Titolo originale: Terminator 2: Judgment Day , uscita: 03-07-1991. Budget: $102,000,000. Regista: James Cameron.
Robert Patrick sa perché i sequel di Terminator non sono all’altezza di Il giorno del giudizio
04/12/2025 news di Stella Delmattino
Un ingrediente piuttosto banale

L’universo di Terminator si è espanso ben oltre i due classici di James Cameron: sei film, una serie TV e perfino un progetto animato su Netflix. Eppure, nessuno di questi è riuscito a replicare la potenza dei primi due capitoli. Secondo Robert Patrick, indimenticabile interprete del T-1000, il motivo è semplice: manca James Cameron.
Durante un’intervista per la conclusione di Tulsa King, Patrick ha dichiarato:
“Penso che Terminator 2: Il giorno del giudizio sia uno dei più grandi film di sempre. È azione, è fantascienza, è una storia familiare… è un horror, un film post-apocalittico. Ha tutto.”
Quando gli chiedono perché gli altri capitoli non funzionino allo stesso modo, la sua risposta è diretta:
“James Cameron. È tutto lì. È lui il motivo. È lui il genio.”
Patrick ricorda con gratitudine l’occasione che lo lanciò nel mito:
“Il fatto che mi abbia scelto… ero un perfetto sconosciuto, e per fortuna lui cercava proprio qualcuno così.”
Curiosamente, il ruolo del T-1000 doveva inizialmente andare a Billy Idol, ma un incidente in moto costrinse Cameron a cambiare direzione – e quella scelta trasformò Patrick in un’icona della fantascienza.
“Quell’opportunità ha cambiato la mia vita. Trentacinque anni dopo, le persone ne parlano ancora ovunque io vada.”
Da allora, l’attore ha costruito una carriera solida, passando da X-Files a Peacemaker, fino a Tulsa King. Ma per lui, il cuore di Terminator resta lo stesso: la visione di Cameron. Senza di essa, dice Patrick, i sequel “hanno inseguito la magia senza capire davvero cosa la rendeva speciale.”
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