Home » Cinema » Horror & Thriller » Dov’è finita dopo il successo horror? Judith O’Dea!

Dov’è finita dopo il successo horror? Judith O’Dea!

02/12/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Scopriamo insieme cos'ha fatto l'attrice dopo il seminale La Notte dei Morti Viventi nel 1968

Cosa vi viene in mente quando sentite chiamare il nome Barbra? Siamo certi che a quasi tutti gli appassionati di horror verrà in mente una cosa sola: la bionda protagonista di La Notte dei Morti Viventi (Night of the Living Dead, qui la nostra riflessione sull’involuzione degli zombie romeriani), film del 1968 diretto da George A. Romero. Di chi stiamo parlando? Di Judith O’Dea ovviamente! Ossia la Barb(a)ra che, dopo essere fuggita allo zombie che in un cimitero ha ucciso suo fratello Johnny, si ritrova rinchiusa insieme a uno sconosciuto in una casa assediata dai famelici non morti. Come ricorderete, la donna, spaventata fino all’esaurimento nervoso, tace in preda ai singulti per la gran parte dello svolgimento, non reagisce granché agli attacchi dei morti viventi ed è certo una presenza piuttosto snervante per lo più.

la-notte-dei-morti-viventiMa facciamo un passo indietro: l’attrice della Pennsylvania, prima di comparire nel ruolo che l’ha consacrata alla storia, è comparsa soltanto nel cortometraggio educativo Habit Patterns, in cui interpretava la protagonista, le cui pessime abitudini la portavano a un triste epilogo. Strana coincidenza, la svampita ragazzina portava lo stesso nome del personaggio interpretato poi nel film di Romero! L’horror in bianco e nero, rappresenta invece il primo lungometraggio del regista, dopo il corto di stampo comico Expostulations, eppure per ambedue si è trattato di un successo incredibile e inaspettato.

La O’Dea, abbandonati gli scenari apocalittici, ha preso in seguito parte a The Pirate, film TV incentrato su una storia drammatica di terrorismo, poi per anni si è ritirata dalla recitazione per dedicarsi alla famiglia. Tuttavia una grande icona rimane impressa nel cuore dei fan del cinema horror e, dopo più di due decadi di silenzio, nel 2003 Mark Tapio Kines ha deciso di chiamarla per il suo Claustrophobia, con un serial killer che sparava alle sue vittime dai terrazzi. Ritornata dunque nel mondo del cinema con una produzione a basso budget, sono poi seguite diverse pellicole, tra cui il thriller October Moon nel 2005 e il suo sequel, October Moon: November Son nel 2008, e gli horror Timo Rose’s Beast (2009) e Women’s Studies (2010). Dopo anni l’attrice ha anche fatto il suo ritorno al mondo degli zombi nel 2012 con Living Dead. Dunque, con una prolifica carriera nel cinema di genere alle spalle, e nonostante la lunga pausa, la O’Dea ha preso parte negli ultimi tempi a ben 4 pellicole horror, Safe Inside (2014), They Came from the Ether (2014), Hole in the Wall (2014) e l’imminente Abandoned Dead (2017).

night-of-the-living-dead-genesisE concludiamo in bellezza, dacché la O’Dea tornerà a vestire sugli schermi i panni dell’iconico personaggio: Barbra Hamilton, che comparirà nel prequel non ufficiale di La notte dei morti viventi (qui per saperne di più), intitolato Night of the Living Dead: Genesis. Se non è ben chiaro come la donna sia sopravvissuta alle vicende mostrate nel seminale lungometraggio del 1968, nel seguito, diretto da diretto da Matt Cloude e attualmente in post-produzione, verrà esplorato “più ampiamente ciò che avvenne la notte in cui i morti cominciarono a alzarsi, in una cronaca degli eventi attraverso gli occhi attoniti della protagonista”.

Dunque non ci resta che dire: bentornata Barbra!

Fonte: You Tube

smile 2 film 2024 skye
Carrie - Lo sguardo di Satana film spacek
Horror & Thriller

Dossier: Carrie – Lo sguardo di Satana, De Palma ci insegna come si adatta King

di William Maga

Nel 1976 il regista dirigeva un classico dell'horror che esplorava la repressione adolescenziale e la vendetta attraverso una potente combinazione di terrore soprannaturale e simbolismo visivo, impreziosito dalle interpretazioni di Sissy Spacek e Piper Laurie

Kevin VanHentenryck in Basket Case (1982) film
Horror & Thriller

Dossier: Basket Case di Frank Henenlotter, non aprite quella cesta

di William Maga

Nel 1982 il regista esordiva con la strana e inquietante storia di Duane e Belial, intrecciando horror, satira sociale e surrealismo e confezionando uno dei titoli underground più audaci e iconici del decennio

Horror & Thriller

Intervista a Lauren LaVera su Terrifier 3: l’evoluzione delle final girl, i cliché negli horror, bilanciare dramma e grottesco

di Alessandro Gamma

Al Festival di Sitges ci siamo seduti con la protagonista della saga slasher, parlando del suo personaggio e di come è cambiato il genere