride], quindi ho dovuto alzare l’età, anche se nella pellicola rimangono dei riferimenti alla mia idea originale, come le maniglie delle porte messe a un’altezza anomala.
Soffermandosi sul colore, Argento ha proseguito:
Il colore usato per Suspiria è molto particolare. Ho tratto ispirazione dal Technicolor americano, dai tramonti rossi e dalla divise blu dei film di John Ford, ma principalmente da Biancaneve e i sette nani di Walt Disney. Nello specifico, io ero perdutamente innamorato della strega cattiva [Grimilde], mentre Biancaneve mi faceva proprio schifo, perchè era una bambinetta che sembrava un pupazzo, quindi ai miei occhi era come uno dei sette nani!
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