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Voto: 6.5/10 Titolo originale: House of the Long Shadows , uscita: 17-06-1983. Budget: $7,500,000. Regista: Pete Walker.

Recensione Story | La Casa delle Ombre Lunghe di Pete Walker

31/05/2021 recensione film di Marco Tedesco

Nel 1983 John Carradine, Peter Cushing, Vincent Price e Christopher Lee erano il 'poker d'assi' al servizio di un divertito omaggio al cinema del terrore della Hammer

La Casa delle Ombre Lunghe film 1983

Nella più classica delle notti ‘buie e tempestose’, il giovane scrittore di successo Kenneth Magee (Desi Arnaz Jr.) arriva in un tetro maniero gallese. Ha scommesso 20.000 dollari con il suo editore, affermando di essere capace di scrivere un romanzo in stile gotico in appena 24 ore; ma ha bisogno di un luogo isolato, magari suggestivo, per comporre l’ennesima storia di paura. Niente di meglio, dunque, di quella ‘casa delle ombre lunghe’, vuota sin dal 1939. Ma appena inizia a battere a macchina, il giovane si accorge che i conti non tornano: letti fatti e lenzuola pulite, nemmeno un po’ di polvere, acqua fresca nella brocca, come se il maniero non fosse stato mai abbandonato. Gatta ci cova, anzi gatto nero, come insegnava il vecchio Edgar Allan Poe.

Infatti, l’uno dopo l’altro, introdotti da una fioca luce di candela, si presentano al pragmatico scrittore i volti rugosi di John Carradine, Peter Cushing, Vincent Price e Christopher Lee. I primi tre si sono dati appuntamento lì, a mezzanotte, per risolvere uno spinoso problema di famiglia (quarant’anni prima rinchiusero in una stanza del castello l’ultimo nato, Roderick, colpevole di aver macchiato l’onore del casato uccidendo una popolana incinta, e adesso è giunta l’ora di liberarlo). Il quarto è ufficialmente uno speculatore edilizio interessato all’acquisto del maniero, ma quel ghigno da Dracula promette solo guai. Che naturalmente verranno, come vuole la regola, sotto forma di tremenda vendetta. Chissà, dopo un’esperienza così terrificante forse il romanzo sarà un best seller …

La Casa delle Ombre Lunghe film posterPresentato in anteprima nell’ottobre del 1982 a Roma in occasione della Mostra del Cinema fantastico e di Fantascienza, La Casa delle Ombre Lunghe (House of the Long Shadows) è un divertito omaggio alla grande – e bistrattata – tradizione del cinema horror-gotico di serie B. Quello dei Roger Corman, dei Terence Fisher, dei William Castle per intenderci. Non a caso, da Corman il quarantenne Pete Walker (Chi vive in quella casa?) – alla sua ultima, prematura, regia – ereditava il sopracciglio arcuato e il far play aristocratico di Vincent Price, autentico principe dei ‘divi del Male’, e da Fisher i cavalli di razza della celebre serie su Dracula girata sul finire degli anni Cinquanta per la mitica Hammer, ovvero Christopher Lee e Peter Cushing.

Quanto a John Carradine, padre di David, Keith e Bob e già famosissimo baro in Ombre Rosse, non è un mistero che da tempo immemorabile continuasse ad apparire nei più svariati film dell’orrore (vedi L’ululato di Joe Dante del 1981) esibendo con nonchalance le proprie mani ormai deformate dall’artrosi.

Il risultato è un’opera spiritosa, pur se non sempre ben risolta, che probabilmente si rivolge(va) più ai cinéphiles che al grande pubblico. Porte scricchiolanti, statue minacciose, velluti scarlatti, sotterranei bui, asce medioevali e passaggi segreti: il corredo dei ‘motivi’ classici del genere è completo in La Casa delle Ombre Lunghe; al resto, cioè a servire il brivido in tavola col sorriso sulle labbra, ci pensano i quattro venerabili ‘Signori della paura’.

Inutile dire che un film così non è indicato a chi, in sala (o a casa), vuole spaventarsi davvero. Ingentiliti dagli anni e più simili a nonnetti tranquilli che a demoniache presenze, Price & Co. si divertono qui a ironizzare sul loro macabro passato cinematografico, recuperando qua e là le antiche ‘facce del terrore’. Insomma, l’umorismo prevale di gran lunga sull’horror (come nei recenti Storie di fantasmi di John Irvin e Il club dei mostri di Roy Ward Baker), quasi a suggerire che i boogeyman di questo cinema sono niente in confronto a quelli che s’aggirano, travestiti magari da gente per bene, per le nostre strade.

Del resto, già nel 1963, nel delizioso I maghi del terrore, tre cattivissimi dello schermo — Boris Karloff, il solito Vincent Price e Peter Lorre — avevano dimostrato di sapersi auto-parodiare con gusto e misura, senza peraltro sentirsi per niente ‘sminuiti’. Anche se poi i critici scrissero che il film era brutto perché non faceva abbastanza paura …

Di seguito il trailer internazionale di La Casa delle Ombre Lunghe: