Il regista giapponese prova a rilanciare sul grande schermo la storica saga del ladro gentiluomo, coinvolgendo anche Jigen, Goemon, Fujiko e Zenigata in una nuova avventura semplice e spensierata
C’è un motivo preciso se continuano a coinvolgere Takashi Yamazaki nella scrittura e nella regia di reimmaginazioni in 3D di amati franchise animati giapponesi. Da Doraemon – Il film (2014) a Dragon Quest: Your Story (2019), i suoi lavori non si accontentano di far semplicemente leva sulla nostalgia dei fan; l’autore costringe infatti il suo pubblico a confrontarsi con la propria percezione della relativa saga ai giorni nostri. La trama di Lupin III: The First – arrivato direttamente su Amazon Prime dopo i continui rinvii dell’uscita cinematografica a causa della pandemia – non è così metacinematografica come nelle opere precedenti, ma risulta comunque sufficientemente fresca. In sostanza, è un film che anche chiunque abbia solo una vaga familiarità col personaggio del titolo può tranquillamente guardare.
Lupin III: The First avrebbe potuto accontentarsi di trapiantare i personaggi nella Francia moderna e mettere in scena una reinterpretazione moderna, ma scegli di giocare un po’ di più con la vaghezza delle location. Sebbene la trama in sé non sia particolarmente nuova o originale per chi conosca il franchise, è difficile stabilire esattamente quando sia esattamente ambientato questo film e questo conduce ad alcuni dei momenti più memorabili della storia. Anche un’ambientazione così indistinta, tuttavia, è in grado di far nascere storie che possono spingere lo spettatore a dubitare di cosa sia possibile in questo mondo.
La storia inizia nel tipico modo di Lupin III. C’è un tesoro che il simpatico ladro vuole trovare e far suo a ogni costo, ma si ritrova – naturalmente – a gareggiare sul tempo contro un gruppo di cattivi dalle motivazioni sinistre. Fa quindi amicizia con una donna di nome Leticia, che scopre di avere una connessione personale con il tesoro, e tenta di sventare un complotto con implicazioni che potrebbero cambiare il corso della storia. Oltre ai tipici ritmi della trama di Lupin III (Zenigata sta ancora inseguendo Lupin, e Fujiko è sia una sexy amica che una ladra rivale, per esempio), il film assume – forse troppo … – le atmosfere e i passaggi di un’avventura alla Indiana Jones, completa di nazisti e rovine piene di trappole e prove da superare.
Anche se Lupin III: The First si concede scene e immagini familiari (qualcuno ha detto Il Castello di Cagliostro … ?) ci sono ancora alcune sorprese qua e là man mano che la portata della sua storia si espande. Sfortunatamente, le idee più interessanti presentano spiegazioni piuttosto scarse lungo i 94 minuti di durata, quindi va preso più che altro come un classico popcorn movie senza grandi pensieri o ambizioni.
Venendo a uno degli aspetti negativi, se Lupin, Jigen, Goemon e gli altri volti familiari non hanno grossi problemi di character design, lo stesso non si può dire di alcuni dei personaggi originali qui introdotti, che non sembrano appartenere allo stesso mondo, creando una strana sensazione. Invece, Leticia riesce ad amalgamarsi anche sopra le aspettative, riuscendo a lasciare un segno pur essendo un’eroina ‘usa e getta’.
In definitiva, senza essere così audace o provocatorio come alcuni degli altri film di Takashi Yamazaki, Lupin III: The First riesce a intrattenere nella sua semplicità, offrendo anche qualche elemento insolito qua e là. Magari non soddisferà appieno i fan di vecchia data, ma può essere un’indicazione su come dovrà evolversi la saga nel prossimo futuro.
Di seguito trovate il full trailer italiano di Lupin III: The First: