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Titolo originale: Ad Astra , uscita: 17-09-2019. Budget: $87,500,000. Regista: James Gray.

James Gray su Ad Astra: “Sciocco chi critica il film per la non verosimiglianza”

16/07/2020 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista del film di fantascienza con Brad Pitt e Liv Tyler ha risposto stupito a chi lo ha tacciato di essere poco 'credibile'

Ad Astra, l’epico dramma fantascientifico presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia (la recensione) con Brad Pitt nei panni di un astronauta che cerca il padre scomparso ai confini del sistema solare, ha dovuto affrontare una serie insolita di critiche per le sue numerose ‘imprecisioni’ scientifiche. Tuttavia, come ha recentemente spiegato il regista James Gray in un’intervista live su Instagram con il produttore Rodrigo Teixeira, il realismo non è mai stato l’obiettivo del film.

Brad Pitt in Ad Astra (2019)Ci sono scene d’azione e sequenze di estremo pericolo a gravità zero, ma è più simile a una fiaba cosmica che a un thriller di fantascienza tradizionale alla Gravity. Eppure, per qualche motivo, i fan e la critica si sono particolarmente accaniti contro la non verosimiglianza di Ad Astra.

James Gray ha risposto così agli attacchi dei ‘nerd dello spazio profondo’:

Stavamo cercando di realizzare una specie di favola o di mito nello spazio … una delle cose che mi ha turbato di Ad Astra era la gente che diceva: “Beh, nella scienza reale i suoi capelli fluttuerebbero a zero G, oppure lui non sarebbe in grado di fluttuare attraverso gli anelli di un pianeta.” Per me, questo è un tipo molto sciocco di critica. Non leggi il mito di Icaro e dici: “La cera sulle piume non ti permetterebbe di volare.” Certo che è la verità, ma si tratta essenzialmente di una metafora. Credo che fosse il nostro obiettivo, e il [direttore della fotografia] Hoyte van Hoytema lo ha capito, raggiungere qualcosa di mitico, quasi come in una favola.

Sembra che i film drammatici ambientati nello spazio tendano a essere spulciati per un controllo pedante più spesso di quelli di qualsiasi altra ambientazione. E mentre ha un po’ più senso per un film come Gravity, in cui la premessa è in effetti focalizzata su una persona che utilizza scienza e tecnologie consolidate per sopravvivere a una situazione sempre più disperata ma realistica, è strano che il pubblico sottoponga un’avventura futuristica ampiamente fantascientifica e ‘impossibile’ allo stesso livello di controllo.

Di seguito una movimentata clip di Ad Astra:

Fonte: Instagram