Se, da un lato, Saldapress porta a conclusione la storia in 12 capitoli che ci riporta nel terribile mondo futuristico in cui opera il cyborg poliziotto, dall'altro celebra il compleanno del film di James Cameron del 1984 con due racconti brevi realizzati prima del sequel cinematografico ufficiale
Tra 10 anni, nel 2029, John Connor ‘spedirà’ Kyle Reese indietro nel 1984. La sua missione senza ritorno sarà molto pericolosa: salvare Sarah Connor, madre di John, da un cyborg assassino, proveniente a sua volta dal 2029, intenzionato a ucciderla. Non accadrà niente di tutto ciò, ovviamente. Per il semplice fatto che è già accaduto tutto 35 anni fa, proprio nel 1984, quando il regista James Cameron ha scritto e diretto il seminale Terminator.
Oggi, per celebrarne il compleanno e preparare la strada all’arrivo nei cinema del sesto capitolo cinematografico, Destino Oscuro di Tim Miller, Saldapress ha lanciato sul mercato Terminator – 35° Anniversario (160 pagg., 24,90 euro), un volume ‘cromato’ e cartonato che raccoglie le storie Tempesta (scritta da John Arcudi e disegnata da Chris Warner) e Un Solo Colpo (di James Robinson e Matt Wagner).
Pubblicate nel 1990, le pagine di Tempesta scorrono veloci, senza troppi tempi morti. I personaggi vengono uccisi brutalmente, ma spesso non facciamo in tempo a conoscere molto di loro, nemmeno i nomi. Dopo che il piccolo gruppo di soldati arriva nel passato ne scopriamo i nomi di battesimo, ma niente sul loro background. Sono soldati, in lotta per la vita, che tuttavia lasciano trasparire comportamenti molto ‘umani’. Di contro, i Terminator (da segnalare la presenza di una corpulenta versione femminile) sono efficienti come sempre. Appoggiandosi a una sceneggiatura intelligente di John Arcudi e – soprattutto – alle mani di prima classe di Chris Warner e Paul Guinan, che rendono i disegni vibranti e dinamici, Tempesta, pur contraddicendo alcuni dei dettagli dei viaggio nel tempo si dimostra una lettura scorrevole e divertente, che ogni fan della saga saprà tranquillamente apprezzare.
Le 48 pagine di Un Solo Colpo invece mettono sul piatto le splendide illustrazioni stilizzate di Matt Wagner e soprattutto la capacità di James Robinson di scrivere una sceneggiatura dal sapore noir – ambientata parallelamente agli eventi del film del 1984 e imbastisce intorni a una donna di nome Sarah (Lang) Connor, che progetta di uccidere il suo nuovo marito, Michael Connor, per le sue ricchezze – avvincente e ricca di azione, capace di innestare alcune nuove idee nel franchise, vero pregio del racconto.
A un paio di mesi dall’arrivo sul mercato del primo volume (la recensione), Saldapress porta però nelle fumetterie anche RoboCop – Vivo o Morto volume 2, volume cartonato di 168 pagine (24,90 euro) che racchiude i restanti 6 capitoli della run che propone per la prima volta ai lettori italiani una delle storie più recenti dedicate al poliziotto cyborg di Deatroit, scritta da Joshua Williamson e Dennis Culver e illustrata dagli artisti Alejandro Aragon, Amancay Nahuelpan e Carlos Magno.
Carico di aspettative dopo il tutto sommato convincente primo volume introduttivo, la squadra creativa si riunisce per per colmare il divario creatosi tra un arco e l’altro, mantenendo così narrazione e disegni familiari e coesi. Pur non essendo nulla di strabiliante o innovativo, e pescando, anche troppo ingenuamente, da temi e atmosfere degli anni ’80, la storia di Robocop: Vivo o Morto Vol. 2 offre al lettore qualcosa di abbastanza appagante in cui infilare la testa, muovendosi tra alti e bassi, intuizioni geniali (visive e narrative) e frustranti vicoli ciechi. In ogni caso, questa lunga (forse troppo, visto il ‘rallentamento’ nella parte centrale) saga si conclude in modo soddisfacente per chi ha imparato ad amare il personaggio, tra colpi di scena più o meno aspettati e scene d’azione ai limiti del grottesco ed esagerate, in linea con l’eredità e l’essenza del personaggio e dell’ambiente in cui opera da oltre 30 anni.
In chiusura di volume troviamo la consueta gallerie di copertine variant e il ‘making of’ del fumetto curato dai suoi autori, tra bozzetti, storyboard ed estratti di sceneggiatura.
Di seguito una simbolica splash page: