Esclusivo | Dentro alla mostra Tex. 70 anni di un mito, tra tavole originali e memorabilia
02/10/2018 news di Alessandro Gamma
Al Museo della Permanente di Milano una ricchissima esposizione che celebra i successi del ranger amico degli indiani creato nel 1948 da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, tra materiali inediti e multimedialità
Ha inaugurato oggi, martedì 2 ottobre, alla presenza di Filippo del Corno (Assessore alla Cultura del Comune di Milano), Michele Masiero (Direttore Editoriale Sergio Bonelli Editore), Emanuele Fiano (Presidente del Museo della Permanente), Gianni Bono (Curatore della Mostra) e Mauro Boselli (Curatore di Tex) la mostra ‘Tex. 70 anni di un mito‘, allestita presso il Museo della Permanente di Milano.
Era il lontano 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane debuttava il primo albo a striscia di Tex, personaggio ideato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente dal disegnatore Aurelio Galleppini destinato a diventare uno dei più importanti e amati personaggi del fumetto italiano, tra i più longevi del fumetto mondiale. Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione naturalmente con la redazione della Sergio Bonelli Editore, la mostra intende raccontare come Tex sia riuscito non soltanto a entrare a far parte delle abitudini di lettura di molti italiani, ma anche a diventare un vero e proprio fenomeno di costume capace di resistete nel tempo e conquistare generazioni diverse di lettori.
Grazie a moltissime tavole originali (c’è anche la numero 100.000 disegnata da Fabio Civitelli), fotografie, rodovetri, materiali rari e talvolta mai visti prima, memorabilia, locandine del film Tex e il Signore degli Abissi di Duccio Tessari con Giuliano Gemma (1985) e installazioni multimediali create ad hoc per questo evento (si può visitare ‘virtualmente’ il parco a tema che sorgerà a Montegrotto Terme, Padova), la mostra Tex. 70 anni di un mito guida il visitatore attraverso l’epopea di Tex Willer, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che l’hanno resa impareggiabile nel contesto nazionale.
Girovagando per il primo piano del museo, i visitatori possono così ammirare ad esempio la prima vignetta di Il totem misterioso, la tavola originale della copertina dell’albo La Mano Rossa, giochi e gadget usciti negli anni nelle edicole e nei negozi di giocattoli, medagliette commemorative, innumerevoli albi provenienti da tantissimi paesi del mondo, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Ferdinando Tacconi, fotografie d’epoca di Aurelio Galleppini e persino la vera macchina da scrivere usata da Gianluigi Bonelli, una Universal 200 con cui sono state scritte le primissime storie di Tex, decorata con disegni a penna dallo stesso Gianluigi.
Forse non tutti sanno che la gestazione grafica del personaggio creato da Gianluigi Bonelli fu assai laboriosa e che Galep non era abituato a disegnare negli ambiti ristretti della striscia, quindi dovette ricorrere a una sorta di montaggio preparatorio per rendersi conto degli spazi in cui far recitare i personaggi, diventando in breve tempo anche il punto di riferimento artistico per la Casa editrice, soprattutto per la realizzazione delle copertine (in tutta la sua carriera, ne disegnerà, solo per Tex, quasi 2.000).
Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha potuto contare su un limitato numero di sceneggiatori, le cui storie vengono ripercorse in mostra. I principali sono quattro, come i pards protagonisti della saga: Giovanni Luigi Bonelli, creatore di Tex e per lunghissimo tempo, l’unico a scriverne le avventure; seguono nel 1976 le sceneggiature del figlio Sergio Bonelli, che con il nome d’arte di Guido Nolitta aveva già alle spalle la creazione di altri colossi del fumetto italiano come Zagor e Mister No; nel 1983 tocca poi a Claudio Nizzi, mentre dal 1994 si apre la fase di Mauro Boselli, attuale curatore della serie.
Anche attraverso pareti fitte di numeri, dati e nomi, filmati d’epoca e le prime pagine dei quotidiani, Tex. 70 anni di un mito ripercorre inoltre 70 anni di storia d’Italia, per raccontare il parallelo tra le avventure a fumetti del ranger e quelle del nostro Paese. Inoltre, Sergio Bonelli Editore a corredo del percorso celebrativo ha pubblicato il catalogo cartaceo con introduzione di Davide Bonelli, testi di Gianni Bono, Graziano Frediani, Luca Boschi e Luca Barbieri, ricco di materiali poco visibili, disegni e approfondimenti legati alla storia del capo Navajo, Aquila della Notte, e ai suoi amici e nemici, come Kit Carson e Mefisto.
La mostra sarà inoltre accompagnata da un ricco calendario di appuntamenti (ancora da determinare) che permetteranno ai lettori di incontrare autori, disegnatori, curatori legati al mondo di Tex e della Bonelli, ovvero Michele Masiero, Mauro Boselli, Gianni Bono, i disegnatori Claudio Villa, Alessandro Piccinelli, Maurizio Dotti e Pasquale del Vecchio.
La mostra Tex. 70 anni di un mito resterà aperta e visitabile fino al 27 gennaio 2019 (ingresso: 12,00€: tutti gli individuali / 14,00€: biglietto open || orari: Lunedì – Mercoledì: 9.30 – 20.00 / Giovedì: 9.30 – 22.30 / Venerdì – Domenica: 9.30 – 20.00).
Qui sotto trovate intanto il trailer ufficiale dell’esposizione (realizzato da Alex Dante) e nella gallery più in basso – ma anche sopra ne trovate alcuni (cliccate per ingrandire) – potete cominciare a farvi un’idea dei gioielli che potete ammirare al Museo della Permanente, in Via Filippo Turati 34 a Milano (i riflessi nelle fotografie sono stati messi apposta così che siate obbligati ad andare a vederli dal vivo!)
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