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Titolo originale: Subspecies , uscita: 08-08-1991. Regista: Ted Nicolaou.

Recensione story | Vampiri (Subspecies) di Ted Nicolaou

29/06/2020 recensione film di Giuseppe Rocca

Nel 1991 Charles Band con la sua Full Moon produceva un film horror a basso budget con le 'tipiche' creaturine e con Angus Scrimm, immerso in un'atmosfera atipica

vampiri - subspecies film 1991

Uscito in Italia con il banalissimo (e anche fuorviante) titolo Vampiri, il film horror del 1991 Subspecies di Ted Nicolaou (“Il demone delle galassie infernali”, “Savage Island”, “Terror Vision – Visioni del terrore”) è un onesto film di serie B decisamente riuscito nonostante tutti i suoi evidenti limiti e carenze, per scarsità di mezzi ma anche per ragioni politiche.

(Da qui in poi attenzione, possibili spoiler).

Vampiri.jpgDue ragazze universitarie, Michelle (Laura Mae Tate) e Lillian (Michelle McBride), si recano in Transilvania per finire la loro tesi sul folklore e sulle leggende del posto che riguardano i vampiri e di come respinsero molti anni fa l’attacco da parte dei turchi. Le due giovani qui incontrano una loro vecchia amica, Mara (Irina Movila), e inoltre alloggiano in un vecchio castello. Ben presto, le tre amiche scopriranno che i miti del luogo sono vere e se esistono vampiri buoni come Stefan (Michael Watson), esistono anche vampiri malvagi come il suo fratellastro brutto, sporco e cattivo Radu (Anders Hove), il quale intende impossessarsi delle tre giovani donne e renderle le sue mogli. Il terribile vampiro, infatti, ha già ucciso suo padre, il re dei vampiri (Angus Scrimm) ed è entrato in possesso di una preziosa e potente reliquia, ossia la “pietra di sangue” …

Con Subspecies, il regista Ted Nicolaou è il primo a girare in Romania dopo la Rivoluzione romena del 1989 ed egli stesso, nel dietro le quinte (i retroscena presenti nei contenuti extra del DVD italiano), racconta di come fu difficile la realizzazione del film, tra pochi mezzi e le conseguenze della stessa rivoluzione, con inoltre dei tumulti e delle rivolte che si verificavano a Bucarest, proprio presso l’albergo nel quale la troupe alloggiava. Le rivolte avvenivano vicino all’albergo e i proiettili delle armi finivano molto spesso contro le finestre dell’edificio.

Vampiri, prodotto da Charles Band con la sua Full Moon Pictures, ha generato ben tre sequel e risulta essere comunque un film di nicchia tra gli appassionati del genere. Si tratta di quel genere di horror che non brilla certamente per recitazione, sceneggiatura o caratterizzazione dei vari personaggi, ma più che altro per le atmosfere affascinanti, per la messa in scena, i numerosi e splendidi paesaggi e, perché no, anche per le creaturine (d’altronde sono loro le subspecies) aiutanti di Radu e soprattutto immancabili in un titolo prodotto da Band e dalla sua compagnia (già dietro alla saga di “Puppet Master”).

Il regista sfrutta le numerose rovine ed edifici antichi a suo vantaggio per Vampiri, strutture presenti sia nella parte montuosa di Bucarest che nei luoghi vicini, creando un alone di mistero e inquietudine. Il tenebroso Radu si muove tra gli immensi campi e la foresta circostante, risvegliandosi di notte ed uscendo dalla sua cripta. Il tema principale, come già detto, è folkloristico, fantastico, basato su storie che si mescolano comunque anche alla fantasia e, seppur ci sia di mezzo la solita storia d’amore (della quale alla fine interessa poco), è un prodotto che scorre piacevolmente bene, complice anche la durata contenuta, diversi espedienti e anche scelte intelligenti da parte di Ted Nicolaou, come ad esempio il vampiro Radu, che crea delle piccole creature che lo aiutano direttamente dalle sue lunghe dita, spezzandole e facendole cadere a terra oppure servirsi di cerimonie e riti antichi veri, contaminandole agli attacchi del malvagio vampiro.

