Titolo originale: Batman , uscita: 21-06-1989. Budget: $35,000,000. Regista: Tim Burton.
Dossier | Bob Kane: la genesi di Batman e le lodi per il film di Tim Burton del 1989
24/06/2019 news di Redazione Il Cineocchio
Il 'papà' del Cavaliere Oscuro di Gotham City raccontava in un'intervista di 30 anni fa le sue fonti di ispirazione per il celebre personaggio, tessendo l'elogio dell'adattamento hollywoodiano e predicendone un futuro luminoso
Classe 1915, Bob Kane è divenuto famoso per aver creato – appena diciottenne – il personaggio di Batman, le cui storie a fumetti avrebbe poi continuato a seguire personalmente fino al nel 1965, anno del suo ritiro ufficiale dalle scene, che coincidette con l’inizio della fortunatissima – e ingenua – fase televisiva del ‘crociato di Gotham’, interpretato con simpatia da Adam West.
Da lì, la carriera del disegnatore si svilupperà tra pittura, scrittura di libri e articoli vari e consulenze dirette per almeno un paio di adattamenti cinematografici, ovvero il Batman di Tim Burton del 1989 e Batman Forever di Joel Schumacher del 1995.
Intervistato dal quotidiano francese Libération nell’ottobre del 1989, proprio per l’uscita del film con Michael Keaton e Jack Nicholson, Bob Kane ripercorreva la sua carriera.
Alla domanda se fosse attratto dai pipistrelli, rispondeva:
No, assolutamente. Sono orrendi e ne ho una paura terribile, ma sono piuttosto affascinato dai vampiri. E Batman non è un pipistrello, ne indossa soltanto l’abito.
Sulla nascita del personaggio, Bob Kane invece raccontava:
Dopo il liceo ero stato assunto ai Max Flelscher Studios, che producevano Betty Boop. Poi sono passato alla DC Comics, dove guadagnavo 25 dollari a pagina. Nel 1938 la DC ha creato Superman. È stato un immediato successo e il fumetto si è imposto sul mercato americano. Un giorno, era un venerdì, ho chiesto al mio editore quanto potevano guadagnare i due disegnatori di Superman. Circa 1.500 dollari alla settimana mi ha risposto. Allora gli ho detto che per 1.500 dollari io potevo creargli qualsiasi supereroe egli volesse nel tempo di un week-end.
Il lunedì mattina avevo creato Batman. Il personaggio nasce da tre influenze combinate, la prima è un libro su Leonardo da Vinci. C’era uno schizzo di un uomo con delle ali che somigliavano a quelle dei pipistrelli. Lo schizzo della prima macchina volante insomma. L’avevo messo da parte a quindici anni e ho sempre pensato che me ne sarei servito. La seconda cosa che mi ha influenzato è uno dei primi film che ho visto, Il segno di Zorro con Douglas Fairbanks. Pensando a questo vendicatore mascherato che usciva da una caverna sul suo cavallo nero mi è venuta l’idea di Batman, della Batcaverna, della Batmobile e della maschera. Infine un altro film muto, The Bat [1926, diretto da Roland West]. L’eroe in questo caso era un cattivo, ma portava una maschera bellissima. Questo personaggio era il mio lato più oscuro.
Spostandosi invece sulla collaborazione per il film Batman, diretto da Tim Burton e in uscita nei cinema proprio nel 1989, Bob Kane diceva la sa sul risultato finale dell’opera:
Il film mi piace perché racconta il Batman che io ho creato, un «vigile» senza Robin dall’anima tormentata. Faceva paura e aveva davvero l’aspetto di un pipistrello. Impressionante. Partecipando al film ho voluto far vedere quel Batman molto diverso per esempio dal Batman della serie televisiva degli anni Sessanta con Adam West.
Quella serie mi piace molto, ma è un’altra versione del personaggio, una versione molto «boy scout», molto «pop art». Tra tutte le rappresentazioni di Batman quella del film di Tim Burton è senza dubbio la più vicina all’eroe di partenza.
Sulla curiosa scelta di affidare il ruolo principale a Michael Keaton, contestata da alcuni fan del fumetto, l’artista sottolineava:
Per la verità non è a lui che ho pensato per primo. Il Batman che io ho creato è alto più di un metro e ottanta, è una forza della natura. Una specie di Cary Grant o un giovane Robert Wagner. Elegantissimo e bonario. Michael Keaton invece supera appena il metro e settanta, sta perdendo un po’ i capelli e non aveva l’aspetto del supereroe. Ma Tim Burton non voleva un supereroe. E poi anche Jack Nicholson è alto circa un metro e settanta. Un Batman troppo alto sarebbe sembrato invulnerabile e il Jocker ridicolo.
Alla domanda su quali potessero essere le chiavi psicologiche del personaggio e come lo si potesse ‘capire’, Bob Kane spiegava:
In un certo senso, Batman è uno psicotico. Lo è perché è ossessionato dalla vendetta. A dieci anni ha visto delle canaglie uccidere i suoi genitori all’uscita da un cinema e il ricordo lo perseguita. Vuole ritrovare gli assassini, ma vuole anche combattere contro tutti i criminali e diventare un giustiziere È ossessionato forse proprio come il Joker. Del resto Jack Napier cade nella vasca d’acido e assume quell’orribile ghigno solo perché Batman non ha potuto fermarlo. In qualche modo Batman ha l’impressione di aver creato il Joker. I due personaggi si riflettono l’uno con l’altro, come in uno specchio.
L’autore cercava di raccontare invece così il successo internazionale del film e la «batmania» scoppiata ovunque a ruota:
Spiegarlo è difficile, perché Batman fa furore negli Stati Uniti e altrove. Batman attira il pubblico a molti livelli. Anzitutto il costume e i suoi attributi si rivolgono al lato nascosto di ciascuno di noi. Fa anche paura. Quando l’ho creato tutti erano impressionati dalle ali e dalla maschera E poi chi si interessa un po’ alla storia sa che i costumi hanno sempre trovato corrispondenza in alcuni culti delle civiltà africane e anche altrove.
Nella mia mente c’era un rapporto tra questo travestimento e una specie di culto il cui dio sarebbe Batman. Dall’altro lato Bruce Wayne ristabilisce l’equilibrio. Lui è un uomo molto ‘medio’, in cui tutti possono riconoscersi. E poi ci sono anche tutti gli altri elementi del personaggio: la Batcaverna, la Batmobile, le capsule di gas per cavarsela in situazioni difficili. Superman non possiede nulla di lutto ciò.
Infine, Bob Kane faceva una previsione sul futuro della sua creatura:
Batman vivrà in eterno. Io non ci sarò più, ma si celebrerà il suo centenario e poi il suo bicentenario È diventato un pezzo della cultura americana ed europea. È come Victor Hugo o Charles Dickens, è entrato nella storia.
Le celebrazioni del 2039 sono ancora piuttosto lontane, ma dopo 7 film da protagonista (che hanno incassato complessivamente quasi 4 miliardi di dollari), un paio da comprimario e un nuovo lungometraggio all’orizzonte, nonostante siano passati 30 anni da questa intervista non si può certo dire che la notorietà e il successo di Batman siano scemati, anzi.
Di seguito il trailer internazionale di Batman di Tim Burton:
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Fonte: Libération