Voto: 5.5/10 Titolo originale: Leave the World Behind , uscita: 22-11-2023. Regista: Sam Esmail.
Il Mondo Dietro di Te: la recensione del film apocalittico di Sam Esmail (su Netflix)
08/12/2023 recensione film Il mondo dietro di te di Marco Tedesco
Julia Roberts, Ethan Hawke e Mahershala Ali sono al centro di un adattamento che lascia troppo poco all'immaginazione, spegnendo la forza del romanzo all'origine
L’ammaliante intelligenza “Lasciati il mondo alle spalle” di Rumaan Alam – pubblicato nel 2020 (anche in Italia), quando tutti i romanzi sull’apocalisse stavano apparendo imprevedibilmente profetici – sta in ciò che non viene detto. Per tutto il libro ci si aspetta infatti di scoprire cosa ha causato la catastrofe che sta appena iniziando a raggiungere i protagonisti, newyorkesi che si trovano per caso in vacanza nei boschi quando le cose iniziano ad andare male. E poi, con la tensione spinta al limite, l’autore smentisce tutte le aspettative, lasciando una sensazione di inquietudine persistente.
Anche Il Mondo Dietro di Te (Leave the World Behind), l’adattamento cinematografico del romanzo appena finito dritto su Netflix, scritto e diretto dal creatore della lodata serie Mr. Robot, Sam Esmail, lascia dietro di sé una persistente inquietudine, ma per motivi completamente diversi.
In questa interpretazione live action della storia, Julia Roberts ed Ethan Hawke interpretano Amanda e Clay Sandford, una dirigente pubblicitaria e il marito professore di inglese e media, che vivono una vita confortevole – ma non stravagante – nella loro casa di Brooklyn (lui dice che è a Sunset Park, lei dice che è a Park Slope; un dettaglio chiarificatore del personaggio, se si conosce la geografia di quella zona).
Spinta dal suo fastidio per l’umanità, Amanda, una pungente misantropa, affitta per il weekend una casa in cui lei, Clay e i loro figli si trasferiscono in fretta e furia. Desiderano, come promette l’annuncio, “lasciarsi il mondo alle spalle” (a tal proposito, è opportuno soffermarsi un attimo sulla geografia questa villa, perché in qualche modo dovrebbe trovarsi in mezzo al nulla, raggiungibile solo con un viaggio in auto di diverse ore e abbastanza remota da rendere il servizio di telefonia cellulare estremamente discontinuo, eppure lo skyline di Manhattan appare decisamente vicino …).
In ogni caso, la dimora è bellissima e loro sono felici per qualche ora, almeno fino a quando non vanno in spiaggia, dove succede qualcosa di così bizzarro e spaventoso che una persona normale, che evidentemente non è fatta della loro stessa pasta, sarebbe tornata immediatamente nella propria casa di Sunset Park.
Invece, i quattro tornano all’abitazione presa in affitto e sembrano scrollarsi la visione di dosso, per un po’, fino a quando un uomo (Mahershala Ali) e sua figlia (Myha’la) si presentano alla porta, affermando di essere i proprietari e che sono molto dispiaciuti, ma che c’è stato un blackout in città e vorrebbero cortesemente rimanere per la notte.
Ben presto diventa chiaro che c’è qualcosa di più di un blackout, ma è qui che Il Mondo Dietro di Te va davvero a rotoli. Ecco il problema delle storie sull’apocalisse: quello che rivelano, soprattutto, è ciò che noi pensiamo possa effettivamente far finire tutto quanto.
Ciò che funziona nel romanzo è che questa domanda è lasciata aperta, uno spazio vuoto che il lettore può riempire con le proprie congetture. In questo modo chi legge scopre qualcosa su di sé, magari si lascia andare a un piccolo esame di coscienza, senza farsi prendere dalla plausibilità di questa particolare catastrofe.
È certamente possibile farlo in un film – pensiamo ad esempio al thriller Take Shelter di Jeff Nichols del 2011 (la recensione) – ma è un po’ più difficile esercitare la ‘moderazione’ con un mezzo visivo, e richiede ovviamente una narrazione abile.
Invece di lasciare spazio all’immaginazione, Sam Esmail – all’esordio dietro alla mdp di un lungometraggio – sceglie di gettare ogni cosa sullo schermo nei 140 minuti di Il Mondo Dietro di Te.
Cosa porterà all’apocalisse? Il razzismo liberale dei bianchi (presente nel romanzo, ma qui sottolineato in modi parecchio evidenti, come quando Clay continua a girare la manopola dell’autoradio e finisce sulla stazione 1619 AM – fate ricerca). Divisioni di classe. Anche i teorici della cospirazione e i survivalisti che farneticano di armi a microonde. Persino i nostri telefonini, le fluttuazioni del mercato, i nemici stranieri e interni agli USA, le automobili a guida autonoma, le radiazioni – in sostanza, tratteggia l’America come una ‘nazione disfunzionale‘, popolata da persone che, come Amanda, non si amano davvero l’un l’altra.
In pratica, un paese diviso, facilmente manipolabile da ‘attori’ scadenti. Dopo un po’, Il Mondo Dietro di Te (che è stato prodotto da Barak e Michelle Obama) si presenta come un elenco di tutto ciò che non va negli Stati Uniti – giusto – ma scagliato così inesorabilmente in faccia al pubblico che si può solo supporre che l’obiettivo sia quello di far trovare a chiunque guardi il film qualcosa con cui essere d’accordo.
In questo ‘assalto frontale’, la tensione narrativa finisce per stemperarsi nella passività, sia per noi che per i personaggi. In realtà, nessuno ha il controllo, come dice qualcuno. Nessuno tira le fila. E “il massimo che anche le persone più potenti possono sperare è un avvertimento”.
Un film realizzato con maggiore abilità avrebbe potuto trasformare questo sentimento in qualcosa di più horror, o almeno un po’ più sconcertante. Invece abbiamo molti dialoghi eccessivi: all’inizio, Clay racconta ad Amanda di una sua ex studentessa che ha scritto un libro su come “i media sono sia una fuga che una riflessione” e commenta, a proposito del nulla, che è “una contraddizione con cui lei riesce a conciliarsi”.
Le scelte di regia sembrano poi suggerire che una ‘terza parte’ li stia osservando – molte vistose inquadrature dall’alto a spirale, ripetuti richiami alla Terra che fluttua nello spazio – ma non hanno alcun effettivo ritorno narrativo. E anche se il cast principale è all’altezza e interessante a intermittenza, appare comunque fuori posto in un film che avrebbe dovuto essere molto più spaventoso, o molto più ‘tranquillo’. Qui, più che altro sembrano ‘bloccati’.
La chiusura sembra invece sarcastica. È fortemente implicito che ciò che sopravviverà all’apocalisse non è tanto l’umanità o la bellezza o il buon vicinato o persino la civiltà stessa, quanto piuttosto i supporti fisici, i DVD che funzioneranno ancora quando Internet e gli streamer andranno in tilt.
Il Mondo Dietro di Te è un film di Netflix, quindi c’è dell’evidente ironia in questo. Ma è un’ironia accettabile. Questo dunque è il modo in cui il mondo finisce: non con un botto, ma con una sigletta.
Per aiutarvi a fugare alcuni dubbi su quanto visto, vi invitiamo a leggere la nostra guida all’interpretazione del film, che offre una spiegazione sui punti meno chiari.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Il Mondo Dietro di Te, nel catalogo di Netflix dall’8 dicembre:
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