Michelle McBride, Irina Movila e Laura Mae Tate in Subspecies (1991)Sono inoltre innegabili gli omaggi ai grandi classici sui succhiasangue, prima fra tutte una scena in cui il macabro vampiro impersonato da Anders Hove esce di corsa da una stanza e sul pavimento si vede la sua ombra con le sue lunghe zanne sparire nel nulla. Da spendere qualche parola inoltre anche sul leggendario e immortale Angus Scrimm (il Tall Man nella saga “Phantasm / Fantasmi”), qui relegato ad un cameo o quasi, appunto nei panni del re dei vampiri, ma in ogni caso nel suo risicatissimo minutaggio riesce a dare quel tocco in più a Subspecies, rifiutandosi di cedere la ‘pietra di sangue’ (una reliquia contenente il sangue dei 12 apostoli che garantisce la vita a un vampiro con una sola goccia del liquido rosso che contiene) al figlio malvagio.

Il cast, in ogni caso, tralasciando l’evidente e scarso livello di recitazione, funziona: si tratta di gente quasi tutta del luogo, tranne Michelle McBride (“La maschera della morte rossa”) e la bellissima Laura Tate (“Inviati molto speciali”, “Nightmare Cafe”, “Terrore nello spazio”), il cui personaggio, Michelle, si innamora del vampiro buono Stefan e, naturalmente, viene prontamente ricambiata.

Lo splatter non è abbondante (sono comunque presenti una decapitazione, ferite d’arma da taglio, morsi da vampiro ben visibili e qualche paletto piantato nel cuore) e non ci sono sottotrame, in questo modo Subspecies non ha necessità di essere super complesso e/o intricato e infatti non lo è, riuscendo ad avvantaggiarsi di una storia lineare e solida, anche se con delle idee un po’ ingenuotte (all’inizio, il re dei vampiri, nonché padre di Stefan e di Radu, lascia che dei miseri esserini aprano la cella nella quale egli stesso poco prima era riuscito a rinchiudere il suo figlio più cattivo …). Come spesso visto nel corso della storia, rispetto ai vampiri di Bram Stolker, vengono cambiate le caratteristiche dei succhiasangue: Radu è praticamente un abominio raggrinzito e schifoso, mentre Stefan sembra quasi un modello di quelle riviste americane in voga a metà degli anni ‘90 in America. Il modus operandi per porre fine a queste creature della notte, in codesto caso, è piuttosto classico, si parla di un paletto di legno conficcato nel cuore, seguito dalla decapitazione. Un altro modo per ucciderli è caricare un fucile a pompa con delle cartucce con dentro non i pallettoni di piombo ma dei granelli di rosario intagliati nel legno e benedetti. Quest’ultima una scelta piuttosto fantasiosa.

vampiri - subspecies 1991 filmChiaramente Vampiri non è un film perfetto, anzi, ha diversi problemi e anche scelte ‘stupide’ (i vampiri che non si preoccupano di parlare stando alla luce del sole, ma si preoccupano perché sono troppo lontani dalla loro bara per riposare), ma ciò che lo rende affascinante è il suo alone di mistero, di segreto, e la sua atmosfera atipica, da leggenda, lugubre e quasi mistica.

Curioso infine sapere, sempre dal dietro le quinte dell’edizione home video, che, in realtà, a dispetto di quello che si può pensare o credere, il popolo rumeno non crede affatto ai vampiri, ritenendo piuttosto che Vlad III di Valacchia sia stato un gran re e che quella dei vampiri (e dunque anche del Vlad vampiro, ossia Dracula) sia solo una storiella stupida inventata dagli americani semplicemente per spaventare i bambini.

Disponibile su Amazon Prime Video insieme al suo sequel “Bloodstone: Subspecies II” (o “Radu, il principe delle tenebre”), sul nostro mercato Vampiri è uscito già nel 2010 in un’edizione DVD edita dalla Stormovie (vedi Quadrifoglio).

Di seguito il trailer internazionale di Vampiri / Subspecies: