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Tomas Milian nel 1980: “L’anno prossimo mollo il cinema, mi sento in vendita” | Tra le pieghe del tempo

01/03/2018 news di Redazione Il Cineocchio

L'attore di origine cubana, allora 47enne, paventava l'abbandono dei set dopo la fine delle riprese del suo nuovo film al fianco di Renato Pozzetto

Se ricordate, proprio in questa rubrica a inizio gennaio 2018 avevamo riportato un’intervista rilasciata da Dario Argento nel 1971 in cui affermava che dopo la fine dei lavori su 4 Mosche di Velluto Grigio e Le Cinque Giornate si sarebbe ritirato per sempre dal mondo del cinema (cosa che poi evidentemente non fece).

Ora scopriamo che nel dicembre del 1980, un altro grosso nome del panorama ‘di genere’ italiano, ma questa volta un attore, ovvero Tomas Milian, era più che determinato a lasciare di lì a poco i set cinematografici. Ancora ben saldo sulla cresta dell’onda all’epoca, il protagonista di film indimenticabili come Roma a Mano Armata Vamos a matar, compañeros esordiva infatti così con Laura Gabbiano de La Stampa:

Sono stanco, e fra un anno lo sarò ancora di più e ho bisogno di vivere con me stesso.

L’allora 47enne Milian, che aveva appena terminato le riprese di L’eterno vagabondo (titolo di lavorazione di quello che poi sarebbe uscito nei cinema nel 1981 come Manolesta, diretto da Pasquale Festa Campanile), stava per iniziare le riprese di quello che – a suo modo di vedere – sarebbe stato il suo ultimo film, Uno contro l’altro, praticamente amici di Bruno Corbucci, al fianco di Renato Pozzetto, dove peraltro avrebbe vestito i panni di Quinto Cecioni detto ‘Er Monnezza‘:

Nel 1982 voglio smettere di fare il cinema, l’ho detto prima. Non ho più paura di rischiare un domani ignoto. Il successo mi piace perchè mi conferma che ho talento e che sono amato, ma da un po’ di tempo mi sento in vendita. Vorrei incominciare a sentirmi un uomo qualunque e a vivere con me stesso. Ho iniziato a scrivere un libro, forse mi occuperò di portarlo a termine.

Ebbene, anche in questo caso a tali clamorose rivelazioni non fecero affatto seguito – per fortuna – i fatti. Oltre ai menzionati film infatti, tra il 1981 e il 1989 Tomas Milian – che non terminò mai tra l’altro il libro di cui parla – fu impegnato in ben 13 altre pellicole, di cui quattro appartenenti alla serie dei ‘Delitti …’, sempre sotto la guida di Corbucci.

Di seguito una scena di Uno contro l’altro, praticamente amici:

Fonte: La Stampa