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Voto: 6/10 Titolo originale: Indecent Proposal , uscita: 07-04-1993. Budget: $38,000,000. Regista: Adrian Lyne.

Riflessione: Proposta indecente di Adrian Lyne, un dilemma morale che parla della società USA

29/12/2023 recensione film di Gioia Majuna

Nel 1993 il regista tornava sulle scene con un'opera scaltra e divertita, che impiegava Demi Moore e Robert Redford per indagare i pruriti nascosti di un popolo

Demi Moore, Robert Redford in Proposta indecente (1993)

A prima vista, la domanda ‘Passereste una notte di sesso per un milione di dollari con Robert Redford?‘ sembra retorica. Signore e signorine (ma nel film anche un avvocato ci starebbe …), magari chiudendo gli occhi e pensando intensamente a Butch Cassidy, risponderebbero di sì, anche pagando di loro stessa tasca.

Ma Proposta indecente (Indecent Proposal) di Adrian Lyne, regista di spot-scandali di multinazionale successo come Flashdance, Attrazione fatale e 9 settimane e ½, nel 1993 poneva quesiti ancora più scontati destinati a far scalpore sui rotocalchi femminili e nel cervello dell’americano medio: ‘Quanto costa la fedeltà? Ha un prezzo il compromesso morale? Si possono comprare i sentimenti?‘.

Tutto perché la sceneggiatrice Amy Holden Jones, più adatta a raccontare psicologie a quattro zampe (Beethoven), si era messa in mente di raccontare in questa favola per adulti (un grande successo al botteghino USA, segno che le metamorfosi di Cenerentola erano davvero infinite …) la storia di una coppia di sposini losangelini belli e innamorati (Demi Moore e Woody Harrelson).

A corto di soldi e in prossimità di perdere la casa dei sogni pagata col mutuo, i due piccioncini, lei agente immobiliare e lui architetto, decidono allora di tentare la fortuna a Las Vegas. Qui trovano il cinico miliardario John Gage (Redford), che si atteggia a Grande Gatsby, punta un milione di dollari ai dadi e altrettanti ne offre, dopo un minimo di pubbliche relazioni, alla bella mogliettina affinché passi una notte bollente con lui, esattamente come accadeva nei coevi Mi gioco la moglie … a Las Vegas e in Lo sbirro, il boss e la bionda, in cui Urna Thurman veniva letteralmente prestata per un weekend a saldo di un debito.

Proposta indecente (1993) film posterLa decisione non è neanche tanto sofferta: i soldi sono pur sempre soldi e Robert Redford non è certo da buttar via. Specie se — dopo aver stipulato un contratto in cui si prevede il pagamento della somma anche se l’uomo non ce la facesse o morisse durante l’amplesso — ti viene a prendere col suo elicottero per portarti su uno yacht, lontanissimi da occhi indiscreti (lo stesso pubblico non ne saprà nulla …) per dimostrare la sua cinica filosofia secondo cui la gente è in vendita.

Il marito passa una nottataccia, ma il peggio deve ancora venire. L’indomani, infatti, la mogliettina non ha affatto dimenticato tutto, essendo il profumo dei dollari irresistibile. Ma nessuno ha il coraggio di usare quel miliardo di vecchie lire depositato in banca. Seguono complicazioni quindi sentimental-immobiliari, scenate di gelosia, una causa di divorzio, lacrime sui visi e l’inevtiabile rappacificazione degli innamorati poveri ma belli all’alba, sul molo.

Adrian Lyne è certo furbetto, sa ormai bene che il pubblico adora sentir parlare di sesso e di denaro insieme e di signorine che incontrano miliardari, come in Pretty woman. E sa come usare tutti i gadget del medium cinema: il flashback ruffiano al momento giusto, l’amplesso in cucina, il ballo guancia a guancia sul terrazzo, il kitsch del casinò, il cagnolone bianco che fa tanto famiglia unita, oltre alla fotografia fluo e un amplesso da pubblicità con refrain.

La sceneggiatura mette in bocca ai personaggi massime da fotoromanzo chic con l’aria di scoprire chissà cosa. Ma il cast è di sicuro effetto: il mitico Robert Redford, stavolta tra gente non comune, un po’ appassito ma comunque degno della scommessa e sempre con l’optional del suo famoso sorriso; Demi Moore, al tempo coniugata con Bruce Willis, è attraente, elettrica e sfodera l’occhione triste al momento giusto; l’aitante texano dalla calvizie incipiente Woody Harrelson (reduce da Chi non salta bianco è) che fa l’architetto disordinato coi calzini, tradito dalla vita ma pronto a riconquistare la sua donna col caffè, senza scordare il cassavetiano Seymour Cassell, che sta nella penombra.

Proposta Indecente ha le qualità professionali e affabulatorie che gli consentirono, pur senza un attimo di verità, di penetrare nell’immaginario popolare: è finto profondo, in realtà tutto costruito e patinato a tavolino per provocare lo pseudo dibattito morale.

Eppure, l’inglese Adrian Lyne, cui probabilmente non parve vero di poter sparlare in questo modo del cattivo gusto americano, aveva dimostrato molta più aggressività in Attrazione fatale (1987) e molta più originalità nello sfortunato Allucinazione perversa (1990), mentre qui, nell’assoluta improbabilità psicologica, allunga il brodo.

Curiosità: un’indagine del 1993 aveva rivelato che il 79,6% degli americani non avrebbe ‘affittato’ la moglie per un milione di dollari, neanche potendosi in seguito comprare i servigi del Dottor Freud.

Di seguito trovate il full trailer internazionale di Proposta indecente: