Voto: 5/10 Titolo originale: The Amateur , uscita: 09-04-2025. Budget: $60,000,000. Regista: James Hawes.
Operazione Vendetta: la recensione del revenge thriller con Malek nerd arrabbiato
09/04/2025 recensione film Operazione vendetta di Gioia Majuna
James Hawes dirige un prodotto freddo, piatto e privo di pathos

Hollywood è da sempre ossessionata dalle storie di uomini comuni che trovano la forza interiore per compiere imprese straordinarie. Il più delle volte, quella forza nasce dal dolore e dal bisogno di vendetta quando una tragedia colpisce da vicino. In Operazione Vendetta (The Amateur), Rami Malek interpreta uno di questi uomini, un geniale analista della CIA che abbandona la scrivania a Langley per lanciarsi nel mondo alla caccia dei terroristi che hanno ucciso sua moglie.
Il termine “fridging” è stato coniato da Gail Simone per descrivere il cliché narrativo nei fumetti in cui le donne vengono uccise o brutalizzate solo per motivare un uomo all’azione.
Il termine nasce da una specifica storia di Lanterna Verde e si è poi esteso a innumerevoli esempi cinematografici: da Ridley Scott in entrambi i suoi “Il Gladiatore”, a Christopher Nolan, maestro del fridging da “Memento” a “Tenet”, passando per “Il Giustiziere della Notte”, “Arma Letale”, “Deadpool 2” e “John Wick”.
In “Shutter Island” di Scorsese, un agente dell’FBI vedovo indaga su una donna scomparsa solo per scoprire un trauma ancora più profondo.
In Operazione Vendetta , Malek è Charlie Heller, un tipo introverso, un genio della crittografia e degli enigmi, che ha pochi amici e quasi non parla con nessuno. Eppure si innamora e sposa Sarah (Rachel Brosnahan), una donna il cui lavoro non viene mai spiegato ma che serve solo per sorridere ai tic di Charlie.
Vivono isolati in una casa che sembra una fattoria ma è anche in un quartiere, senza figli né animali, solo un vecchio aereo che Charlie sta restaurando. Charlie non ha mai viaggiato all’estero e rifiuta l’invito di Sarah a seguirla a Londra, accompagnandola all’aeroporto prima di recarsi al lavoro alla sede CIA di Langley.
Molto di Operazione Vendetta sembra un’intera stagione di una serie TV compressa in due ore di film. Il regista James Hawes, autore di episodi per Slow Horses, Penny Dreadful e Black Mirror, dirige questo remake di un film del 1981, tratto da un romanzo di Robert Littell.
Il film corre e frena continuamente, comprimendo trame e personaggi che avrebbero bisogno di spazio. Il risultato è un prodotto che vuole bilanciare l’inesperienza di Charlie con la sua sete di sangue, ma fallisce nel trovare un tono coerente.
Operazione Vendetta cerca di essere uno spy-revenge-thriller, ma senza il coraggio di affrontare minacce reali. Ambientato nel presente, abbandona la Guerra Fredda dell’originale per concentrarsi sui “cattivi interni agli Stati Uniti”, senza riuscire a costruire un vero gioco di intelligenza.
Quando Charlie scopre la morte di Sarah in un attacco terroristico a Londra, non ha più nessuno. Si butta nell’indagine, chiede addestramento e missione alla CIA, ma il suo capo Moore (Holt McCallany) ha interessi da proteggere. Una nuova direttrice (Julianne Nicholson) chiede trasparenza, ma questo filone viene trattato in modo superficiale, come tutto ciò che non riguarda Charlie.
Altri personaggi appaiono e scompaiono: Jon Bernthal interpreta un agente CIA chiamato “The Bear” (sì, davvero) che sparisce dalla storia senza lasciare traccia; Laurence Fishburne è un ex agente incaricato di addestrare Charlie ma con ordini segreti per fermarlo, e ricorda più una parodia di Morpheus che un personaggio credibile.
Charlie viaggia tra Francia, Turchia e Spagna come un Ethan Hunt o un Jason Bourne qualsiasi, ma le location non hanno peso narrativo. Si potrebbe ambientare tutto a Cleveland e cambierebbe poco. Solo la Sky Pool di Londra si distingue, il resto è fatto di interni cupi e stanze d’albergo opulente. Tutto ciò che rende solitamente divertente il genere viene reso banale.
Il film evita almeno di trasformare Charlie in un prodigio dell’action, ma non sfrutta mai ciò in cui è effettivamente bravo. Ci viene solo detto che è un genio, ma mai mostrato.
Malek è apatico, sembra annoiato dalla sceneggiatura, non riesce a dare vita al personaggio, e non trasmette alcuna emozione.
Alla fine, non sappiamo nulla in più su Charlie o Sarah, e non ci interessa nemmeno. E per un prodotto che si basa sulla morte della moglie come motore dell’azione, è lo spettatore quello a restare congelato nel frigorifero.
Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Operazione Vendetta, nei nostri cinema dal 10 aprile:
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