La surfista Blake Lively in balia di un enorme squalo nel survival The Shallows
18/03/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Alla regia di quello che viene definito 'Lo Squalo' per le nuove generazioni troviamo Jaume Collet-Serra
Per coloro che si interessano al genere survival thriller, la premessa di The Shallows di Jaume Collet-Serra suonerà un po’ familiare. C’è una giovane donna, interpretata da Blake Lively, che si risveglia gravemente ferita su uno scoglio di piccole dimensioni, a qualche centinaio di metri dalla costa. Che problema c’è? Beh, ovviamente l’imprevisto è dietro l’angolo, anzi, sott’acqua… Intorno alla roccia nuota infatti un enorme squalo bianco dall’aria terribilmente affamata, e il sangue che esce dalla ferita della surfista appare come un invito irresistibile.
Il primo accostamento che viene in mente è quello con Open Water, pellicola del 2004 nella quale un paio di sommozzatori cercavano di sopravvivere un giorno in mare aperto in balia di terribili e nascosti pericoli sottomarini. A prescindere dall’effettiva qualità del film diretto da Chris Kentis, The Shallows ha dalla sua un’arma non proprio così segreta. E non è la bionda protagonista moglie di Ryan Reynolds, ma Collet-Serra, senza dubbio uno che sa il fatto suo, come dimostrato fin dal primo La Maschera di Cera del 2005, almeno a livello visivo.
In ogni caso, questa è la sinossi ufficiale di The Shallows:
Nancy (Lively) sta facendo surf da sola a largo di una spiaggia isolata, quando viene attaccata da un grande squalo bianco e bloccata a poca distanza dalla riva. Anche se si trova a sole 200 yard dalla sopravvivenza, raggiungerla sarà una sfida ai limiti delle possibilità. È Lo Squalo per le nuove generazioni.
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Fonte: EW