Neill Blomkamp: “Coi corti degli Oats Studios sto bruciando denaro, ma voglio cambiare il modo di fare cinema e parlare al pubblico”
05/07/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista sudafricano ha parlato del suo progetto lontano dai grossi studi e delle opzioni per i prossimi Volumi
Rakka e Firebase sono arrivati online con grande successo da diversi giorni ormai e Neill Blomkamp ha finalmente svelato qualcosa di più sul progetto alla base delle creazione di cortometraggi sperimentali attraverso i suoi Oats Studios. In sostanza, nelle idee del regista ci sono potenzialmente 180′ di film completamente gratuiti, dopo di che, comincerà a chiedere il sostegno finanziario dei fan.
“L’obiettivo principale, se è possibile, è quello di raccogliere abbastanza soldi dal pubblico per creare i film in modo indipendente“, ha raccontato in una recente intervista. Entrando nel dettaglio di come pensa di farlo, ha detto:
Ci sono diversi modi per farlo di cui abbiamo parlato internamente. Ci sono quattro film in [Oats Studios] Volume 1, e poi ci sono altri bizzarri e più piccoli pezzi che si inseriscono tra loro. Quindi, se il pubblico avrà visto online quattro film al termine del volume 1, e ci saranno abbastanza persone che avranno amato ciò che hanno visto, un’opzione è di realizzare il Volume 2 e farlo pagare, così che potremo poi girare il Volume 3. L’altra è che il Volume 2 sia gratuito e il Volume 3 sia gratuito e il Volume 4 sia gratuito. Tutti i volumi saranno gratuiti sempre. E raccogliamo capitali per realizzare un film basato su qualunque dei pezzi più corti che il pubblico ha apprezzato maggiormente che mi piacerebbe dirigere. Dopodichè, distribuirlo nei cinema e usarne i profitti per finanziare altri Volumi. La terza opzione, che è la più improbabile, ma è anche la più cool, sarebbe quella di chiedere al pubblico di pre-comprare o finanziare lo sviluppo del Volume 2 o di un film. Ma non credo che sia possibile. Non credo che tu possa raccogliere abbastanza fondi da quello direttamente.
Per ora, Blomkamp si sta affidando al suo istinto, alla creatività degli Oats Studios e a un modello sperimentale che suggerisce che qualcosa di popolare prima o poi emergerà:
Lavorare nell’ambiente dei grandi studi per pellicole enormi, che sono davvero film da 100 milioni di dollari, ha senso per me. È qualcosa che voglio continuare a fare. Ma penso che ci sia un altro spazio in cui la tecnologia sta aprendo la strada a un modo in cui è possibile distribuire e interagire con il pubblico e sembra che ci sia un modo in cui possa essere possibile vivere in un ecosistema in cui si può essere creativi nel modo in cui si vuole e capire se hai avuto successo o hai fallito basandoti sulla risposta del pubblico – realizzare progetti, vedere se funzionano o no ed essere sorpresi da quelli che funzionano e sorpresi da quelli che falliscono.
Il regista sudafricano ritiene che non sia possibile indovinare quale di questi progetti funzionerà. Oppure, forse, che il modello creativo degli Oats Studios – una sci-fi senza limiti di inventiva o restrizioni di censura – non consenta il lusso di giocare col pubblico:
Potresti probabilmente girare qualcosa che sia abbastanza levigato da ottenere una risposta positiva da chi lo vede, ma non ne abbiamo davvero realizzato qualcuno così, quindi quel che succede, succede. Sia che la gente li apprezzerà che non li apprezzerà.
Blomkamp ha chiuso ribadendo fermamente lo scopo del suo coraggioso progetto:
L’obiettivo è quello di comunicare e fare film per il pubblico come se io fossi un membro del pubblico. Così ho pensato che fare qualcosa di completamente gratuito, e vedere come va, sia l’approccio migliore. Capirò il folle modello di business in seguito. Il modello di business in questo momento è come un bidone di denaro in fiamme. Questo è il modello. Ma nel tragitto finisci per ottenere qualcosa di creativo.
Non ci resta che aspettare fiduciosi.
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Fonte: Nerdist