Home » Cinema » Azione & Avventura » Dossier: Mortal Kombat – Distruzione totale, tremendo, ma non è la versione ‘finita’

Titolo originale: Mortal Kombat: Annihilation , uscita: 11-11-1997. Budget: $30,000,000. Regista: John R. Leonetti.

Dossier: Mortal Kombat – Distruzione totale, tremendo, ma non è la versione ‘finita’

03/08/2021 news di Redazione Il Cineocchio

Il produttore Lawrence Kasanoff svela che il famigerato sequel diretto da John R. Leonetti nel 1997 uscì nei cinema senza revisioni della CGI e del montaggio

Mortal Kombat - Distruzione totale film 1997 john leonetti

Mortal Kombat – Distruzione totale (Mortal Kombat: Annihilation) è notoriamente considerato un sequel tremendo, ma avrebbe forse potuto essere un po’ meglio se i produttori lo avessero presentato nei cinema ‘finito’ secondo i normali crismi hollywoodiani. Il recente reboot diretto da Simon McQuoid (la recensione) – nonostante il Rated R e le buone premesse – si è rivelato al di sotto delle grandi aspettative dei fan dei videogiochi, tanto che in molti sono arrivati a rivalutare il non certo memorabile capostipite diretto da Paul W.S. Anderson del 1995 (il nostro approfondimento), ma non è comunque nemmeno lontanamente riuscito a impensierire il film del 1997 come peggior capitolo live action della longeva saga.

Disastro di critica all’epoca, Mortal Kombat – Distruzione totale riuscì nel non scontato compito di ‘uccidere’ il franchise sul grande schermo per oltre 20 anni e ha raccolto anche meno consensi dal pubblico al botteghino.

Mortal Kombat - Distruzione totale film 1997Sebbene ci siano molte ragioni per il suo fallimento, un grande colpevole è che a questo seguito non venne nemmeno concesso di completare correttamente il fondamentale processo di post-produzione.

Questa la trama ufficiale:

Una banda di combattenti senza paura ha sconfitto i malvagi signori della guerra provenienti da Outworld, nel corso di un torneo ai limiti fra la vita e la morte denominato Mortal Kombat. Cosi’ la Terra e’ salva ancora per una generazione. Ma proprio quando gli eroi si godono la loro vittoria, i portali che si affacciano su Outworld vengono distrutti da una gigantesca figura dal volto di morte che dichiara che la lotta e’ appena iniziata. Shao-Khan, imperatore di Outworld, non solo ha infranto le regole di Mortal Kombat, ma sta giungendo personalmente con i suoi plotoni di sterminio per eliminare tutti i nemici.

Liu Kang, che guida la riscossa, dice che Shao-Khan e’ suo fratello e quindi tocca a lui il compito di fermarlo. Quando sono di fronte per affrontarsi a duello, ecco che Shao-Khan ritorna ad essere mortale. Il destino dell’universo e’ di nuovo affidato alle regole del Mortal Kombat, e la salvezza diventa possibile. Gli umani tornano sulla Terra. Rayden dice a Liu, a Sonia e agli altri di stare attenti perche’ loro ormai formano una famiglia.

Mortal Kombat – Distruzione totale sfoggia notoriamente alcuni degli effetti in CGI più osceni visti negli anni ’90, incluso il combattimento finale tra le ‘forme animali’ dei protagonisti Liu Kang (Robin Shou) e Shao Kahn (Brian Thompson). È roba ridicolmente brutta, e il fatto che quegli effetti siano stati tenuti in una produzione di Hollywood con un budget decente (30 milioni di dollari) è oltremodo sbalorditivo.

Almeno fino a quando non si scopre che allo New Line Cinema apparentemente non importava minimamente di quanto fossero brutti gli effetti speciali usati.

Secondo quanto dichiarato dal produttore Lawrence Kasanoff (tramite Flickering Myth), la versione di Mortal Kombat – Distruzione totale che venne distribuita nelle sale non era – letteralmente – un progetto definitivo:

Onestamente, il film che è in giro non è il film ‘finale’. Ci sarebbe dovuto essere un intero secondo passaggio di effetti visivi, di post-produzione, di montaggio. Ma la New Line Cinema ci disse: ‘Sapete una cosa? Le proiezioni test stanno andando molto bene, quindi non ce ne frega un cazzo. Sarà comunque un successo.’ E – tra l’altro – lo fu.

Mortal Kombat - Distruzione totale film 1997 leonettiIl conduttore del podcast Screamcast, Brad Henderson, ha poi fornito un ulteriore contesto ai commenti di Lawrence Kasanoff via Twitter, dopo aver parlato in precedenza con il regista John R. Leonetti e con altri membri della troupe di Mortal Kombat – Distruzione totale.

Secondo Brad Henderson, il cut distribuito era un lavoro incompiuto. Gli effetti speciali non erano definitivi, e nemmeno l’editing. Quello che successe è che, in effetti, ci furono le consuete proiezioni di prova e il pubblico rispose positivamente al film così come mostrato loro. I dirigenti della New Line, non senza una certa spocchia, presero quindi l’assai insolita decisione di procedere col cut che avevano così com’era, invece di spendere altri soldi e manodopera per completare il lavoro come era lecito aspettarsi.

Se non è certo la prima volta che le reazioni di un piccolo gruppo di spettatori a una proiezione test hanno influenzato negativamente un film, resta soprattutto da chiedersi come sia stato possibile che qualcuno abbia potuto apprezzare anche solo vagamente questa versione di Mortal Kombat – Distruzione.

Al di là della pessima CGI, lo stesso montaggio grezzo rende infatti difficile seguire la storia, con scene che saltano avanti e indietro tra loro con poco flusso logico e con personaggi che si muovono dentro e fuori dalla narrazione senza alcun senso. In ogni caso, contenta la New Line contenti tutti, no? NO.

Di seguito trovate la ridicola scena dell’Animality di Mortal Kombat – Distruzione totale: