Titolo originale: The Ninth Gate , uscita: 25-08-1999. Budget: $38,000,000. Regista: Roman Polanski.
Frank Langella su La Nona Porta: “Quante risate con Johnny Depp e quanto si arrabbiò Roman Polanski quella volta”
18/10/2017 news di Redazione Il Cineocchio
L'attore ha ricordato la divertente esperienza sul set del thriller del 1999, raccontando alcuni aneddoti legati alla lavorazione
Ospite all’ultimo Festival di Sitges per ritirare un premio speciale alla carriera, il 78enne Frank Langella ha ricordato la sua partecipazione a La Nona Porta (The Ninth Gate), thriller del 1999 diretto da Roman Polanski, tratto dal romanzo Il club Dumas dello scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte che lo vide recitare al fianco di Johnny Depp.
Lo girammo a Parigi e uno dei migliori ricordi che ho riguarda il primo giorno di prove. Io, Johnny e Roman andammo nella stanza di un edificio adibito ad uffici e ci sedemmo. Io ero appena sbarcato dall’America ed ero molto stanco, sotto gli influssi del jet lag e non avevo mangiato nulla. Mettemmo i copioni sul tavolo e mi girai per chiedere a qualcuno se potesse procurarmi un sandwich o qualsiasi altra cosa, avevo solo bisogno di mettere qualcosa sotto i denti.
Quando mi rivoltai Johnny non c’era più. Pensai che, essendo lui la grande star del film sarei stato felice di aspettarlo un po’, così cominciai a parlare con Roman della scena, finché Johnny non tornò nella stanza con il mio panino e una bibita. Era schizzato fuori non appena aveva sentito la mia richiesta. Gli chiesi come mai lo avesse fatto, visto il suo status, e lui mi rispose semplicemente ‘Avevi fame!’. Continuammo ad avere uno splendido rapporto durante le riprese.
Per qualche ragione, possedevo l’esatto senso dell’umorismo che faceva ridere Johnny, non importa cosa dicessi, anche nel bel mezzo di queste scene molto cupe. Ricordo che un giorno, mentre stavamo girando, il ponte dentale temporaneo che avevo in bocca si staccò, così, mentre Johnny diceva le sue battute, fui costretto con la lingua a cercare di tenerlo fermo. Quando venne il mio turno, dopo poche parole, aprì la bocca e i denti mi caddero sulla mano. Johnny rise per giorni, chiedendomi di farlo e farlo ancora! [ride] Credo che tra i molti giovani attori con cui ho lavorato e che ho ammirato, da Adam Driver e James Marsden, Johnny è quello che mi è rimasto più impresso non solo per lo straordinario talento, ma perché è stata una delle migliori persone con cui lavorai a quel tempo.
Vi racconto un altro simpatico aneddoto. Alla fine del film, c’è una sequenza in cui Johnny e io combattiamo e io cerco di ucciderlo, prima di prendere in qualche modo fuoco. Dovete sapere che a Roman Polanski piaceva recitare ogni scena da solo prima degli attori, quindi radunò l’intera crew e, dopo essersi seduto al centro su una sedia con in mano il copione, cominciò a leggere la mia parte, quella di Johnny, quella di Lena Olin ecc. Io e Johnny lo trovavamo irriverentemente molto divertente. Avevamo appena finito una scena e con lui mi trovavo in cima a una rampa di scale, osservando dall’alto Roman che recitava.
Eravamo come due bambini in chiesa, cercando di non ridere a voce alta. Io avevo inoltre in mano una pistola di scena, a cui continuavo a stuzzicare il grilletto silenziosamente, finché a un certo momento, Roman alzò la testa verso di noi e mi disse: ‘Smettila di fare click su quella dannata pistola!’. Allora io guardai Johnny e gli dissi: ‘Hai per caso un proiettile?’. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, perché non potemmo più fermare le risate. La cosa inattesa è che un anno dopo, ricevetti un pacchettino da Parigi in cui era contenuto un nastro. Johnny, che aveva un auricolare durante le riprese, aveva registrato le nostre risate sommesse con la voce di Roman in sottofondo. Un’attesa che valse oro! [ride].
Di seguito il trailer di La Nona Porta:
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