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Titolo originale: Indiana Jones and the Last Crusade , uscita: 24-05-1989. Budget: $48,000,000. Regista: Steven Spielberg.

Dossier: Indiana Jones e l’ultima crociata e le reazioni del pubblico milanese alla concitata premiere del 1989

27/07/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Andiamo a vedere il clima dell'anteprima del terzo film con l'archeologo Harrison Ford diretto da Spielberg

Sean Connery in Indiana Jones e l'ultima crociata (1989)

Come già successo col Superman di Donner e per L’Esorcista di William Friedkin, siamo andati a spulciare gli archivi del Corriere della Sera per scovare le prime reazioni del pubblico italiano a qualche grande film del passato, diventato con gli anni un cult.

Stavolta la scelta è ricaduta su Indiana Jones e l’ultima crociata, terza avventura cinematografica dell’archeologo e avventuriero interpretato da Harrison Ford, al cui fianco questa volta c’era il ‘papà’ Sean Connery, che arrivava in Italia nel tardo autunno del 1989.

Diretto sempre da Steven Spielberg, Giovanni Grazzini del CdS forniva un resoconto gustoso della premiere del martedì sera al Cinema Odeon di Milano, situazione in via S. Radegonda (oggi chiuso a tempo indeterminato), riferendo di “intasamenti, tafferugli, urla e proteste.”

La giornalista parlava di una ‘Sala grande’ stracolma, con oltre 1.500 persone presenti, “tutti con una gran voglia di assistere alla proiezione in originale del film più atteso della stagione, presentato solo qualche giorno prima alla 46a Mostra del cinema di Venezia (città dove in parte venne proprio girato).

Tutti in fila ad aspettare, dunque. Un lungo cordone scomposto, fatto di curve, anse, giri viziosi, che arrivava fino al ‘Motta’ di piazza del Duomo, guardato a vista da blindati della polizia e dai carabinieri.

indiana jones e l'ultima crociata 1989 harrisonVenivano poi riportati i commenti di alcuni dei presenti: “Sembrava di stare a un concerto dei Pink Floyd più che a un cinema“, commentava Laura, una delle tante persone che aveva scelto di mollare il colpo in attesa di proiezioni meno frequentate.

Giovanna Grazzini riportava anche di un’attesa snervante, di piantonamenti davanti all’entrata dell’Odeon, di urla e di fischi in direzione di che tentava furbescamente l’inserimento in ‘zona rete’ giustificando un imprevedibile saluto al vecchio amico. «

Giovanni Anversa dell’Agis precisava:

No, non ci sono stati tafferugli, né episodi spiacevoli, è stato solo un evento straordinario, un inizio alla grande. Tutti quelli che erano in coda sono riusciti a entrare: la sala tiene 1.300 posti a sedere, il resto si é accontentato di vedere il film in piedi.

Alla felicità degli organizzatori si contrapponeva però il dispiacere di chi non aveva potuto assistere in anteprima a Indiana Jones e l’ultima crociata.

“Non è giusto — sosteneva Luca, 25 anni —, l’organizzazione ha venduto 2.200 tessere con altrettanti tagliandi per due anteprime. L’Odeon tiene solo 1.300 posti: come facevamo a vederlo tutti quanti se era stata programmata una sola proiezione?».

Alle proteste degli esclusi con regolare tessera rispondeva sempre l’Agis: “Non potevamo proiettarlo due volte perché avevamo l’esclusiva per un solo passaggio della pellicola.”

“Una proiezione diversificata per la prima sera, forse, non sarebbe stata una cattiva idea” concludevano gli esclusi. “Molti avrebbero potuto usufruire del tagliando per assistere a un altro film”.

Cronache da un tempo sempre più lontanissimo.

Di seguito una scena da Indiana Jones e l’ultima crociata:

Fonte: CdS