Voto: 5/10 Titolo originale: Rogue , uscita: 20-08-2020. Regista: M.J. Bassett.
Rogue – Missione ad alto rischio: la recensione del film di M. J. Bassett con Megan Fox contro un leone mangia uomini
30/08/2020 recensione film Rogue di William Maga
L'attrice è a capo di un gruppo di mercenari nell'action thriller R-rated ambientato in Africa
Rogue – Missione ad alto rischio dell’inglese M. J. Bassett (Silenti Hill: Revelation) è un film d’azione distribuito dalla Lionsgate con Megan Fox (Transformers) in uno dei suoi ruoli sorprendentemente più riusciti, che ci ricorda come non dovremmo darla per immediatamente spacciata nel ruolo di una temprata mercenaria con sicurezza e compassione. Il film – pensato per lo straight-to-video – sottolinea come sia possibile realizzare un thriller tutto sommato efficace con un budget limitato ricorrendo a un cast per lo più affidabile e ad una sceneggiatura semplice (e un tantino prevedibile) ma ben strutturata (che solo in apparenza può ricordare Spiriti nelle tenebre).
Samantha O’Hara (Fox) sta guidando un gruppo di mercenari in una missione di salvataggio nel bel mezzo del nulla nell’Africa nera. Il compito è semplice: mettere in salvo il prezioso carico e scappare prima di farsi male. Naturalmente, il piano va rapidamente all’aria, quando incappano in una potenza di fuoco più imponente del previsto, sfuggendo per un pelo alla morte solo per ritrovarsi nuovamente in pericolo dopo essersi accampati in quello che pensavano fosse un sito di allevamento di leoni abbandonato.
Adesso, i soldati di ventura gli ex ostaggi devono affrontare un feroce leone mangia uomini, per non parlare dell’altrettanto letale gruppo di uomini che cercano di riprendersi gli uomini loro sottratti e di uccidere quelli che hanno osato mettersi sulla loro strada.
Rogue si dimostra una visione veloce e piacevole, prendendo un concetto esile e dilatandolo per includere alcuni retroscena e un significato consistenti. Innanzitutto, diffonde la consapevolezza dell’intera idea di allevamenti di leoni, che implica prendere questi animali, crescerli e poi ucciderli non per sport, ma per rivendere la loro pelliccia e le loro ossa.
In secondo luogo, la sceneggiatura di M. J. Bassett parla delle vittime della tratta di esseri umani e del prezzo che assume per coloro che ne sono coinvolti direttamente e indirettamente. Rogue non tocca questo argomento di scottante attualità con leggerezza, ma, ancora una volta, provando a scavare un po’ più a fondo del preventivabile.
Infine, ci troviamo davanti a un film d’azione incentrato su un gruppo di soldati duri come la roccia guidati da Megan Fox. La 34enne star di Jennifer’s Body, non esattamente il primo nome che verrebbe in mente per un ruolo del genere, ha preso l’impegno con il massimo rispetto e dedizione, calandosi nei panni della leader in modo credibile e persino simpatico.
In fondo, l’odio riversato da molti sull’attrice in passato è per lo più immotivato, visto che ha sempre interpretato i personaggi che le erano stati affidati nel modo che le era richiesto, nulla di più, nulla di meno. In Rogue dà corpo e volto a una guerriera indurita dalle esperienze passate senza batter ciglio, facendoci credere pienamente che O’Hara abbia visto delle cose brutte nel corso degli anni e che ora è arrivata al punto di seguire semplicemente gli ordini e deviare dal piano il meno possibile, conoscendo le proprie responsabilità e il probabile spargimento di sangue che seguirà allontanandosi dalla priorità della missione.
Questo è l’aspetto migliore di Rogue. Megan Fox garantisce una certa sicurezza sullo schermo che non si vede in molte delle attrici che solitamente vengono presa come mera ‘delizia per gli occhi’ per qualche grande blockbuster hollywoodiano ma alla quali non viene mai offerta una concreta possibilità di flettere i muscoli recitativi in altri ruoli principali e più impegnativi. La ex star di Hope & Faith è stata praticamente emarginata da Hollywood per un bel po’ di tempo, assumendo ruoli più piccoli e anche a volte meno importanti, nonostante abbia mostrato un talento degno dei riflettori.
In ogni caso, l’interazione di Megan Fox con gli altri personaggi del film spinge Rogue in avanti, poiché il resto del cast fa principalmente la sua parte evitando essenzialmente la morte per mano del leone o del nemico umano al meglio delle loro capacità, senza che abbiano molto altro da fare.
La CGI del leone è piuttosto scadente, ma solo occasionalmente lampante e distraente. Considerato quanti erano i dollari a disposizione qui, i tecnici hanno probabilmente tirato fuori il massimo da quello che avevano e, per la gran parte, la belva risulta efficace quando entra in scena, garantendo quell’improvvisa scarica di adrenalina necessaria in quei frangenti e offrendo ai più esigenti alcune sanguinose uccisioni (che sono valse l’R-Rated). Certo, ci sono alcuni momenti un po’ più banali e ‘grezzi’ di altri, ma a parte quelle poche volte, la CGI fa il suo dovere e non rovina completamente la capacità di Rogue di raccontare la sua storia.
È abbastanza percepibile l’attaccamento di M. J. Bassett e della co-sceneggiatrice Isabel Bassett con il materiale trattato. Tutto nel film sembra indicare che i due abbiano cercato di dire qualcosa il più decisamente e chiaramente possibile. Ok, Rogue è un action che a volte può essere descritto come ‘assurdo’ e ‘povero’, ma ci sono – come detto sopra – un paio di aspetti più drammatici e ‘sociali’ che, sebbene non palesi, restano in qualche modo al centro della scena più di quanto si possa immaginare, specie per un’opera che vede Megan Fox giocare a nascondino per 90 minuti con un feroce leone africano.
In definitiva, Rogue vale i soldi del noleggio. Ci sono alcuni problemi di ritmo che impediscono al film di diventare qualcosa di più che una visione onesta per una sera di fine estate, e sarebbe inesatto affermare che il resto dei comprimari (tra cui Philip Winchester, Greg Kriek e Brandon Auret) forniscano prove degne di un titolo di fascia alta, ma Megan Fox dimostra di essere qualcosa di più di un burroso sex symbol e questo basta, considerato quanto la premessa fosse ‘delicata’ e votata al ridicolo involontario.
Di seguito il trailer internazionale di Rogue – Missione ad alto rischio:
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