Home » Cinema » Horror & Thriller » Esclusivo – Intervista a Dario Argento, tra sogni da realizzare e rimpianti (e frecciate a Guadagnino)

Esclusivo – Intervista a Dario Argento, tra sogni da realizzare e rimpianti (e frecciate a Guadagnino)

21/10/2022 news di Alessandro Gamma

Al Festival di Sitges abbiamo incontrato il regista 82enne, parlando di passato e di futuro

dario argento sitges 2022

Ospite d’onore al Festival del Cinema Fantastico di Sitges, dove ha ritirato il Golden Honorary Award e presentato al pubblico spagnolo Occhiali Neri (la recensione), abbiamo avuto modo di incontrare l’82enne Dario Argento e fare un po’ il punto sulla sua carriera.

Esordiamo con una domanda secca: dopo una carriera lunga e fortunata come la sua, ha ancora un sogno nel cassetto che spera ancora di poter realizzare? E, dall’altra parte, ha dei rimpianti?

No … non ho un sogno nel cassetto. Né rimpianti. Se volessi fortemente realizzare un progetto, ci riuscirei. Quello che volevo fare l’ho fatto, mentre quello che non ho fatto è stato perché, in realtà, non era poi così il caso di farlo. Posso dire che per lungo tempo è stato Occhiali Neri questo progetto da inseguire, ma poi ce l’ho fatta.

Ho avuto negli anni dei progetti sul punto di partire, che poi sono saltati per motivi vari. Tra questi posso citare due adattamenti tratti da opere di Stephen King, propostimi da lui in persona, Le notti di Salem e L’ombra dello scorpione. Se li conosci sai che sono dei libri molto lunghi e io li avrei sminuiti accorciandoli per riuscire a farli entrare in un film. Alla fine sono soddisfatto di non averli fatti.

Nel 2019 lei venne qui a Sitges a presentare a sorpresa un progetto TV dal titolo Belle bimbe addormentate. Ci sono degli aggiornamenti in merito?

Non si fa più. L’ho riletto e non mi è piaciuto.

E sta già lavorando a qualcosa?

Si. Mi hanno offerto dei film in Inghilterra, un giallo classico, e un noir ‘alla francese’, da girare in Francia, con la grande Isabelle Huppert, le cui riprese partiranno nella primavera del 2023.

Xinyu Zhang e Dario Argento Occhiali Neri film 2022Dietro di noi, che sta facendo un’altra intervista in questo momento, c’è Robert Englund, il Freddy Krueger della saga di Nightmare. Ha mai avuto modo di incontrarlo e magari pensare chiamarlo per un suo film, anche considerando che lui ha lavorato spesso in Italia?

Conosco la saga, ma non ho mai avuto modo di conoscerlo bene.

Occhiali Neri in Italia è uscito al cinema già da diversi mesi. Cosa pensa dell’accoglienza ricevuta dal film?

Sono molto contento. Me lo aspettavo. In fondo è un bel film, ben riuscito … è affascinante l’idea che c’è dietro.

Lei è a Sitges anche per presentare la versione tradotta in spagnolo della sua autobiografia, Paura, pubblicata in Italia nel 2014. Ci sarebbe del materiale per un biopic. Ci ha mai pensato?

Di girarlo personalmente io, no. Però c’è stato un produttore americano molto famoso che venne a Roma e volle incontrarmi. Lui aveva letto Paura, che è tradotto anche in inglese e mi chiese di trarne un film. A me parve un’idea assurda, anche perché sarebbe impossibile racchiudere in un film di 90 minuti una storia che parte dalla mia infanzia e arriva ad oggi. Lui insistette molto, mi bombardò di email e telefonate, ma rimasi fermo sul no.

Allora mi disse che lo avrebbe fatto dirigere a un altro. E lì mi opposi fermamente, perché mi è già capitato che qualcuno girasse un film tratto da qualcosa di mio – parlo di Suspiria di Luca Guadagnino – che a me non è piaciuto per niente, mi ha fatto schifo. Quindi lasciamo stare questa idea.

Di seguito trovate il video della conferenza stampa tenuta da Dario Argento a Sitges 55, in cui si concentra soprattutto su Occhiali Neri: