Voto: 5/10 Titolo originale: It's a Wonderful Knife , uscita: 10-11-2023. Regista: Tyler MacIntyre.
It’s a Wonderful Knife: la recensione dello slasher natalizio di Tyler MacIntyre
10/12/2025 recensione film It's a Wonderful Knife di William Maga
Un prodottino che rilegge La vita è meravigliosa tra sangue, satira e fragilità emotiva, senza mordere a dovere

It’s a Wonderful Knife nasce da un’idea tanto brillante quanto rischiosa: trasformare il più ottimista dei classici natalizi, La vita è meravigliosa, in uno slasher intriso di sangue, ironia e malinconia. Il titolo, irresistibile gioco di parole, promette una rivisitazione audace del mito capriano, ma ciò che sulla carta sembra geniale sullo schermo diventa un esperimento irrisolto, diviso tra commedia macabra, dramma adolescenziale e critica sociale mai del tutto affilata. Il risultato è un film curioso, a tratti godibile, ma troppo esitante per lasciare davvero il segno.
Winnie Carruthers, interpretata con intensità da Jane Widdop, è un’adolescente segnata da un trauma: la notte di Natale ferma un assassino mascherato, ma non prima che l’uomo uccida diversi cittadini di Angel Falls, inclusa la sua migliore amica. L’incipit, rapido e ben costruito, capovolge le regole del genere: in soli quindici minuti la “final girl” sconfigge il killer, rivelando che dietro la maschera c’è Henry Waters, magnate immobiliare che usa la violenza per consolidare il potere. È un’apertura promettente, che introduce un sottotesto politico chiaro: dietro il volto del mostro si cela il capitalismo americano che distrugge e ricostruisce per profitto.
Un anno dopo, Winnie è sola e depressa. Il suo dolore, come in La vita è meravigliosa, si traduce nel desiderio di sparire. Tutti intorno a lei hanno dimenticato la strage, e in una notte di disperazione, di fronte a un’aurora boreale, desidera non essere mai nata. Si ritrova così in un mondo in cui il killer è ancora libero e Waters domina la città come un benefattore corrotto. L’idea – mostrare quanto conti una vita – è potente, ma la sceneggiatura non bilancia mai satira e sentimento. Il dramma di Winnie resta abbozzato e il film si perde in spiegazioni sull’universo parallelo invece di scavare nel suo dolore.
Il regista Tyler MacIntyre, già autore di “Tragedy Girls”, oscilla tra omaggio e parodia, tra ironia e malinconia. Il tono si spezza continuamente: alcune scene cercano la risata, altre la commozione, ma l’insieme non trova mai coerenza. Persino la critica al capitalismo, incarnata da Waters, resta didascalica. L’idea di un villain che alimenta il terrore per presentarsi come salvatore avrebbe potuto essere tagliente; invece si riduce a slogan.
A salvare il film è il cast. La Widdop dà a Winnie una vulnerabilità autentica; Justin Long, nei panni di Waters, si diverte con una performance caricaturale e velenosa; Katharine Isabelle, come zia Gale, regala l’unico personaggio davvero vivo, figura queer ironica e solidale. Anche il legame tra Winnie e la compagna emarginata Bernie promette molto ma si sviluppa in modo frettoloso, più funzionale all’etichetta identitaria che al racconto di una reale complicità.
It’s a Wonderful Knife rappresenta con naturalezza personaggi queer e non conformi, ma la volontà di risultare “inclusivo” smussa gli spigoli. Le figure non bianche restano marginali, e la scrittura privilegia l’intrattenimento alla riflessione. Sul piano visivo, il film alterna trovate ispirate a limiti evidenti. Il killer vestito da angelo bianco funziona come icona ma perde forza nel tempo. Gli omicidi hanno una certa inventiva, ma il ritmo non costruisce mai vera suspense. Angel Falls, con le sue luminarie, appare più patinata che inquietante.
Eppure, dietro le ingenuità, il film conserva una sincera dolcezza. L’idea di un Natale attraversato dal dolore e dal bisogno di senso resta affascinante. It’s a Wonderful Knife tenta di conciliare la violenza dello slasher con la gentilezza del racconto morale, ma non trova equilibrio. È piacevole per una serata di dicembre, interessante per le intenzioni, ma lontano dalla profondità promessa.
Un film che scintilla di buone idee ma si inceppa nel momento di brillare: un giocattolo natalizio difettoso, grazioso ma innocuo, come un albero ben illuminato con troppi rami spogli.
Di seguito trovate il trailer di It’s a Wonderful Knife:
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