Voto: 6/10 Titolo originale: Ruby Gillman, Teenage Kraken , uscita: 28-06-2023. Budget: $70,000,000. Regista: Kirk DeMicco.
Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli: la recensione del film animato di Kirk DeMicco
29/06/2023 recensione film Ruby Gillman - La ragazza con i tentacoli di Gioia Majuna
La DreamWorks Animation torna sulla scene con un'opera visivamente appagante, ma un po' troppo frettolosa e non esattamente originale
Un’adolescente, un’emarginata la cui principale preoccupazione era fin lì stata quella di partecipare al ballo scolastico, si ritrova improvvisamente a dover affrontare tutta una serie di altri problemi: scopre infatti tardivamente che il contatto con l’acqua di mare trasforma lei – e tutte le donne della sua famiglia – in giganteschi Kraken tentacolari.
La ragazza con i tentacoli (Ruby Gillman, Teenage Kraken), ultima fatica animata di casa Dreamworks, non è il primo film che ci incoraggia a vedere il mondo dalla prospettiva di un ‘mostro’, né è assolutamente l’unico a suggerire che l’adolescenza – con le sue ansie mortificanti, l’improvvisa mancanza di familiarità con il proprio corpo ecc. – sia il momento in cui si scatenano poteri fino ad allora insospettabili. Ma pur non essendo una storia del tutto originale (i paragoni con Luca e Red sono inevitabili), è alla fine un’opera affabile, non raramente divertente.
Proprietà animate originali come questa faranno sempre fatica a ottenere la stessa trazione commerciale di qualcosa tratto da una IP già ‘radicata’, com’era stato pochi mesi fa Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio, e uscire a poche settimane di distanza da Spider-Man: Across The Spider-Verse (la recensione) potrebbe giocare a suo svantaggio al botteghino, ma l’accattivante design dei personaggi e la grafica vivace dovrebbero invogliare i fan dell’animazione a immergersi comunque in acque inesplorate per i 90 minuti di durata di Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli.
Un terzo atto un po’ superficiale, tuttavia, potrebbe limitare l’appeal del film co-diretto da Kirk Demicco (I Croods) e dall’esordiente Faryn Pearl (storyboard artist su Trolls World Tour )presso il pubblico più adulto.
La studentessa quindicenne Ruby Gillman si è sempre sentita un po’ diversa dagli altri ragazzi. Il che non sorprende, dato che lei e la sua famiglia sono tutti dei Kraken che vivono in mare e che si sono assimilati più o meno perfettamente al mondo umano. La loro pelle bluastra, le branchie e la mancanza di midollo spinale attirano ogni tanto dei commenti, ma i Gillman hanno imparato a sviare l’attenzione affermando di essere canadesi.
Tutto va bene finché Ruby obbedisce alla regola più severa imposta da sua madre e sta lontana dall’acqua a tutti i costi. Ma col ballo scolastico che incombe e con Ruby che inizia a provare dei sentimenti per un compagno di scuola, accade l’inevitabile e lei scopre il segreto che sua madre aveva fin lì custodito con grande cura: non è un Kraken qualsiasi, è la regina delle bestie marine. Se bagnata con l’acqua salata, si trasforma in una gigantesca creatura tentacolare bio-luminescente.
Le scoperte scioccanti si susseguono a ritmo serrato. Non solo Ruby è un Kraken gigante, ma scopre anche di avere una nonna Kraken, Nonnahmah, una regina guerriera dell’oceano e difensore della pace. E la principale minaccia all’armonia marittima sono niente meno che le sirene. Si tratta di un’inversione di ruoli ben precisa, che vede le sirene come le narcisiste pesti dei mari, e che potrebbe esser giustamente letta come una subdola sovversione della narrazione vista anche nel recente remake live-action della Disney de La sirenetta.
La riabilitazione del mitico Kraken è, per certi versi, una decisione coraggiosa da parte dei registi. Precedentemente rappresentato (si pensi solo a Pirati dei Caraibi) come una creatura rabbiosa e implacabile brulicante di tentacoli, il Kraken simboleggia il colossale potere distruttivo del mare. Ma in Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, l’unica cosa che si agita (almeno all’inizio) sono gli ormoni. È adorabile: un’appassionata di matematica con gli arti filiformi alla Mr. Muscolo; in parte ragazza, in parte pallina di gomma da strizzare.
C’è qualcosa di insolitamente tattile nel design della sua forma umanoide. La sua trasformazione in un Kraken gigante, invece, è drammatica. Cambia colore, da un inoffensivo blu a un viola stridente e regale. Brilla ferocemente nel mondo sottomarino che finora le era stato negato. E anche se non ha le spalle larghe, ha ancora l’atteggiamento adolescenziale di una ragazzina che ha passato una vita a cercare di ‘scomparire’.
Dal punto di vista visivo, Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli è fantastico, con la sua tavolozza di colori da negozio di caramelle e la seducente opulenza subacquea del palazzo di Grandmahmah sugli scudi.
Eppure la storia ha troppa fretta di concludersi, il che porta a un climax nel terzo atto che si esaurisce prima ancora che la tensione abbia avuto la possibilità di crescere, e a un messaggio di accettazione che potrebbe essere un po’ troppo pulitino, visti tutti i tentacoli e gli ‘occhi laser’ con cui i compagni di scuola di Ruby hanno dovuto improvvisamente fare i conti.
Di seguito trovate il trailer italiano di Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli, nei nostri cinema dal 29 giugno:
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