Home » Cinema » Horror & Thriller » [riflessione] La strana involuzione degli zombie nei film di George A. Romero

[riflessione] La strana involuzione degli zombie nei film di George A. Romero

23/11/2016 news di Alessandro Gamma

La Notte dei Morti Viventi del 1968 metteva in scena alcuni comportamenti 'evoluti' decisamente divergenti da quanto visto nelle opere successive. Come mai?

Sappiamo tutti che l’apocalittico ‘arco narrativo’ è progredito attraverso tutti i film dedicati da George A. Romero ai morti viventi, con i suoi zombie che pian piano hanno cominciato a ricostruire i modelli di comportamento ai quali si conformavano prima della dipartita. Bub di Il giorno degli zombi (Day of the Dead) è l’esempio lampante di uno zombie addestrato ad eseguire determinate azioni per mostrare ciò che può ricordare, che ci potrebbe essere un modo per convivere con gli umani ancora vivi. Diversi zombie di La Terra dei Morti Viventi (Land of the Dead) hanno cominciato a mostrare questi stessi comportamenti per conto proprio. Lo zombie “Big Daddy” mima il gesto di far rifornimento dal benzinaio, riusce a sparare con una pistola e agisce da leader del suo esercito di non morti, che chiaramente guardano a lui come una guida e un sostegno. Ma questo modello non è partito con i film successivi. E’ iniziato tutto già nei primi 10′ di La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead) nel 1968!

giorno zombi bubDopo che Johnny viene eliminato al cimitero, il primo zombie non inizia a mangiarlo. Piuttosto, guarda Barbara e decide di inseguirla. Quando lei si chiude in macchina, lo zombie non si limita a picchiare sul vetro, ma utilizza una pietra per rompere il parabrezza dopo aver tentato, più volte, di aprire la portiera utilizzando la maniglia. E sappiamo che in Zombi (Dawn of the Dead) ci sono diversi momenti in cui gli zombie utilizzano degli strumenti allo stesso modo. Ad esempio, ce n’è uno che utilizza un cric per rompere il finestrino del camion quando Peter e Roger stanno cercando di sbarrare gli ingressi del centro commerciale. Ma l’intelligenza e l’intraprendenza degli zombie di La notte dei morti viventi non si vedrà ancora per diversi film e, all’interno di quell’universo, per diversi decenni.

zombie-romeroRicordate quando gli zombie utilizzano pietre per distruggere i fari del furgone di Ben? O il modo in cui fanno a turno per entrare nei resti fumanti dopo l’incidente alla pompa di benzina e ogni zombie afferra un pezzo carbonizzato di Tom o Judy e poi lascia che gli altri abbiano la loro parte? C’è una sorta di coscienza in queste creature che è stata abbandonata nei sequel, e non se ne capisce bene il motivo.
Un altro esempio da La notte dei morti viventi è Karen, la figlia di Harry e Helen. Quando Helen collassa contro un muro del seminterrato, Karen non si limita a inginocchiarsi iniziando a morderla e mangiarla. Piuttosto, afferra una cazzuola e comincia a colpire la madre più e più volte. Qui ci troviamo davanti non a uno zombie senza cervello, ma a un assassino a sangue freddo.

big-daddy-terra-morti-viventiAllora, cos’è successo? Perché gli zombie di Romero divergono così tanto quando si tratta della loro intelligenza e del loro istinto? Non ci sono molte teorie in giro a riguardo… Potrebbe essere che i non morti abbiano perso l’intelligenza poco a poco, parallelamente al continuo e inevitabile deterioramento del loro cervello? Se questo è il caso, allora come hanno fatto a diventare più intelligenti con il procedere della saga? Potrebbe essere che più fresco è lo zombie, più capacità possieda? Questa potrebbe essere l’ipotesi che ha più senso, ma che complica un’altra volta l’idea che questi esseri divengano più intelligenti col procedere dei mesi. Oppure la risposta potrebbe essere qualcosa di molto più semplice come, “Ops! Non ce ne eravamo accorti e ora vogliamo renderli il più smidollati possibile? ”

Fateci sapere cosa pensate di questo interessante fenomeno !