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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Don't Breathe , uscita: 08-06-2016. Budget: $9,900,000. Regista: Fede Álvarez.

Dossier: Man in the Dark del 2016, non respirare, non ti vedo (ma ti tormento)

14/03/2025 recensione film di Marco Tedesco

Protagonisti della pellicola sono Jane Levy, che torna a lavorare con il regista dopo il remake di La Casa, e Dylan Minnette

Jane Levy e Daniel Zovatto in Man in the Dark (2016)

L’anno scorso, i fan della saga di Alien hanno ricevuto un nuovo capitolo con Alien: Romulus, un prequel di Aliens che ha generato grande entusiasmo. Il motivo? Fede Álvarez, un regista con un talento naturale per costruire atmosfere intense e cariche di suspense. Il suo approccio innovativo ha portato una ventata di freschezza nel genere horror, azione e thriller.

E allora facciamo un salto indietro al 2016, sino alle periferie degradate di Detroit… precisamente in Buena Vista Street. E facciamo visita al vecchio uomo cieco. Basta non farsi catturare… e ricordate di non respirare.

Nel 2013, il pubblico ha assistito al reboot di Evil Dead – La Casa, diretto proprio da Fede Álvarez. Appassionato dell’originale di Sam Raimi, Álvarez voleva omaggiarlo ma con una versione più seria, intensa e focalizzata sul terrore puro e sugli effetti pratici. Il film, uscito il 4 aprile 2013, fu un grande successo, incassando 97 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 17 milioni, e ricevendo recensioni generalmente positive per l’orrore viscerale e la performance di Jane Levy.

Man in the Dark (2016) film posterDopo il successo di Evil Dead, Álvarez voleva affrontare un genere completamente diverso: l’home invasion thriller. Il regista decise di dirigere Don’t Breathe (bizzarramente rititolato Man in the Dark in Italia) per esplorare una forma di horror più psicologica, incentrata sulla tensione e sulla suspense, piuttosto che sul soprannaturale. L’idea di invertire la dinamica tipica degli home invasion, trasformando gli intrusi nelle vittime, lo affascinava.

Álvarez collaborò nuovamente con Rodo Sayagues, con cui aveva già lavorato per il cortometraggio El Cojonudo, per scrivere e produrre il film. La loro idea era di ribaltare i ruoli di vittima e carnefice, mettendo in scena un gruppo di giovani ladri che si ritrovano intrappolati nella casa di un uomo cieco, creduto indifeso ma in realtà una minaccia mortale.

La pre-produzione iniziò nel maggio 2015, con l’annuncio del casting di Daniel Zovatto, seguito da Dylan Minnette, Jane Levy (già protagonista di Evil Dead) e Stephen Lang, scelto per interpretare il Blind Man.

Prima dell’inizio delle riprese, il film aveva altri titoli in lizza: “A Man in the Dark” e “The Blind Man”, ma alla fine si optò per Don’t Breathe.

Le riprese iniziarono il 29 giugno 2015. Sebbene il film fosse ambientato a Detroit, venne girato principalmente in Ungheria, con alcune riprese aggiuntive a Detroit per autenticità. Álvarez stimò che il film fosse costato circa la metà di Evil Dead, consentendo così minore interferenza degli studios. Le riprese si conclusero nell’agosto 2015.

Il film venne presentato in anteprima il 12 marzo 2016 al South by Southwest Festival, ricevendo un’ottima accoglienza da critica e pubblico. Gli spettatori furono conquistati dalla tensione incessante, dalle scelte narrative innovative e dalle interpretazioni, in particolare quella di Stephen Lang, che diede vita a un antagonista complesso e terrificante.

Il 26 agosto 2016, Don’t Breathe arrivò nelle sale americane e debuttò al primo posto con 26 milioni di dollari, spodestando Suicide Squad dopo tre settimane di dominio. Rimase in vetta per due settimane e nei primi dieci posti per altre quattro settimane. Alla fine del suo ciclo nelle sale, il film incassò 89 milioni di dollari negli USA e 68 milioni nel resto del mondo, per un totale di 157 milioni di dollari a fronte di un budget inferiore ai 10 milioni.

Un successo clamoroso.

Attualmente, Don’t Breathe – Man in the Dark detiene un 88% su Rotten Tomatoes, con un consenso piuttosto unanime della critica.

Stephen Lang in Man in the Dark (2016)Il film ottenne anche numerose nomination e premi, tra cui il Saturn Award per il Miglior Film Horror e il Fangoria Chainsaw Award per il Miglior Attore Non Protagonista a Stephen Lang.

Il film è diviso in due atti distinti. La prima metà è un classico home invasion, con un crescendo di suspense che sovverte le convenzioni del genere.

La seconda metà introduce un colpo di scena scioccante: il Blind Man non è solo un sopravvissuto alla guerra che ha perso la figlia, ma uno psicopatico che rapisce giovani donne per ingravidarle con una siringa di sperma.

Questa rivelazione ha suscitato forti critiche, perché cambia drasticamente la percezione del Blind Man da tragica vittima a mostro assoluto. La sua caratterizzazione iniziale lo rendeva un avversario ambiguo e spaventoso, ma il twist lo trasforma in un villain di puro orrore senza le sfumature viste fino a quel momento.

Nonostante il controverso twist, Don’t Breathe è un meccanismo a orologeria di suspense. L’uso degli spazi confinati, del sonoro minimale e della fotografia claustrofobica crea un’esperienza immersiva e angosciante.

Le performance sono di alto livello, con Stephen Lang che offre una prova incredibilmente intensa. Tuttavia, la virata narrativa finale rimane ancora problematica per molti spettatori.

Il 29 novembre 2016, Don’t Breathe è stato poi distribuito negli Stati Uniti in Blu-ray e DVD, con contenuti extra ricchissimi, tra cui un commento audio di Fede Álvarez, Rodo Sayagues e Stephen Lang, featurette sui personaggi e scene eliminate.

Sorprendentemente, però, non ha ancora ricevuto un’edizione 4K UHD, ma con il decimo anniversario in arrivo, una riedizione sembra inevitabile.

Il trailer di Man in the Dark:

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