Titolo originale: Shaun of the Dead , uscita: 09-04-2004. Budget: $6,000,000. Regista: Edgar Wright.
Intervista esclusiva a Nick Frost: i 20 anni di L’alba dei morti dementi, Nighy e la paura del licenziamento
14/10/2024 news di Alessandro Gamma
A Sitges 57 abbiamo fatto quattro chiacchiere con l'attore britannico, parlando dell'eredità del classico della horror-comedy del 2004
Ospite d’onore al Festival di Sitges 2024, dove ha ricevuto il prestigioso Time Machine Award e ha presentato ben due film – Get Away e Krazy House – abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Nick Frost, sceneggiatore e attore britannico noto dalle nostre parti soprattutto per la ‘Trilogia del Cornetto‘ di Edgar Wright (L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo).
Casualmente, quest’anno ricorrono proprio i 20 anni dall’uscita di Shaun of the dead, divenuto ormai un cult, e quindi abbiamo colto l’occasione per parlarne con Nick Frost.
Hai rivisto di recente L’alba dei morti dementi, che poi fu anche il tuo film d’esordio?
In realtà no … Forse l’ultima volta è stata diciotto o quindici anni fa. Ricordo che vidi gli ultimi 45 minuti del film in occasione di una proiezione per l’anniversario dell’uscita. Eravamo in un grande cinema, e rimasi colpito dalla reazione emotiva dei presenti. Penso che sarò sempre grato per avervi preso parte, perché mi ha reso più curioso su cosa significhi recitare e fare un film.
Per me non si trattava solo di recitazione. Prima di allora non avevo mai visto il lavoro su un set, la fotografia, gli oggetti di scena e poi, improvvisamente, ero circondato da decine di persone ciascuna esperta in un settore diverso.
Fu lì che capii che avrei voluto fare questo lavoro per sempre. Insomma, è passato molto tempo, e mi ricorda che sono invecchiato, ma allo stesso tempo in ogni nuovo progetto che inizio oggi mi sento ancora come allora, e questo mi dice che presi la giusta decisione nel 2004.
E c’è una scena o un momento che ricordi con particolare piacere?
Si, ricordo il primo incontro con Bill Nighy. Non avevo mai incontrato nessuno come lui prima. E oggi siamo ancora molto amici. E poi fu molto divertente diventare uno zombi. Onestamente, però, quello che ricordo è che ero costantemente terrorizzato di recitare male, dimenticare una battuta ed essere licenziato! [ride] Volevo solamente dare il meglio, ma non avevo mai recitato … Ero incredibilmente ansiogeno e sotto pressione insomma … Ma poi ogni sera tornavo a casa, facevo una doccia, leggevo il copione per il giorno seguente e capivo che mi stava piacendo quello che stavo facendo. E oggi, mi preparo con larghissimo anticipo, così da arrivare preparatissimo sul set.
Cosa pensi di quei film o serie TV contemporanei in cui i personaggi sono totalmente all’oscuro di cosa siano gli zombi e quindi non sappiano cosa fare una volta che scoppia l’apocalisse dei non morti? Tu in L’alba dei morti dementi lo apprendevi dal telegiornale …
Penso che sia fantastico che anche nel 2024 si continuino a realizzare film e serie in cui i personaggi ignorino la cosa. Penso che – nella vita reale – la ‘magia’ del vivere in un mondo dove gli zombi non possano esistere è svanita dopo La notte dei morti viventi di George Romero, quindi sapere che in un certo film o serie i personaggi lo scoprano per la prima volta mi fa venire voglia di guardarlo, per ritrovare quella magia.
So che ciclicamente te lo chiedono, ma in quest’epoca di remake, reboot e sequel di noti franchise, pensi che ci sarebbe ancora qualcosa da dire sulla ‘Trilogia del Cornetto‘?
No. È conclusa. Con Simon Pegg ed Edgar Wright faremo altro in futuro, ma sarà qualcosa di nuovo e diverso. A meno che uno di noi non abbia improvvisamente un grosso problema con le tasse! [ride] So che se andassimo da un produttore dicendogli che vorremmo fare un sequel di L’alba dei morti dementi o Hot Fuzz ci darebbe i soldi in un istante, ma quei film sono perfetti così … e in qualche modo Hot Fuzz è già un sequel.
Quello che trovo davvero interessante è che guardano la ‘Trilogia del Cornetto’ vedi un gruppo di filmmakers – e di personaggi – che stanno invecchiando insieme, e il soggetto centrale di quei film cambia con loro di conseguenza, ed è questo che credo sia la cosa più importante.
Al di là degli zombi, dell’occulto e dei robot, sono film che parlano di amicizia e per questo probabilmente molti spettatori li hanno apprezzati e vi ci sono riconosciuti. In più, mi piacciono quei film imprevedibili, come ad esempio lo è anche Dal Tramonto all’Alba, in cui ti chiedi come la storia sia arrivata in quel punto così incredibile partendo da un altro completamente diverso come tono.
Di film così ormai ne vediamo sempre meno ultimamente …
Si, ma io ci provo coi miei progetti!
Di seguito trovate una clip da L’alba dei morti dementi:
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