Per il suo ultimo film, il regista spagnolo ha preso spunto da un mai spiegato e inquietante fatto di cronaca avvenuto nel 1991 nei dintorni di Madrid, che coinvolse l'adolescente Estefania Gutierrez Lazaro e la sua famiglia
Conosciuto per la saga di [REC], lo spagnolo Paco Plaza è di recente tornato all’horror soprannaturale con Verónica, film approdato a sorpresa nel catalogo di Netflix Italia circa un mese fa (la nostra recensione). L’opera, senza dubbio di ottimo livello, è incentrata su una liceale spagnola, Verónica per l’appunto, che dopo aver cercato di contattare il padre attraverso un rituale spiritico con una tavoletta Ouija, inizia ad essere perseguitata da una maligna entità, che aggredisce non solo lei, ma anche il fratellino e la sorellina.
Secondo quanto riportato, poco prima della morte di Estefania, uno dei suoi amici – pare il fidanzato – aveva perso la vita in un tragico incidente motociclistico, e per contattarlo lei aveva organizzato a scuola con un gruppo di coetanei una seduta, nella speranza di poterlo sentire ancora una volta.
Tuttavia, prima che potesse essere completato, un’insegnante – una monaca – aveva interrotto il rituale e poi rotto la tavoletta dopo averli cacciati dalla stanza, innescando conseguenze davvero terrificanti per i partecipanti. Estefania infatti ebbe per i mesi successivi crisi epilettiche e bizzarre allucinazioni, con oscure figure alte e dalle dita allungate che le turbinavano intorno. Anche i suoi genitori confermano di udire strani e inspiegabili rumori in casa.
Sebbene una delle spiegazioni date fosse che a causare tali visioni fosse un grave caso di schizofrenia, i dottori non furono ai tempi in grado di accertare definitivamente alcun concreto problema medico nella ragazza, che però, dopo essere entrata in coma, morì di lì a poco, appunto nell’estate del 1991. Non solo, dopo la morte della figlia, i funesti accadimenti non si interruppero affatto e anzi continuarono e addirittura peggiorarono, con porte e finestre che si aprivano improvvisamente, mobili spostati, crocefissi staccati dalle pareti e voci.
Quando una volante arrivò presso l’abitazione, una volta entrati i rappresentanti della Guardia Civil sperimentarono personalmente che qualcosa di molto strano stava davvero succedendo. Oltre alla temperatura interna estremamente bassa, videro quadri che si muovevano, graffi sui muri e soprattutto un’ombra molto alta e indistinguibile nel corridoio. Non sapendo cosa fare e disorientati, lasciarono la casa per tornare in caserma e fare rapporto. In ultimo, fatto probabilmente più terrificante di tutti, la mattina dopo venne ritrovata una foto dell’adolescente a terra, che aveva preso fuoco, cancellandone il viso.
Come avrete intuito, un fatto di cronaca spaventoso anche più del film stesso.
Di seguito trovate il trailer ufficiale di Verónica: