Titolo originale: Terrifier 3 , uscita: 09-10-2024. Budget: $2,000,000. Regista: Damien Leone.
Intervista a Lauren LaVera su Terrifier 3: l’evoluzione delle final girl, i cliché negli horror, bilanciare dramma e grottesco
20/10/2024 news di Alessandro Gamma
Al Festival di Sitges ci siamo seduti con la protagonista della saga slasher, parlando del suo personaggio e di come è cambiato il genere
Ospite del Festival di Sitges col resto del cast e il regista Damien Leone per presentare in anteprima al pubblico europeo Terrifier 3, abbiamo avuto modo di sederci a fare quattro chiacchiere con la protagonista Lauren LaVera, ‘final girl’ già nel secondo capitolo che nel nuovo film si ritrova a dover affrontare ancora il malefico Art il Clown.
Qual è la cosa migliore di interpretare un personaggio come Sienna Shaw in film molto estremi come i due capitoli di Terrifier a cui hai partecipato? E quale la più problematica?
Direi che è calarmi a fondo nel lavoro sul personaggio, immergermi negli aspetti emotivi per capire cosa Sienna sta davvero attraversando, sia nella sua mente che anche fisicamente, perché parte degli stunt che vedi li ho fatti personalmente. Questo lavoro sulla psicologia è anche la parte peggiore in un certo senso, perché è emotivamente sfiancante. Lo chiamo ‘champagne problem‘, ovvero qualcosa che è sia positivo che negativo.
Hai fatto qualche tipo di ricerca o hai parlato con specialisti di traumi o PTSD per prepararti?
Certamente. Ho contattato una struttura per la salute mentale dello Stato di New York, facendogli credere che fosse per una ricerca per il College, ma quasi tutti non hanno comunque voluto rispondere alle mie domande, dicendo che non avevano tempo e cose del genere. Ma poi sono riuscita a trovare qualcuno che in qualche modo mi ha almeno fatto capire com’è l’esperienza di stare in una struttura del genere, pur senza scavare troppo approfonditamente.
Ho fatto ricorso anche a YouTube, che è in effetti una grande risorsa se devi cercare qualcosa e la gente non ne parla abbastanza di questo suo aspetto.
Poi, naturalmente, ci ho messo anche molto di mio, soprattutto per riempire gli spazi vuoti … Specialmente per capire come sarebbe effettivamente trovarmi in una situazione del genere. Volevo che Sienna fosse un ritratto credibile.
E quanto è difficile allora sapere che il tuo nemico – Art il Clown – è una creatura soprannaturale e completamente sopra le righe e non un ‘comune’ serial killer umano con una maschera? Cambia qualcosa? E cosa pensi del duplice tono – drammatico ed esagerato – dei film di Terrifier, non semplice da bilanciare?
Per risponderti devo fare un passo indietro al mio primo provino per Terrifier 2. Ricevetti solo un paio di scene … Credo fosse Sienna con sua madre o con suo fratello. Pensavo che si trattasse di un dramma familiare, con qualche tocco horror. Quindi mi impegnai a rendere la mia interpretazione molto credibile e reale. E questo mi ha permesso di essere scelta. Credo che sia proprio questa controparte ‘seria’ a fare da fondamenta per tutte le parti grottesche e gore in cui vediamo Art in azione. Ci fa credere che quelle cose tremende possano davvero accadere.
Per quanto riguarda il bilanciamento del tono, penso che il pubblico riesca a percepire che mantenere una parvenza di ‘credibilità’ nella storia aiuti a non far sprofondare la visione nel caos completo, in un circo folle in cui scorrazza un clown assassino.
Ma capisco benissimo quello che vuoi dire. A volte sembra che stiamo assistendo a due storie diverse e parallele. E in fondo è pure così. Io stessa vedo Art e Sienna come due protagonisti delle loro personali storie, e non come semplici eroina e villain della stessa.
Se è vero che Terrifier ha diversi punti in con molte saghe slasher del passato, una cosa che manca sono i momenti di sesso esplicito, un aspetto quasi del tutto sparito negli horror dell’ultimo decennio e invece ‘imperativo’ nei classici. In Terrifier 3 c’è una scena di sesso nella doccia, ma è piuttosto casta. A cosa pensi sia dovuto (e l’ho chiesto anche a Damien)?
Sai, ho visto molto dibattito online sull’argomento. Credo che alle giovani generazioni non importi vedere scene di sesso sul grande schermo, il che è molto interessante perché ci dice qualcosa sulla società e su dove stiamo andando. I giovani di oggi mi sembrano molto diretti e ‘logici’, mi sembra che vogliano ciò che è ‘meglio’ per la nostra società. Non è forse il termine migliore per tratteggiarli, ma ‘sensibili’ penso li descriva bene … Più empatici … E mi piace molto questa cosa.
Io non sono contraria al sesso nei film, ma deve essere funzionale e necessario a far muovere la trama. Si tratta solo di un cliché del genere. Ovviamente mi imbarazzava un bel po’ quando succedeva mentre guardavo un film horror insieme a mia mamma, che mi ha introdotta al genere! [ride] In Terrifier 3 la scena della doccia è lì per un motivo preciso e ha senso che i due personaggi coinvolti arrivino a quel punto. E il ruolo della final girl si è evoluto a sua volta. Il sesso oggi è stato in qualche modo tolto dall’equazione degli stereotipi del cinema horror, la ragazza non deve più essere per forza una vergine o il contrario ecc …
Di seguito trovate il trailer di Terrifier 3, in anteprima il 31 ottobre e poi dal 7 novembre nei cinema:
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