La solitudine è l’unica soluzione nel post apocalittico Here Alone di Rod Blackhurst
26/04/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il primo lungometraggio del regista ha vinto il premio del pubblico all'ultimo Tribeca Film Festival
In Here Alone, primo lungometraggio del regista di cortometraggi Rod Blackhurst, che ha vinto il premio del pubblico al Tribeca Film Festival all’inizio del mese, una ragazza lotta per sopravvivere da sola in seguito a una misteriosa epidemia che ha decimato la società e l’ha costretta nella più disperata desolazione.
Da poco è online il primo trailer di questo film indipendente, che riesce senz’altro a catturare l’attenzione mostrandosi decisamente intenso e cupo, e lasciando diverse possibili domande senza risposta.
Dopo che un terribile virus ha devastato la civiltà umana, Ann si ritrova a vivere da sola in una foresta, raccogliendo quello che trova per sopravvivere, in compagnia soltanto di una radio che trasmette una singola trasmissione in francese. Sono pochi anche gli animali rimasti; gli unici sopravvissuti sembrano appartenenti a orde erranti di creature infette che prediligono la carne umana. Un fatidico giorno, Ann incrocia altri due sopravvissuti, Chris e Olivia. Ma dopo essere sopravvissuta da sola per così tanto tempo, fatica a relazionarsi con loro e con il loro desiderio di stabilirsi e iniziare una nuova comunità. Come Ann dice a Chris, “Quelli che restano, muoiono”. Per Ann, uccidere un infetto è più facile che connettersi con i suoi nuovi compagni in un mondo dove l’intimità, la gelosia e il prossimo possono essere altrettanto pericolosi.
I protagonisti di Here Alone sono Lucy Walters, Gina Piersanti, Adam David Thompson e Shane West.
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