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Voto: 6/10 Titolo originale: Turning Red , uscita: 10-03-2022. Budget: $175,000,000. Regista: Domee Shi.

Red: la recensione del film animato Pixar diretto da Domee Shi (su Disney+)

14/03/2022 recensione film di Gioia Majuna

Lo studio trasforma il tipico imbarazzo del periodo della pubertà in un panda rosso gigante, per dimostrare che essere diversi significa essere se stessi

red film pixar 2022

La pubertà è un momento difficile per i giovani, si sa, ma pochi la vivono come l’eroina di Red (Turning Red), film d’animazione per famiglie incentrato appunto su un’adolescente competitiva che scopre cosa succede quando le sue emozioni iniziano a prendere il sopravvento.

L’ultima fatica di casa Pixar parte dalla curiosa premessa di una ragazza cinese-canadese che si trasforma senza soluzione di continuità in un peloso panda rosso gigante quando perde il controllo per raccontare una metafora della femminilità, dell’accettare se stessi per quelli che si è e delle pressioni derivanti dal doversi conformare alle rigide restrizioni che la società – e la famiglia – ci impongono.

Umile e simpatico, anche se a volte un po’ troppo ‘ricco’ di trama, Red apparecchia la tavola per un finale commovente che parla dell’eterna tensione tra le madri esigenti e le figlie che cercano la loro approvazione. Finito direttamente in streaming senza passare dai cinema, se da un lato ormai non è insolita più di tanto questa scelta (ma resta da capire come venga ‘ammortizzato’ un budget di 175 milioni di dollari), dall’altro sorprende l’assenza di grandi nomi nel cast vocale (a guardare bene, l’attrazione principale in tal senso potrebbe essere allora Billie Eilish, che ha scritto le canzoni per la boy band immaginaria del film).

red film pixar 2022 posterMei (doppiata in originale da Rosalie Chiang) vive nella Toronto del 2002 con il suo amorevole padre Jin (Orion Lee) e la prepotente madre Ming (Sandra Oh), che ha instillato una vena perfezionista nella figlia. Studentessa esemplare con un ristretto numero di amiche, questa teenager di 13 anni sta però iniziando a interessarsi ai ragazzi, in particolare ai membri del gruppo pop giovanile 4*Town. E dopo che la madre scopre che lei ha una cotta per un cassiere del quartiere, mettendola in imbarazzo in pubblico, avviene in Mei una bizzarra metamorfosi: la mortificazione per la sgridata è infatti così grande da trasformarla in un gigantesco panda rosso.

Determinando rapidamente che la metamorfosi si verifica quando perde il controllo delle sue emozioni, Mei deve quindi imparare quanto prima a mantenere la calma, anche se si avvicina la data del tanto atteso concerto di Toronto dei 4*Town.

Domee Shi, che ha scritto e diretto il cortometraggio d’animazione premio Oscar Bao, per il suo primo lungometraggio combina ancora una volta elementi magici e una saga familiare. Se Red è apertamente una metafora dell’imbarazzo che le ragazze devono affrontare nel diventare donne – c’è anche una non così comune franchezza nel parlare di assorbenti e ciclo mestruale – la narrazione finisce per essere straordinariamente elastica, diventando un modo per discutere su come certe persone vengono fatte sentire delle estranee perché sono “diverse”.

Nel caso di Mei, che ha sempre cercato di essere una studentessa e una figlia perfetta, le sue frequenti trasformazioni nel panda rosso sono una manifestazione esteriore della sua vergogna interiore per non sentirsi mai abbastanza ‘brava’ agli occhi di sua madre. Una Mei imbarazzata scoprirà che queste metamorfosi sono, in realtà, parte di una vecchia maledizione che colpisce tutte le donne della sua famiglia e che le generazioni più anziane hanno il loro complicato rapporto con la maledizione.

La ragazzina cerca di non lasciarsi sopraffare dai sentimenti, ma quello che Red suggerisce furtivamente è che quello che sta davvero facendo è aderire consapevolmente agli atteggiamenti delle altre persone su come “dovrebbe” essere per paura di essere demonizzata (qualsiasi donna che è stata prima o poi criticata dagli uomini per essere “troppo emotiva” probabilmente simpatizzerà per il dilemma di Mei.)

red film pixar 2022 disneyIl lavoro vocale riempie Mei di tutta la dolcezza e l’insicurezza di una tipica tredicenne. L’animazione vivace non è così apertamente abbagliante come in altre opere ‘made in Pixar’, ma è appropriata per un film con una posta in gioco più bassa del solito e un umorismo più gentile. Tuttavia, Red è spesso divertente grazie al fatto che Domee Shi consente al suo personaggio principale di essere sia intelligente che tridimensionale: la regista non parla al suo pubblico adolescente appesantendo la sceneggiatura con battutine puerili.

La spinta narrativa di Red (non del tutto esente da potenziali critiche) deriva dai tentativi di Mei e delle sue amiche di raccogliere abbastanza soldi per pagare i biglietti del concerto dei 4*Town, e l’ambientazione dei primi anni 2000 consente momenti simpatici incentrati sulla tecnologia ormai antiquata degli smartphone e sulla sdolcinatezza delle boy band (in una delle migliori gag del film, nessuno sa bene perché 4*Town abbia effettivamente cinque membri).

Come detto, è un po’ deludente che la trama possa diventare a tratti contorta e che il finale sia uno show sbalorditivo che non è affatto in linea con il dramma più ‘a misura d’uomo’ visto prima. Ma quando Mei inizia a essere più a suo agio con il suo aspetto da panda – e anche altri intorno a lei lo sono – Red si trasforma in un toccante commento sul lasciare andare le nozioni preconcette che abbiamo di noi stessi. Alla fine, dobbiamo trasformarci tutti nelle creature incantate che siamo destinati ad essere e Domee Shi crea un sincero tributo all’imparare a vivere dentro la nostra stessa pelle – o pelliccia, a seconda dei casi.

Di seguito trovate il trailer di Red, nel catalogo Disney+ dall’11 marzo: