Garrett Hedlund: “La Disney ha messo in naftalina Tron 3 dopo il flop di Tomorrowland”
26/01/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Il protagonista ha spiegato le ragioni per cui non vedremo tanto presto un sequel del film del 2010 di Joseph Kosinski
C’è una scuola di pensiero che suggerisce che gli spettatori non dovrebbero preoccuparsi degli incassi globali al botteghino, ma dovrebbero semplicemente godersi i film, lasciando a chi governa gli studi di Hollywood il compito ingrato di preoccuparsi del lato economico. Il problema è che non è così semplice. Come molti appassionati di cinema sanno bene infatti, un successo – o l’insuccesso – al box office ha quasi sempre conseguenze per altri progetti. E si scopre ora che questo è il caso anche di Tomorrowland, film del 2015 diretto da Brad Bird, costato ben 190 milioni di dollari e rivelatosi un bagno di sangue, con soli 209 milioni raccolti a livello globale (e che nelle intenzioni avrebbe dovuto lanciare una nuova saga).
Qualunque sia il vostro giudizio sul fantasy con George Clooney, si è trattato di una produzione molto costosa che non ha racimolato il denaro che la Disney sperava e si aspettava. E l’effetto farfalla del disastro qual è? La fine delle speranze per Tron 3, il cui sviluppo, a quanto pare, era legato a doppio filo con Tomorrowland.
Come Garrett Hedlund, star di Tron: Legacy del 2010, ha rivelato in un recente podcast:
Quando il successivo Tron sarebbe dovuto partire … avevamo luce verde e tutto era pronto … ma poi [la Disney] ha avuto dei problemi sulla performance di Tomorrowland [al botteghino]. Penso che abbiano chiesto [al team di Tron 3] di dar loro un centinaio di motivi per cui avrebbero dovuto procedere.
Considerato il cambio di idea dello studio, è evidente che questi motivi solidi – a garanzia di incassi certi – non sono arrivati. Per come stanno le cose quindi, le speranze di vedere presto Tron 3 sono molto più che fievoli, anche se il regista del secondo capitolo Joseph Kosinski qualche mese fa si diceva ancora moderatamente ottimista …
Ricordiamo che in Legacy, sequel del classico del 1982, Flynn (Jeff Bridges), il più grande sviluppatore di videogiochi al mondo, inviava un segnale segreto da uno stupefacente regno digitale, con suo figlio Sam che scopriva la traccia e intraprendeva il proprio viaggio personale per salvare il padre, scomparso da anni. Con l’aiuto dell’impavida guerriera Quorra, padre e figlio si avventuravano così in uno straordinario universo cibernetico e ingaggiavano la battaglia finale tra il bene e il male.
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Fonte: HSC